Un saluto ai nostri Lettori di OPPP!
Il Natale è alle porte e l’attenzione verso le iniziative benefiche si fa sentire. In particolare, la fondazione ospedaliera pediatrica Meyer (sita a Firenze), da sempre dedita alla salute dei piccoli, ha lanciato una campagna di raccolta fondi. Particolarmente evocativa è l’immagine mostrata: due bambini in abiti invernali, vicino a un albero di Natale, lasciano spazio alla loro fantasia e creatività, disegnando spensierati e felici e, perché no, gioendo all’idea di poter scrivere la loro lettera a Babbo Natale. Questo è quello che ogni bambino meriterebbe di vivere, ma che la malattia può rendere più difficile da realizzare, soprattutto quando mancano i fondi per curarla. Nella seconda parte del messaggio, viene presupposto tramite una descrizione definita, il tuo dono, che chi legge farà un dono; questa strategia discorsiva aiuta a rendere più concreto tale scenario, proprio perché lo presenta come già noto al ricevente. L’invito a devolvere del denaro a questo fine non è infatti rivolto in modo diretto come in Fai un dono alla fondazione Meyer! Che il dono avvenga è piuttosto dato per scontato, mentre ad apparire in primo piano nell’enunciato è lo scopo che tale dono consentirebbe di raggiungere: aiutare coloro che operano nella fondazione per costruire il futuro di bambini ospedalizzati. E, da qui, la seconda presupposizione, attivata dal verbo di cambiamento di stato costruire, che presenta come informazione già condivisa che questi bambini, a causa della loro condizione di salute, non abbiano un futuro assicurato, ed implica che possa invece diventare una possibilità tangibile grazie all’aiuto di chi decide di aderire all’iniziativa di raccolta. Anche in questo contesto, gli impliciti continuano ad essere un meccanismo estremamente efficace di persuasione, ma impiegati per fini ben più nobili e lodevoli.
Da tutto il nostro team, i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo! OPPP! si prende una settimana di vacanza: al 2023 per le prossime pubblicazioni!