Calenda (2022) e Letta (2021) nel loro primo discorso da segretari di partito

Un confronto tra le informazioni discutibili trasmesse in modo implicito

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Il confronto di oggi vede protagonisti due leader del centro-sinistra italiano: Carlo Calenda e Enrico Letta. Abbiamo analizzato per entrambi il primo discorso da segretario dei rispettivi partiti, Azione e PD, quello di Calenda tenuto il 20 febbraio 2022 e quello di Letta il 14 marzo 2021.

Notiamo innanzitutto che entrambi i discorsi sono relativamente poco impliciti: le scelte di implicitezza sono però piuttosto diverse. Nel discorso di Calenda, gli elementi impliciti hanno soprattutto la funzione di autoelogio e quella, speculare, di attaccare gli altri partiti, verso cui il politico e imprenditore romano mostra spesso un atteggiamento polemico. Infatti, Calenda ha abbandonato il PD, fondando il proprio movimento, dopo una serie di dissidi culminati nell’alleanza di governo con il M5S. E proprio a Luigi di Maio è rivolto un attacco implicito, veicolato attraverso una implicatura. Parlando del cursus honorum che i giovani dovrebbero seguire, Calenda afferma: “esiste un percorso che i giovani fanno che non li porta direttamente a fare i presidenti del Consiglio, i ministri degli Esteri (ogni riferimento è puramente casuale)”. Attraverso l’affermazione ironica “ogni riferimento è puramente casuale”, Calenda segnala di avere al contrario in mente un caso ben preciso di ministro degli Esteri che non ha compiuto alcun cursus honorum: si tratta naturalmente di Luigi di Maio.

Nel discorso di Letta gli elementi impliciti sono rappresentati in larga misura da strategie di vaghezza, come succede spesso nel caso di discorsi tenuti da figure che fanno parte della maggioranza politica. Non avendo bisogno di convincere nessuno, almeno nell’immediato, del proprio valore o al contrario dell’inadeguatezza degli avversari, i segretari dei partiti di governo possono indulgere nel dipingere immagini affascinanti e vaghe, come fa Letta: “Noi dobbiamo far sì che quello straordinario momento di entusiasmo si ripeta quando cadrà la pandemia, come quando cadde il muro di Berlino”. Paragonando la fine della pandemia al crollo del Muro di Berlino, Letta evoca uno scenario di rinnovamento, energia, coesione, entusiasmo: è tuttavia del tutto vago che cosa, all’atto pratico, egli intenda proporre all’Italia del post-Covid. E così nessuno è portato a sentirsi in disaccordo con lui.

Ma cosa abbiamo combinato ?

Ma vi rendete conto cosa abbiamo combinato in questi due anni ?

E ne siete fieri ogni momento , ogni secondo ?

Ogni volta che ci hanno detto che non ce la potevamo fare , che era bizzarra l' idea di un nuovo partito che cresceva , che lottava , che non si poteva , che non ce l' avremmo fatta , che era una persona .

Non c' è niente in questo partito che è una persona , e anzi questo partito nasce per unificare il Paese che lavora , che produce , che studia , che soffre , che fatica , che non ha una rappresentanza compiuta oggi , e questa è la nostra missione , lo è stata dal primo giorno .

Allora io voglio iniziare ringraziando innanzitutto voi , per essere qui , in secondo luogo il nostro staff , le persone che lavorano in Azione .

Scusate , io l' ho detto male .

Vorrei spiegarvi ( vorrei farveli vedere ) che dietro Azione ci sono 40 ragazzi che hanno tenuto in piedi il partito , no , anzi , hanno sconfitto tutti gli altri partiti nella campagna elettorale di Roma .

E l' hanno fatto perché hanno serietà , competenza , entusiasmo .

Noi siamo un partito che ha deciso di fare come prima cosa un investimento sull' ufficio studi , e che ha prodotto tanto e ogni tanto anche qualcuno di voi mi dice : " Ma Carlo , devi parlare alla pancia " .

Io parlo con la pancia , con la mia , quotidianamente , ma penso che proprio la politica che parla alla pancia è una cosa parecchio noiosa .

