Serracchiani e Santanchè sull’attacco alla CGIL nell’ottobre 2021

Un confronto tra le informazioni discutibili trasmesse in modo implicito

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Oggi abbiamo messo a confronto due discorsi pronunciati la scorsa settimana nelle due Camere del Parlamento. L’occasione erano le informative della Ministra dell’Interno Lamorgese sugli scontri avvenuti durante la manifestazione contro il green-pass, culminati nell’attacco alla sede della CGIL a Roma. I discorsi sono pronunciati da due parlamentari di diverso orientamento politico: la senatrice di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè e la deputata del PD Debora Serracchiani.

Il discorso di Daniela Santanchè, che risulta globalmente più implicito, comprende numerose presupposizioni e implicature conversazionali, usate per insinuare l’incapacità della Ministra e la sua cattiva fede. Ad esempio, Santanchè chiede: “A chi faceva comodo quell’incidente? A quale propaganda? Forse la stessa che in piazza era sabato pomeriggio, che issava bandiere comuniste e pugni chiusi?”. Le domande contenenti un avverbio interrogativo hanno la proprietà di presupporre una parte del loro contenuto: chiedendo “a chi faceva comodo quell’incidente? (l’attacco alla CGIL, ndr)” si presuppone che facesse comodo a qualcuno, cosa che non è legittimo dare per scontata. Inoltre, questa serie di domande attiva delle risposte per implicatura conversazionale: l’incidente faceva comodo alla propaganda comunista, che viene protetta e coperta dal Governo, e dunque probabilmente è stato proprio il Governo a lasciare che accadesse, per accrescere i propri consensi. Sono tutte illazioni che se espresse in maniera esplicita verrebbero riconosciute false o esagerate.

Al contrario, il discorso di Serracchiani esprime una sostanziale approvazione rispetto alla condotta della Ministra e del Governo, e forse per questo motivo risulta meno implicito, e pertanto meno tendenzioso. Alcuni contenuti impliciti compaiono quando la deputata attacca in modo indiretto le forze politiche di destra:  “Il mio auspicio – dice Serracchiani – è che almeno in questa occasione si superi la tentazione della propaganda e dell’uso strumentale degli avvenimenti a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi”. In questa stringa si sommano diversi impliciti: è presupposto che vi sia una tentazione di propaganda e di uso strumentale degli avvenimenti; tramite l’uso del costrutto impersonale “si superi” è lasciato vago chi dovrebbe superare questa tentazione (e dunque chi questa tentazione la stia provando); infine, con l’uso dell’avverbio almeno si implica che la tentazione di propaganda e strumentalizzazione degli avvenimenti dovrebbe essere superata anche in altre circostanze.

Grazie Presidente , signor Ministro , onorevoli colleghi .

Innanzitutto le devo dire che noi non le permettiamo , ministro Lamorgese , di strumentalizzare e di nascondersi dietro le Forze dell' ordine .

Perché lei nasconde le sue responsabilità dietro le Forze dell' ordine , e questo è profondamente ingiusto .

Anche perché le Forze dell' ordine devo dirle che hanno tutta la nostra solidarietà , sia perché sono state lasciate sole e sia ( me lo lasci dire ) che hanno un Ministro come lei come referente .

Ministro Lamorgese , però oggi dobbiamo accertare che purtroppo la patologia di cui è affetta questa nazione , questa meravigliosa nazione si può chiamare una patologia di disturbo borderline di personalità .

O per dirla in maniera più chiara , di una personalità sdoppiata .

Perché , ministro Lamorgese , sennò non capiremmo come mai il suo Ministero ha proprio questa specificità di questa patologia .

Non si spiegherebbero altrimenti le due facce del Ministero , che lei fa vedere ogni giorno .

Perché da una parte abbiamo quella faccia che lei non è riuscita a fermare un rave illegale fatto su un terreno privato , e dall' altra parte poi ci mostra invece quella faccia che usava i droni per inseguire i runner .

