L’implicito della settimana: Pegaso presuppone di essere la scelta più economica per gli studenti universitari

Un saluto ai lettori OPPP! Questa settimana la nostra lente inquadra lo spot del 2023 dell’università digitale Pegaso. La voce narrante recita:

Perché spendere tanto per farli studiare fuori casa, quando è difficile studiare bene come a casa? Con Pegaso, l’università digitale più scelta in Italia, puoi scegliere tra 72 percorsi di laurea e senza spese da fuori sede. Neodiplomato? L’università ti costa la metà. Blocca l’offerta sul sito. Pegaso. L’università del futuro. Il tuo.

Il testo induce a dare per scontati alcuni contenuti, che in realtà tanto scontati non sono. La subordinata “Perché spendere tanto per farli studiare fuori casa” presuppone che i genitori spendano tanto per far studiare i figli fuori casa. Se è vero che pagare un affitto extra può rivelarsi esoso, si potrebbe opporre che le università statali non hanno rette elevate come le digitali; la questione dei costi potrebbe quindi essere oggetto di discussione. Questo stesso contenuto presupposto è inoltre topicalizzato, cioè proposto come già attivo nel discorso riguardante la scelta dell’università. Nonostante sia un aspetto rilevante, la questione dei costi non è per forza un parametro a cui tutti danno peso nella scelta dell’università, quindi risulta tendenzioso presentarlo come se fosse già presente nella mente di chi fruisce la pubblicità.

Attraverso il secondo termine di paragone “come a casa” nell’enunciato “è difficile studiare bene come a casa”, lo spot presuppone che a casa si studi al meglio, per cercare di persuadere he un percorso universitario da fuori sede sia rischioso.

Lo spot sfrutta inoltre la strategia della vaghezza per convincere il fruitore che l’università digitale è la scelta più conveniente. La voce narrante dice, infatti, “L’università ti costa la metà” ma non specifica la metà rispetto a cosa. Rispetto ai percorsi universitari tradizionali? Rispetto ad altre digitali? Infine, perché la Pegaso venga percepita come un prodotto vincente, lo spot si rivolge allo studente e sancisce: “L’università del futuro. Il tuo.”. Con questa chiusura, si presuppone che esista una e una sola università del futuro, la cui definizione rimane però vaga. Inoltre, si implica che Pegaso corrisponda a questa idea, mentre le altre università siano rimaste legate al passato e non possano soddisfare appieno le esigenze e le aspettative dello studente.

Tutti questi contenuti, se asseriti esplicitamente, avrebbero potuto essere oggetto di discussione e sarebbero risultati meno immediati e convincenti per il pubblico. Attraverso gli impliciti, lo spot della Pegaso può suggerire dei contenuti senza prendersi la responsabilità di averli affermati.

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Informazioni utili alla lettura

Ogni contenuto discutibile è evidenziato con un colore diverso che corrisponde al tipo di implicito linguistico usato dal parlante in quell’occasione. Il tipo di implicito è indicato nell’etichetta che compare al passaggio, e che ne esplicita anche la funzione comunicativa.

Ogni contenuto implicito serve a realizzare un certo obbiettivo nella comunicazione: cioè, è dotato di una Funzione comunicativa. Ad esempio: Autoelogio, Elogio di altri, Attacco, Difesa e Opinione personale. 

La Presupposizione è un contenuto presentato come se i destinatari ne fossero già al corrente: in questo modo non sono indotti a metterlo in discussione.

L’Implicatura è un contenuto che non è detto esplicitamente, ma è lasciato intuire. Poiché lo implica lui, il destinatario si accorge di meno che gli è stato trasmesso dall’emittente. 

Un’Espressione vaga è compatibile con molti diversi contenuti concreti, per cui è difficile accorgersi se essa sia falsa o esagerata.

Un Topic, per i linguisti, è un’informazione presentata come se se ne stesse già parlando, quindi come se fosse già abbastanza accettata nel discorso.