E penso che la forza della politica non è solo nei programmi che le persone leggono .

L' altro giorno un tassista a Roma m'ha detto : " Io sono andato sul sito , mi sono guardato quello che proponeva al Municipio .

Certo c' era tanto da leggere , ma secondo lei le persone lo hanno letto ? " .

Ma secondo me le persone hanno capito che c' era , e il semplice fatto di capire che c' era dietro una fatica , uno sforzo , ecco , forse questo è l' unico antidoto vero al distacco dalla politica .

Non ce n'è un altro che io posso immaginare se non il lavoro duro e la fatica .

E dunque grazie alle persone che lavorano in Azione , e vorrei ringraziare anche le persone che hanno sostenuto Azione finanziariamente .

Sostenere la politica , in Italia , non è una cosa semplice .

Anche se ovviamente lo si fa alla luce del sole , c' è sempre la sensazione di dire : " Mah , chissà quali saranno gli interessi nascosti " .

Ed è la ragione per cui Azione è stata sostenuta dai più grandi imprenditori di mercato italiani .

E noi dobbiamo scrollarci di dosso quest' idea che chi fa impresa tiene in piedi il Paese , fatica , dà lavoro , si deve vergognare di sostenere un partito .

La dico diversa .

È un dovere sostenere un partito e impegnarsi .

E dunque ringrazio qui , in rappresentanza dei tanti , un amico fraterno , anzi due , Luciano Cimmino , che ci ha aiutato negli organismi d' Azione , e Alberto Bombassei , che è un grande imprenditore italiano .

E lo è perché tutti i giorni sfida il mercato e lo è perché tutti i giorni investe in innovazione e lo è perché incarna quello spirito dell' impresa che si è perso , che ha anche una componente di austerità , in cui lavora per far bene le cose , per produrle , non ha bisogno di ostentarlo e se c' ha un euro in più lo investe in ricerca e innovazione .

Ecco , quell'impresa là è un' impresa che ci rende molto fieri .

Infine vorrei ringraziare gli ospiti .

Non sono ospiti , sono interlocutori .

E noi abbiamo bisogno di interlocutori , vogliamo interlocutori , la politica è interlocuzione .

Ne siamo felici e io mi ritrovo in tantissimi dei discorsi che ho sentito .

Mi ritrovo in quello che ha detto Speranza sul sistema sanitario nazionale .

Noi siamo nati con il sistema sanitario nazionale .

Era novembre , abbiamo presentato un progetto dettagliato e la cosa interessante è che nessun giornale l' ha ripreso .

Noi dicevamo : " Guardate che qui ci sono 8 mesi per fare una TAC , 12 mesi per fare una mammografia " .

Il sistema è piegato da anni di incuria .

Non un giornale ha scritto una riga .

Sapete perché ?

Era novembre del ' 19 .

" La sanità non è una questione politica " .

Ci avevano azzeccato veramente .

Oggi vorrei che noi riflettessimo innanzitutto su quello che abbiamo conseguito , in un lavoro dietro le quinte spesso poco valorizzato perché non avviene in Parlamento , avviene sul territorio .

Vorrei che voi rifletteste , in due anni , è un partito che nasce , che diventa il sesto partito italiano nei sondaggi , combattendo per ogni singolo punto percentuale perché è giusto fare questo , non c' è una scorciatoia .

Vorrei che voi rifletteste sul radicamento , sulla valorizzazione degli amministratori locali .

Noi pensiamo che si è interrotto un principio fondamentale della politica , che portava un amministratore locale dall' essere vicino al territorio , conoscerlo , aver amministrato , avere la cultura del Governo , in Parlamento .

E la crisi del Parlamento è figlia della crisi della rappresentanza dei territori .

E Azione riparte da questo .

Vorrei che voi rifletteste su quello che abbiamo prodotto , di idee , di pensiero , di riflessione su noi stessi , su quello che ci circonda , soprattutto su tre argomenti .

Sulla sanità , sulla scuola e sui giovani e le donne .

E abbiamo provato , sapete , a farlo sempre in modo non retorico .