Tutto questo mentre i ristoratori erano chiusi , mentre studiavate questa misura del green pass .

Senza il quale ( lei sa benissimo ) non si possono accompagnare i bambini a scuola , non si può bere il caffè al bar .

Quella faccia , signor Ministro , che in una nazione così lacerata e sofferente ha lasciato che migliaia di ragazzi italiani e stranieri si riunissero in un rave illegale , lì senza alcun tipo di sicurezza , e che hanno usato qualsiasi tipo di droga in commercio .

Quella faccia il suo Ministero ha fatto vedere che non ha fermato quel rave , nemmeno quando sono morti dei ragazzi .

Perché lei ricorderà molto bene che ci ha messo alcuni giorni .

Non si spiegherebbero altrimenti le due facce del suo Ministero .

Perché accanto al rave , alle chiusure per Covid , invece una cosa è certa .

COMMENTI INDISTINTI

DANIELA GARNERO SANTACHÉ : Ma vabbè ma non è importante , non è importante , non è importante .

COMMENTI INDISTINTI

PRESIDENTE : Per cortesia , non c' è bisogno di fare polemica .

Per cortesia faccia continuare la senatrice Santanché .

DANIELA GARNERO SANTACHÉ : Perché accanto al rave , come le dicevo Ministro , e alle misure del Covid , gli sbarchi , invece , degli immigrati non li ha mai fermati .

Mai , in barba anche all' emergenza sanitaria , in barba a tutte le misure che gli italiani devono naturalmente dover seguire .

E peraltro , lei sa benissimo che molti immigrati non vogliono farsi né il tampone e né il vaccino , ma per loro " va sempre bene , madama la marchesa " .

Non va bene per gli italiani , agli italiani nulla concedete , ma agli immigrati , diciamo così , avete una simpatia particolare .

Forse , poi , non si rende neanche conto dell' emergenza sociale che gli italiani stanno vivendo , dell' assenza del lavoro che gli italiani stanno vivendo , dal problema delle periferie perché è stato rotto quel patto sociale con i cittadini che si sentono abbandonati , anche perché voi accogliete , ovvero , abbandonate gli immigrati nelle periferie .

E questo è il risultato della paura degli italiani .

Poi , naturalmente però c' è la faccia del Ministero , che lei devo dire ha molto ben rappresentato nell' Aula della Camera quando ha risposto ai quesiti di Giorgia Meloni , in merito all' aggressione della CGIL , che ribadisco va tutta la nostra solidarietà .

Perché il corteo era stato autorizzato ad arrivare alla sede del sindacato .

Lei sapeva che chi guidava quel corteo aveva delle forme restrittive , aveva la Daspo , e non aveva alcun diritto ad essere non nascosto , era sul palco .

Però lei sapeva anche che il rischio di degenerazione in atti di violenza era altissimo .

Lei , signor Ministro , ha quindi scelto di lasciare sette poliziotti a prendere le botte , davanti alla CGIL .

Lei , Ministro , ha scelto di non proteggere la sede del sindacato .

Lei , signor Ministro , ha scelto di non tutelare chi ha il sacrosanto diritto di manifestare in maniera pacifica , perché manifestava per la propria libertà .

Noi le vorremmo chiedere : " A chi faceva comodo quell'incidente ?

A quale propaganda ?

Forse la stessa che in piazza era sabato pomeriggio , che issava bandiere comuniste e pugni chiusi ? " .

Le bandiere dei peggiori regimi del Novecento .

Il comunismo , signor Ministro .

Poi però ha un' altra faccia e quindi il porto di Trieste , anche se non ci sono stati alcun tipo di incidenti , non si poteva e non si può manifestare .

Al porto di Trieste chi manifesta contro il green pass , che non vuol dire essere contro i vaccini , che resta comunque la si pensi un diritto inalienabile .

Il Ministero manda gli idranti e i lacrimogeni .

