Questa settimana abbiamo messo a confronto un discorso di Giulio Andreotti e uno di Gianfranco Fini tenuti nel corso della stessa seduta istituzionale. È il 30 gennaio 1992 e la Camera dei Deputati è riunita per l’ultima assemblea della X legislatura. Prima dello scioglimento delle Camere, l’ordine del giorno reca le comunicazioni del Presidente del Consiglio, Giulio Andreotti (DC), il quale tira le fila dell’operato del suo Governo – che la storia ricorda come quello che ha tirato a campare – in un rendiconto che sarà definito “notarile e un po’ noioso”. Al momento delle repliche, dalla parte destra dell’emisfero chiede di parlare il leader del MSI Gianfranco Fini: in un discorso molto duro, accusa la DC e i suoi alleati di aver condannato il Paese a quarant’anni di immobilismo e pronostica la vittoria, alle elezioni di aprile, della “voglia di cambiare e la voglia di pulizia” degli italiani. Due settimane dopo, l’opinione pubblica italiana sarà sconvolta dall’arresto di Mario Chiesa, esponente di spicco del PSI, colto in flagranza mentre intasca una tangente. È l’inizio di Mani Pulite e della fine della Prima Repubblica.
Frammento del discorso di Giulio Andreotti
Camera dei Deputati, 30 gennaio 1992
Puoi ascoltare l’intero discorso qui.
Discorso di Gianfranco Fini
Camera dei deputati, 31 gennaio 1992
Puoi ascoltare il discorso qui.