Noi non abbiamo sostenuto dalla prima all' ultima votazione al Quirinale una candidata presidente perché era donna , ma perché era la donna giusta , che è un concetto diverso .

E avendo il massimo del rispetto e della gratitudine verso il Presidente Mattarella , io credo che quell'esito positivo è figlio di un processo totalmente negativo che ha screditato la politica italiana .

Un tema , se c' è un tema , se uno deve dire , quando mi dicono , ogni tanto ci sono degli studi che dicono : " Ma te devi avere una proposta tipo il reddito di cittadinanza " , che proprio è l' argomento che mi può convincere , in un certo senso .

E volete sapere qual è ?

È la scuola .

E vi spiego il perché .

E vi spiego perché questo problema viene prima di ogni altro problema di qualsiasi natura che questo Paese può avere .

Noi siamo diventati il Paese più ignorante d' Europa , e voi adesso penserete ai vostri figli che fanno il liceo e che fanno l' università e che sono i più bravi d' Europa .

E io vi dico : " Sì , è assolutamente vero , ma sono pochissimi " .

L' Italia è il Paese con meno laureati nell' Unione Europea .

L' Italia ha , nel secondo grado di scuola , risultati insufficienti per il 40 % contro il 20 % della media europea .

Il 70 % dei ragazzi del Sud non hanno mai preso in mano un libro .

Questo è un disastro culturale , di civiltà di questo Paese che chiama in causa tutti quanti .

E finché non lo saneremo la democrazia sarà a rischio , la civiltà sarà a rischio .

Infine i giovani .

Noi non abbiamo una sezione giovani .

Sezione giovani equivale a acquario per i pesci rossi .

I giovani sono nel partito , combattono nel partito e imparano dalle persone più anziane .

Perché , vedete , esiste un paradosso in Italia , e il paradosso è che siamo un Paese che inneggia al giovanilismo continuamente e punisce i giovani praticamente .

E questa storia è un segno di mollezza etica , perché esiste un percorso che i giovani fanno che non li porta direttamente a fare i presidenti del Consiglio , i ministri degli Esteri ( ogni riferimento è puramente casuale ) , ma che li porta attraverso un cursus honorum a imparare .

Questo è un Paese che non riconosce neanche più il valore .

Anzi , non riconosce , anzi , questa è una civiltà , quella occidentale , che non riesce neanche più a pronunciare con reverenza la parola " vecchio " .

E in questo ( poi dirò due parole su questo ) c' è molto di quello che siamo .

L' idea cioè che l' età matura , l' età , la vecchiaia non appartiene più al tempo in cui il futuro occupa tutto lo spazio e mangia tutto lo spazio del passato , ma nel passato c' è l' esperienza , c' è il radicamento , c' è l' identità , e tu sei perché sei connesso a quel passato .

E dunque vi dico che l' idea che siamo una società in cui a 90 anni ti senti dire " Ma è ancora giovane " è una società che non riconosce un valore , non sta facendo un favore a chi quell'età ce l' ha .

Noi siamo per il dialogo , ma il dialogo non vuol dire l' accettazione di qualunque controparte .

Noi non dialoghiamo e non accettiamo il confronto col Movimento 5 Stelle e con Fratelli d' Italia .

È una scelta netta e definita , perché il dialogo si fa a partire dai valori comuni .

E mi dispiace se negli interventi ho sentito dire : " Ma noi siamo tutti persone ragionevoli , più o meno la pensiamo tutti nello stesso modo , certo poi alle prossime elezioni andremo separati " .

Ma che vuol dire ?

Ma perché ?

Cioè , io vorrei capire la logica .

Qual è la logica ?

La logica è che veniamo dalle grandi famiglie politiche europee , abbiamo principio , diciamo , di razionalità nella gestione della cosa pubblica , senso di responsabilità e però quando poi ci sono le elezioni ce ne andiamo con Fratelli d' Italia e i 5 Stelle ?

Ma dove , dove , voglio sapere dove , nell' origine , nella matrice , nelle radici culturali dei socialdemocratici , dei popolari europei , dei liberali europei , esiste la possibilità di considerare di sottomettersi a sovranisti e populisti ?

Non c' è , non esiste .