Ma io chiedo all' Aula : " Ma se fossimo stati noi a mandare gli idranti e i lacrimogeni che cosa sarebbe successo ? " .

Purtroppo o per fortuna quella cultura a noi non appartiene .

A voi appartiene la cultura degli idranti e dei lacrimogeni .

Allora il pugno duro sì , altrove no.

I ragazzi del rave le facevano più o meno paura , signor Ministro ?

Ci faccia capire .

Siamo una nazione in cui ogni tre venerdì c' è uno sciopero degli aerei e dei trasporti , perché la protesta e gli scioperi sono un diritto .

O forse è cambiato qualcosa e non è più un diritto né lo sciopero e né la protesta ?

Bene ci può spiegare quali sono le regole ?

Perché c' è la protesta violenta su cui chiudete gli occhi finché non degenera , anzi , andate anche oltre , poi c' è l' altra protesta , pacifica , che va fermata con i lacrimogeni .

Ma voi vi dovete vergognare di come state riducendo questa nazione .

Lo sciopero , insomma , è legittimo se lo fanno per l' orario di lavoro , ma è illegittimo se si ritiene di avere diritto al lavoro anche senza green pass .

E allora sì , gli idranti vanno bene .

Ce le spieghi quali sono le regole di ingaggio , signor Ministro , perché vede abbiamo un po ' di confusione .

Questo è un Governo che mischia tutto .

Chiacchiera di sostegno agli anziani e poi taglia le pensioni .

Una maggioranza che certifica con i numeri il fallimento del reddito di cittadinanza , ma poi non lo abolisce .

Una maggioranza ( perché diciamoci la verità ) vorrebbe arrivare all' obbligo vaccinale , ma poi non avete il coraggio politico per imporlo .

Perché voi questo state facendo .

Voi vi state nascondendo dietro il green pass .

Come la coperta di Linus .

Quel green pass non vi fa affrontare i problemi degli italiani , che , signori , sono altri .

Non sono quelli che abbiamo sentito parlare in questi giorni .

Allora io vorrei sapere , Ministro , qual è oggi la sua faccia ?

Andate forse a sgridare gli scolaretti che buttano per terra la carta davanti alle scuole e magari date una pacca agli spacciatori ?

Che faccia ci mostra oggi , ministro Lamorgese ?

Sia chiaro una volta per tutte , con parole di verità .

Grazie .

Grazie , Presidente .

Signor Presidente , signora Ministra , colleghe e colleghi , desidero innanzitutto rivolgere un ringraziamento alle donne e agli uomini delle Forze dell’ ordine , e ancora una volta , in questi giorni difficili , a Roma , a Milano , a Trieste , stanno dando prova di elevata professionalità e assoluta dedizione .

A nome del mio Gruppo , le chiedo inoltre , signora Ministra , di far giungere agli agenti feriti gli auguri di un rapido ristabilimento .

Desidero anche ribadire in quest’ Aula , nel Parlamento della Repubblica , il nostro sdegno e la nostra condanna per l’ assalto e la devastazione alla sede della CGIL , di chiara matrice fascista !

Ripeto , di chiara matrice fascista !

Un evento gravissimo e inquietante , che riporta alla nostra memoria gli anni bui e tragici che precedettero il Ventennio .

Alla CGIL e al suo Segretario , alle iscritte e agli iscritti , rinnovo la nostra solidarietà e vicinanza , e voglio qui ricordare la risposta all’ offesa fascista verso il mondo del lavoro , offerta dalla bella , pacifica , partecipatissima Piazza di San Giovanni di sabato .

In quella piazza della democrazia , della libertà e dei valori costituzionali è stato un onore esserci .

Lo dico con rispetto ai colleghi della destra , quella piazza non era elettorale , quella piazza non era di qualcuno , quella piazza era dell’ Italia e disertarla è stato un errore .

