Questa settimana la lente di OPPP! si sposta su uno spot pubblicitario diffuso recentemente da Trainline, una piattaforma digitale per confrontare e acquistare biglietti ferroviari online.
Il leitmotiv dello spot è la presunta semplicità d’utilizzo di questa piattaforma – già di per sé un concetto molto vago, perché è difficile che qualcosa sia ugualmente semplice per tutti! – di cui la compagnia cerca di convincerci anche tramite altre tecniche della comunicazione implicita. Vediamole insieme ripercorrendo il breve video.
Già durante i primissimi secondi dello spot una voce fuoricampo esordisce così: “Quando prenoti così facilmente il miglior treno confrontando prezzi e orari su Trainline, potresti pensare che tutto sia così semplice”. Grazie al sapiente uso della presupposizione attivata da “quando”, il fatto che con Trainline si possa prenotare facilmente il miglior treno non è presentato come un’eventualità (“Se prenoti…”), bensì come qualcosa che succede abitualmente. Questa formulazione, insieme all’immagine del protagonista dello spot che effettua con successo una prenotazione, ci spinge più facilmente a credere che sia vero. Alle orecchie più attente non sarà poi sfuggito che questa prima parte della frase è pronunciata un po’ più velocemente, con quell’intonazione che di solito usiamo quando siamo sicuri che chi ci ascolta sa già di cosa stiamo parlando ed è già d’accordo con noi; nonostante, in questo caso, possa non esser così. Questa intonazione segnala quello che in linguistica si chiama un topic, cioè qualcosa di presentato come già noto, che quindi qui è sfruttato in maniera tendenziosa. Quello che secondo Trainline invece non è noto è che tu, abituato alla semplicità di Trainline, “potresti pensare che tutto sia così semplice”, che è il motivo che spinge l’incauto protagonista dello spot ad attirare grossolanamente l’attenzione della ragazza seduta al tavolino del bar. Dopo il suo maldestro tentativo di approccio, la voce fuoricampo torna a ricordarci come un mantra: “Se solo la vita fosse semplice come Trainline!”, lasciando intendere (tramite quella che chiamiamo implicatura conversazionale) che la vita è piena di imprevisti, il che potrebbe essere vero per alcuni, ma che detto a chiare lettere (“La tua vita è piena di imprevisti!”) ci avrebbe probabilmente infastiditi un po’. Inoltre la frase ipotetica dell’irrealtà presuppone che la vita sia più difficile di Trainline, cioè che Trainline sia più facile delle altre cose della vita: idea invece tutt’altro che scontata, e anzi discutibile. Infine, tramite una presupposizione da paragone (“semplice come Trainline”), la voce dà un’ennesima volta per scontato che Trainline sia una piattaforma semplice; verosimilmente assicurandosi anche il consenso del più distratto degli ascoltatori.