La possiamo affermare solo noi chiudendo tutto il ragionamento politico nella esaltazione del machiavellismo , che è un grande problema dell' Italia .

Noi veneriamo il machiavellismo perché riteniamo di trovare una radice di giustificazione all' immoralità della politica ma sbagliamo , perché Machiavelli scriveva in un periodo in cui l' unico criterio morale era la forza .

Noi viviamo in un periodo in cui il criterio morale è dato dalle istituzioni , dalla libertà e dalla tolleranza .

E in questo momento della storia , la capacità di dire chi si pone dentro un percorso veramente di democratico-liberale , chi si pone in un percorso veramente di condivisione del progetto europeo e chi non ci si pone .

Questo è il discrimine .

Bene , allora lo applichiamo anche alle elezioni .

Noi lo applichiamo anche alle elezioni .

Qualunque sistema elettorale ci sia , ci possiamo inventare il Porcellum A , il Porcellum B , lo spagnolo , il tedesco , il cileno , il cinese .

Noi con populisti e sovranisti non andremo alleati .

E la scelta è nel vostro campo .

E si combatterà , perché la politica è combattere .

Non esiste un radicamento , una rilegittimazione della politica , se non c' è la forza di andare per l' alto mare aperto a riconquistarsi i voti .

Ed è quello che abbiamo fatto a Roma .

È quello che abbiamo fatto a Roma , dove i cittadini hanno capito che , nonostante tutto lo scetticismo del " Dove vai , prenderai il 5 % , prenderete il 6 % , non andrete da nessuna parte " , c' era una cosa di fondo , che era la bellezza di quello che stavamo facendo .

Ispirarsi alla bellezza come criterio che non è estetico ma etico , il fatto cioè che le cose che si fanno sono intrinsecamente onorevoli , serie , responsabili .

C' è un' altra ragione per cui una persona dovrebbe oggi impegnarsi in politica ?

Io non la vedo , non la capisco , non riesco a vederla e vi dico anche una cosa .

Questo partito oggi , anzi , questo movimento oggi diventa partito e , se voi mi leggerete segretario domani , per me sarà un grandissimo onore .

Ma questo partito rimane .

E rimane ancorato ai suoi principi in modo tale in cui io vi dico che se mi vedrete anteporre , per un solo momento , una scelta di convenienza personale a una scelta ideale che ha radicato queste persone in questa stanza e fuori da questa stanza nel Paese , voi mi dovete rimuovere .

Perché un partito è forte se ha questa capacità .

E ragazzi , secondo me ci siamo pure trovati il candidato , nel senso che Cottarelli sta lì pronto , nel caso .

Oh , ma noi cosa siamo ?

Perché qui bisogna decidere se noi siamo di destra , di sinistra o di centro .

E decidere questo in Italia è complicatissimo .

Perché , per esempio , il 5 Stelle è stato di destra , di sinistra e di centro .

Per me non è mai stato , però così è successo .

Perché bisogna decidere .

Per esempio , la Lega non era pericolosamente vicina al fascismo tale per cui noi parlavamo del rischio democratico di un signore in mutande al Papeete e adesso ci lavoriamo insieme ?

Non era così ?

Non lo so , me lo ricordo male io forse .

Vedete , qui la definizione di centro , di destra e sinistra perde valore perché non ha mai un riferimento alla cultura di cui si parla .

Si dice : " Ma voi siete di centro ? " .

Boh .

Che vuol dire " siamo di centro " ?

Rispetto a chi , rispetto a che cosa ?

Noi siamo e ci chiamiamo Azione , perché abbiamo un riferimento a un partito che si chiamava Partito d' Azione .

Questo partito aveva una caratteristica , era un partito liberal-socialista .

E quando io lo dico , siccome siamo un Paese col più alto tasso di analfabetismo funzionale d' Europa , ti dicono : " Ma il liberal-socialismo non esiste " .

E ogni volta gli devo suggerire la lettura di Carlo Rosselli , potrei suggerirgli quella di Gobetti .

Però cerchiamo di definire cos'è il liberal-socialismo .