La ringrazio , signora Ministra , per questa informativa circostanziata , sugli incidenti verificatisi a Roma sabato 9 ottobre , su quelli successivi di Milano e Trieste , e sulle linee di azione della gestione dell’ ordine pubblico .

Questa relazione consente all’ intero Parlamento di avere un quadro chiaro sui gravi fatti e quindi di esprimersi in maniera approfondita e ponderata .

Il mio auspicio è che almeno in questa occasione si superi la tentazione della propaganda e dell’ uso strumentale degli avvenimenti a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi , anche perché ormai i ballottaggi sono alle nostre spalle .

Signor Presidente , è ancora più evidente , alla luce di quanto abbiamo oggi ascoltato , il disegno eversivo preordinato delle frange di Forza Nuova e delle altre sigle della galassia neofascista che miravano ad assaltare la sede del potere esecutivo , Palazzo Chigi , e la sede del potere legislativo , il Parlamento .

Un quadro che definire allarmante è davvero dire poco .

Ebbene , dinanzi a questo disegno , che oggi ci è stato descritto in maniera ancora più circostanziata , abbiamo ascoltato nei giorni scorsi , proprio in quest’ Aula , una leader di partito accusare il Governo di mettere in atto " una - cito testualmente - strategia della tensione " .

Quindi , dobbiamo dedurne che non i gruppi neofascisti , ma nientemeno il Governo , cioè il presidente Draghi , la ministra Lamorgese e , dobbiamo supporre , anche tutti o quasi tutti i ministri , stanno tentando di danneggiare un partito , e , accusa gravissima , stanno tentando di sovvertire l’ ordine democratico .

Questo Governo è custode della democrazia e simili accuse vanno rigettate con la massima fermezza !

Già era apparsa poco comprensibile , rispetto alle immagini dell’ assalto , rispetto agli arresti effettuati , la riluttanza , da parte di Fratelli d’ Italia e della sua leader , la collega Meloni , a riconoscere la matrice fascista all’ origine degli incidenti di sabato , e in particolare dell’ irruzione nella sede della CGIL .

Ma se era incomprensibile questa difficoltà , è stato inammissibile costruire la tesi di un complotto ordito contro la destra , sfruttando o addirittura manovrando gli esponenti neofascisti all’ opera sabato .

Io credo che , anche nella foga delle campagne elettorali , dovremmo imparare , colleghi , a usare misura nelle parole , soprattutto quando si evocano tempi e stagioni segnati dal sangue , dalle stragi , dalle bombe , dalle piazze cosparse di cadaveri , dai treni sventrati .

Dovremmo evitare di piegare la storia , soprattutto quella tragica e dolorosa di questo Paese , agli interessi di giornata , e anche ricordare che i protagonisti di quei tempi , così inammissibilmente richiamati , sono stati i gruppi eversivi , neri e rossi , che usavano la violenza omicida per provare a distruggere la democrazia e le istituzioni democratiche .

Signor Presidente , signora Ministra , il Paese vive una fase assai delicata .

Da un lato , i dati della ripresa economica , dei consumi delle famiglie , la fiducia degli imprenditori e , sebbene in misura non ancora soddisfacente , il recupero dei posti di lavoro persi con la pandemia ci fanno guardare al futuro con una certa fiducia .

Dall’ altra parte però , il disagio sociale causato da quasi due anni di sofferenze , di restrizioni , di preoccupazioni per la nostra salute e per quella dei nostri cari e un senso diffuso di precarietà e di smarrimento spinge aree , certo non maggioritarie ma comunque presenti nella nostra società , a protestare , e a manifestare nelle piazze , con rischio di infiltrazioni e manipolazioni proprio in quel malessere .

Anzi , per quanto riguarda la diffusione di informazioni false o deformate sui social media , possiamo dire che la manipolazione è già in atto .

Condividiamo , dunque , l’ amarezza per quella che il Presidente della Repubblica ha definito " una deriva antiscientifica " , che si respira nel Paese accompagnata da atti di violenza che sembrano quasi voler ostacolare la ripresa economica .