Il liberal-socialismo è il pensiero che cerca di mettere insieme in equilibrio due fattori determinanti nella vita sociale dell' uomo .

Da un lato , la potenza della libertà individuale .

La libertà individuale consente all' uomo di spingersi oltre nuove frontiere , di animare il progresso scientifico-tecnologico , di spingersi oltre quello che è un dato ordinamento morale , politico , quello che ha mosso , che ha spinto e spinge la società verso la modernità .

E tuttavia non basta , perché questa spinta individuale insopprimibile nell' uomo , che è l' ambizione , trova un limite , che è quello della società in cui opera .

Grazie , Valentina .

Grazie per questo lavoro che avete fatto insieme ad Anna e Debora in questi giorni , giorni che sono stati sicuramente complessi , complicati .

Grazie davvero grazie per il lavoro che svolgerete da qui in avanti .

Voglio iniziare ringraziando , innanzitutto , e salutando da qui , Nicola Zingaretti .

A Nicola mi lega un rapporto di lunga e grande amicizia , un rapporto di sintonia , rapporto importante .

Abbiamo fatto tante cose insieme , Nicola , tante cose insieme faremo .

Io ti ringrazio per avermi cercato .

Lavoreremo insieme , lavoreremo insieme sapendo che , se avessi dovuto scegliere una persona alla quale succedere , sarebbe stato per me un onore e veramente un piacere , quello sei tu .

Abbiamo un carattere anche abbastanza simile , devo dire , ci capiamo al volo .

Siamo persone che non hanno bisogno di molte parole per capirsi .

Ancora grazie .

Saluto tutte le democratiche e tutti i democratici che in questo momento ci stanno seguendo .

Vi propongo , come Valentina molto bene ha detto prima , di non concludere questa nostra riflessione qui oggi , ma di iniziarla .

Io vi presenterò delle idee , queste idee saranno contenute domani in un breve vademecum che manderemo a tutti i circoli del Partito Democratico .

Vademecum per vedere come far sì che la discussione in due settimane possa essere una discussione non fatta così tanto per fare , per discutere , per far sfogare la base .

No .

Per arrivare poi dopo delle conclusioni che possono arrivare qui e possiamo farne sintesi insieme in una prossima assemblea nazionale che possa essere di dibattito su queste idee da parte di tutti i membri dell' Assemblea Nazionale , e naturalmente sulla base di ciò che arriverà dai circoli .

E propongo quindi questo metodo per i prossimi giorni , ne discutiamo insieme , ci ritroveremo poi qui in Assemblea .

È l' anno più buio della nostra storia repubblicana , è il peggiore anno della nostra storia repubblicana , quello che abbiamo dietro le spalle .

Questi 12 mesi , oggi è il 14 marzo , questi poco più che 12 mesi , centomila morti .

È scesa la speranza di vita drammaticamente per la prima volta nella storia recente del nostro paese , la disperazione diffusa , lo smarrimento , gli anziani soli , gli anziani soli che sono morti da soli , le famiglie che hanno perduto i loro cari e sono state nemmeno in grado di salutarli .

Il mio pensiero in questo momento va a tutto il personale sanitario , a tutti i rappresentanti dello Stato , tutti coloro che hanno svolto una funzione fondamentale , la loro dedizione è stata ed è fondamentale per la resistenza del nostro paese .

Voglio anche , in questo momento , pensare a quel mezzo milione italiani che hanno perso il lavoro durante questo periodo .

È a loro che noi guardiamo in questo momento , cercando di pensare alle migliori soluzioni per il loro futuro .

È stato un periodo terribile , nel quale però tanti segnali di speranza sono nati .

Penso a questo patto generazionale fra anziani e giovani .

Un patto generazionale forte , bello , intenso .

Sacrifici degli uni per la salute degli altri .

Mi viene in mente questa frase di Papa Francesco che dice che vorremmo mondo che vivesse un nuovo abbraccio tra giovani e anziani .

Noi siamo , forse , vicini alla liberazione .

Sappiamo che fino all' estate ci aspetterà un periodo durissimo , ci aspetteranno probabilmente nuovi lutti , nuove sofferenze , un impegno da parte di tutti .

L' impegno per garantire la salute , ripeto , la salute resta la sfida principale .

Siamo di fronte a uno sforzo finale e noi speriamo che la liberazione che avverrà , avverrà grazie alla scienza , cioè grazie al vaccino , grazie alla cooperazione , alla cooperazione tra Paesi , tra ricercatori , tra ricercatori di paesi diversi , tra istituzioni .

Da solo nessuno si salva , l' ha detto il Papa .

Papa che ha scritto la più bella enciclica , probabilmente , l’ enciclica sulla fraternità , la Fratelli Tutti .

Da solo nessuno si salva , la cooperazione , la salute .

E non è un caso che il nostro paese che oggi è al centro del mondo , perché l' Italia in questo anno 2021 guida il G20 , una delle più importanti , oggi , realtà delle relazioni internazionali .

Bene , il nostro paese che guida il G20 ha voluto mettere , è stata una scelta del governo precedente , portata avanti da questo governo , la salute al cuore del G20 .

Abbiamo voluto mettere al cuore , al centro il principio che la salute deve diventare bene comune globale .

Io vorrei che il G20 lanciasse , metto qui questa idea , anche qualcosa di più .

Il coordinamento e la cooperazione sono fondamentali .

Senza coordinamento , senza cooperazione , si sprecano risorse che potrebbero essere usate in altro modo e si perdono vite umane .

Quante vite umane in più , quante risorse perse , quanti drammi in più perché non c' è stata cooperazione e coordinamento , perché ognuno ha voluto fare per sé .

Io vorrei che si lanciasse un indice del costo del non coordinamento , a livello internazionale , come si fece un tempo , 30 anni fa , sul costo della non-Europa .

Il costo del non coordinamento vuol dire morti in più , vuol dire soldi buttati via in più .

Noi rivendichiamo con orgoglio che noi del Partito Democratico siamo per il primato della Scienza , la cooperazione tra paesi e istituzioni .

L’ immagine è quella di Sergio Mattarella , il nostro presidente della Repubblica , al quale in questo momento va il mio saluto più affettuoso , che si vaccina , in coda , è l' immagine della Speranza .

Lo Stato è fondamentale in questo momento , ma lo Stato si è rivelato fragile .

Dobbiamo dirlo .

Una fragilità istituzionale , sociale , economica .

È indispensabile rafforzare lo Stato , rinnovarlo , rilanciarlo .

È indispensabile rivedere e rilanciare il rapporto con le regioni .

Voglio salutare i nostri presidenti di regioni , il presidente della Conferenza Stato-Regione . Faremo un grosso lavoro tutti insieme .

In questo anno , la parte della nostra società che ha subito le conseguenze più dure e ha pagato il prezzo più alto è sicuramente quella delle donne .

Le disuguaglianze sono cresciute , pesantemente .

In Italia , il problema è diventato da allarme rosso .

Le violenze domestiche sulle donne sono aumentate in modo insopportabile .

Le opportunità sono calate , le condizioni del lavoro delle donne sono peggiorate dovunque e in tutti i modi .

Il lavoro ...

È salita una nuova dipendenza delle famiglie di origine , è diventata impossibile la conciliazione .

La nostra presidente Valentina prima ha fatto riferimento a tutta una serie di elementi importanti , li riprendo e sono d' accordo con lei .

Noi dobbiamo assumere questo tema come centrale per le politiche , per la rappresentanza politica del Partito Democratico , perché noi del Partito Democratico abbiamo un problema su questo tema .

E io non voglio nascondere nulla , lo stesso modo col quale la nostra rappresentanza al governo si è andata delineando dimostra che abbiamo un problema .

E lo stesso fatto che sia io qui , e non una segretaria donna , come avrebbe potuto essere il caso , dimostra che abbiamo un problema .

Io mi assumerò fino in fondo la responsabilità di questo problema , lo metterò al centro delle mie azioni , anche perché , guardate che non è un problema soltanto nostro , è un problema generale ed è un problema assurdo .