È una fase , questa , che forse più che nei mesi passati impone a tutti responsabilità e capacità di procedere con saggezza e lungimiranza sulla strada del rigore e della gradualità , che ci ha permesso di fare passi in avanti sicuri per uscire dalla crisi , e , in particolare , richiede a tutti parole e comportamenti che non mostrino alcuna ambiguità " sul rilievo assoluto - e cito - assoluto " della campagna vaccinale come strumento per sconfiggere la pandemia .

È il vaccino non il tampone che ci farà vincere questa drammatica battaglia !

È perciò , signor Presidente , il tempo dell’ unità e della coesione , a cominciare dalla politica .

Ed è questo l’ appello che mi sento di rivolgere , quest’ oggi , da questi scranni .

Unità non è cancellazione delle diversità , soprattutto tra chi è in maggioranza e chi è in opposizione , ma è sforzo comune di vincere , prima di tutto , la pandemia .

Signora Ministra , appare evidente che quanto avvenuto a partire dal pomeriggio di sabato 9 ottobre rappresenti un evento non omologabile a tutte le altre manifestazioni .

È chiaro che la presenza delle frange neofasciste di Forza Nuova e di altri soggetti legati a quest’ area , all’ interno della manifestazione promossa dalle associazioni e dai cittadini contrari all’ uso del green pass , ne ha radicalmente mutato natura e linea di svolgimento , rendendo inefficace la strategia di contenimento perseguita nella gestione dell’ ordine pubblico .

Apprezziamo che abbia riconosciuto che ci sono state delle sottovalutazioni e che ci siano state delle responsabilità .

E per questi motivi , signora Ministra , siamo convinti che adotterà tutti i provvedimenti opportuni e necessari per evitare che ciò avvenga di nuovo .

Nei fatti successivi , di Milano e di Trieste , così come lei stessa ci ha descritto , la gestione dell’ ordine pubblico , anche nei frangenti assai complessi e rischiosi come quelli che si sono verificati nel capoluogo lombardo per opera di appartenenti all’ area anarchica , non ha registrato le criticità osservate sabato 9 ottobre a Roma .

In particolare , per Trieste , credo sia giusto esprimere un apprezzamento per l’ azione prudente , ma ferma , a tutela dei lavoratori portuali e dell’ attività del porto che , ricordiamolo , è , per importanza , il settimo in Europa , il primo per traffico merci e la porta essenziale per l’ intera economia italiana .

E davvero mi pare incomprensibile come colleghi della Lega e di Fratelli d’ Italia abbiano potuto accusare proprio le Forze dell’ ordine di comportamenti brutali verso i lavoratori .

In conclusione , la sua relazione , signora Ministra , ci ha fornito un quadro dell’ accaduto e indicazioni sulle cose da fare che noi consideriamo positivamente .

Nell’ azione di contrasto e repressione di tutte le forme di violenza , come quelle accadute nel corso degli ultimi giorni , il Governo sappia di avere il sostegno pieno del Partito Democratico e siamo convinti , speriamo , di tutto il Parlamento .

Un’ unità che è fondata sulla consapevolezza che siamo immersi , da mesi , in un tempo tra i più difficili , dal punto di vista sociale , economico e produttivo , della nostra storia , e che questa crisi , che non ha risparmiato nessuno , ha comunque aggravato squilibri e disparità .

Vogliamo e dobbiamo uscire da questa crisi con un Paese più forte , con un Paese più giusto , più moderno , più capace di proteggere le fasce e le aree più deboli .

E questo non sarà possibile o , comunque , riuscirà più difficile senza una tensione unitaria , senza una volontà di coesione , di cooperazione tra tutte le forze , a cominciare da quelle politiche , che consenta di condividere ricette coraggiose e arrivare al più presto possibile all’ uscita dalle difficoltà .

Il Partito Democratico per questo c’ è e si impegnerà .

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