Ieri sera , mentre scrivevo le ultime pagine di questo discorso , mi è arrivata la notizia assurda del fatto con una persona assolutamente all' altezza di compiere quel compito , compito , parlo di Segretario Generale dell' OCSE , Cecilia Malmström sia , alla fine , saltata da quella responsabilità , è passato un uomo , un australiano , al posto di una donna , un’ europea , per colpa delle divisioni degli Europei sul nome di una donna .

Mi dispiace , anche perché Cecilia Malmström mi ricorda uno dei momenti più duri e complicati della mia vita politica , lei mi accompagnò , da Commissaria Europea sui migranti , mi accompagnò a Lampedusa quella mattina .

Quella mattina in cui andammo a contare le bare .

L' idea di partito che noi vogliamo oggi costruire nasce da un' idea di Paese .

Se mi permettete nasce da un' ambizione , e l' ambizione che io voglio qui avere è che la caduta della pandemia avrà lo stesso effetto di scatenare energie come fu , per la mia generazione , la caduta del Muro di Berlino .

Faccio un riferimento molto personale , per me , per quelli della mia generazione , sono tanti i dirigenti , i militanti del Partito Democratico che sono venuti alla politica attorno a quella straordinaria stagione , che a livello europeo ha scatenato entusiasmi , passioni .

La nostra canzone , quel Wind of change , che fu la canzone che cambiò il senso di quegli avvenimenti , da politici ad avvenimenti che cambiavano il nostro modo di essere , tutti .

Noi dobbiamo far sì che quella straordinario momento di entusiasmo si ripeta quando cadrà la pandemia , come quando cadde il muro di Berlino .

Abbiamo il dovere , come comunità del Partito Democratico , di esserci in quel momento , di esserci uniti , forti , con lo sguardo nella società , non con lo sguardo nel nostro ombelico .

Cosa faremo se in quel momento saremo lì pensando al nostro ombelico , non serviremo a niente , nemmeno a noi stessi .

Si sta aprendo un mondo nuovo , in questo anno 2021 , un mondo nuovo in un anno nel quale l' Italia , noi , guidiamo il G20 .

In questo mondo nuovo , è andato a casa Trump , il modello di tutto ciò che di negativo nella politica , per noi , è rappresentato .

È arrivato un presidente , Joe Biden , che lavora sul multilateralismo .

È stato rilanciato il multilateralismo .

Si lavora sui temi dei diritti umani .

Si cerca di combattere là dove le dittature tornano .

Un pensiero in questo momento a ciò che sta capitando in Birmania , in particolare .

Siamo vicini al popolo birmano per questa ulteriore ed ennesima lotta .

La nuova speranza che è venuta dall’ elezione di una persona con la quale , in questi anni , per me , straordinari , di esperienza , di lavoro , ho avuto modo di collaborare , ho avuto modo di conoscerla , quando non pensava nemmeno di candidarsi a questo ruolo , parlo della scelta , dell’ elezione in uno dei più grandi organismi istituzioni internazionali , WTO , di una donna , per la prima volta , e di una donna rappresentante del continente africano , per la prima volta , Ngozi Okonjo , che saluto da qui .

Ha lavorato con me , coi nostri studenti , in modo straordinario , ci ha insegnato che cosa vuol dire la passione , cosa vuol dire le idee nuove .

Questo mondo e questo momento di grande cambiamento , l' Italia globale , quest' italia globale che ha il volto di Luca Attanasio , che ha il volto di Luca Attanasio , di Vittorio Iacovacci , di Mustapha Milambo .

Quest' italia globale che si occupa degli altri , che porta avanti le idee di multilateralismo , di diritti umani , di cooperazione allo sviluppo .

È il nostro tempo , perché è il tempo in cui coloro che sono stati troppo a lungo esclusi possono ridiventare protagonisti .

E noi siamo lì proprio per questo .

Questa Italia globale , l' Italia sulla quale noi dobbiamo lavorare , europea e globale .

Fatemi con un ... veramente un pensiero , un sorriso molto affettuoso , salutare tutti gli italiani all' estero .

Lo faccio perché io sono stato uno di loro in questi anni .

Ho votato , quando c' è stato da votare , all' estero , ho frequentato . quando c' è stato da frequentare , sedi degli italiani all' estero .

Li saluto , dove sono oggi , in quale parte del mondo sono di loro , e gli chiedo continuate , fate il vostro lavoro , combattiamo insieme , l’ Italia globale e l' Italia Europea ha bisogno di voi .

E allora questa nuova stagione che si apre , si apre con ... per me alcuni modelli , alcune parole d' ordine , alcuni hashtag , uno di questi è “ la vita che vince ” .

Perché la pandemia che cade , l' entusiasmo che nascerà è l' entusiasmo della vita che vince .

L' altro è quello della partecipazione , per me è una parola chiave , ma però sarà ancora di più dopo , dopo quando saremo in questa epoca di ripartenza , io ho intenzione di lavorare come segretario del Partito Democratico , se mi eleggerete , con questo tema della partecipazione , ci riverrò nel discorso .

E poi una coppia di termini che sembrano molto lontani l' uno dall' altro , ma che nel mio immaginario appartengono a due persone con le quali ho avuto modo di lavorare in tutti questi anni , in questi decenni , a cui mi legano entrambi grande vicinanza , grande affetto .

L' idea di mettere insieme l' anima e il cacciavite , che sembra una cosa strana , cosa c' entra l' anima col cacciavite , ma alla fine la nostra politica deve essere questo : mettere insieme l' anima e il cacciavite , e non staccarle mai , perché se siamo solo anima , alla fine non faremo in modo che le nostre idee diventino qualcosa , un avanzamento positivo per gli esclusi , per le persone in difficoltà , non faranno cambiare le condizioni di lavoro , se saremo solo lì .

Abbiamo bisogno di sapere dov'è il cacciavite e qual è la vite , in quel momento , da girare , per far sì che l' anima , i valori siano quelli .

Quelle persone sono già Jacques Delors e Romano Prodi , due presidenti della Commissione con cui ho avuto modo di lavorare in questi ultimi anni .

Jacques Delors , la fortuna per me , in 6 anni di vita , di poter , quasi ogni mese , passare un pomeriggio a casa sua , nonostante le sue condizioni molto aggravate , affaticate , vedere una persona di 95 anni sempre ottimista , sempre lucida e sempre a trovare ciò che di positivo si può fare .

Una lezione di vita straordinaria a noi che siamo sempre lì a dirci no , va male , questo va male , quest' altro va male .

E poi naturalmente Romano Prodi .

È inutile che qui vi racconti a tutti quanto mi lega a lui .

E io penso che noi dobbiamo essere progressisti nei valori , dobbiamo essere riformisti nel metodo e dobbiamo avere la radicalità nei comportamenti individuali di ognuno di noi .

Progressisti nei valori , riformisti nel metodo e la radicalità nei comportamenti .

Io oggi mi candido a nuovo segretario del PD , ma so che non vi serve un nuovo segretario , l' ennesimo .

Vi serve un nuovo PD .

Perché un nuovo segretario , se facciamo l' elenco di quanti ci avvicendiamo a questa carica , io credo che cominciamo a pensare che ci serve un nuovo PD .

Io scelgo il PD , perché stavo facendo altre cose .

E sono stupito dal fatto che tante persone , in questi giorni , mi hanno incoraggiato , ma qualcuno mi ha detto : “ Ma , come , lasci quello che stai facendo per un impegno di partito ?

Dovevi lasciare quello che stavi facendo , se andavi a impegni di governo , impegni istituzionali , lo lasci per un impegno di partito ! ”

E questa , quando m'hanno detto questa cosa , ho detto “ sì , lo faccio davvero ! ” , perché mi sono reso conto dell' assurdità di questa frase .

È assurda questa frase .

Quanti di noi alla richiesta , alla scelta ...

Io mi rivolgo a tutti i componenti dell' assemblea , a tutti gli amici dei circoli , fai l' assessore o ti occupi del partito ?

Fai il sottosegretario o ti occupi del partito ?

La scelta è automatica oggi .

No , è sbagliato !

È sbagliato perché abbiamo davanti una fase di rinascita del Paese , di ricostruzione del Paese , che partirà di più dalla società , cioè dalla politica , cioè dai partiti .

E io scelgo il partito .

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