Un caro saluto ai lettori OPPP! Questa settimana ci soffermiamo su un tweet pubblicato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, a poche ore dal drammatico sbarco di circa 7000 migranti.
Nella prima frase del messaggio, Salvini dice “non si può parlare di episodi spontanei e isolati, bensì di un atto di guerra”. Queste espressioni sono caratterizzate da una notevole vaghezza. Il politico infatti non precisa né chi stia parlando di episodi spontanei e isolati né, accusa più grave, chi stia attuando un atto di guerra. La strategia della vaghezza permette di avanzare affermazioni e accuse forti e discutibili senza esporsi al rischio di dire qualcosa che si presti ad essere smentito o che offenda qualcuno direttamente.
La frase successiva presenta la stessa strategia. Salvini afferma che gli sbarchi sono “voluti e organizzati”, ma evita strategicamente di dire da parte di chi esattamente – sebbene con l’espressione seguente, “rappresentano il simbolo di un’Europa a guida socialista”, viene implicato che la responsabilità sia almeno in parte del governo europeo socialista.
Il post si conclude con un’altra serie di espressioni vaghe: “davanti a un sistema criminale si deve rispondere con tutti i mezzi”. A chi/cosa si riferisce esattamente Salvini parlando di un sistema criminale? Ai governi africani o asiatici (se sì, quali)? Alle ONG? A dei singoli individui che approfittano di queste situazioni di crisi trasformandole in un’attività lucrativa? All’Unione Europa? Inoltre, l’espressione “davanti a un sistema criminale”, con cui viene genericamente ripreso l’argomento dell’intero discorso, presenta come presupposta e topicalizzata l’idea che sia in atto un sistema criminale.
Infine, a cosa allude quando suggerisce che “si deve rispondere con tutti i mezzi a disposizione”? Per i cittadini e gli elettori che leggono questo messaggio sarebbe rilevante capire a cosa si stia riferendo l’attuale Ministro delle infrastrutture e dei trasporti riguardo a una situazione di grave crisi internazionale che colpisce il Paese direttamente. Ma il politico ha scelto di proporre una serie di contenuti denotativamente poveri, ovvero che danno poche informazioni chiare ai lettori, facendo leva su aspetti più emotivi del messaggio.
In questo messaggio, l’uso strategico della vaghezza al fine di evitare di esplicitare informazioni rilevanti è risultato così evidente che diversi lettori, rendendosene conto, hanno avanzato reazioni critiche come: “Organizzata da chi? Dica dica”; “Di chi sarebbe l’atto di guerra?”; “Faccia nomi. Troppo facile instillare dubbi sulle menti semplici del suo elettorato senza uno straccio di prova. […]”. Certo, si tratta di una ristrettissima minoranza rispetto al gran numero di lettori potenzialmente persuasi dal vago messaggio del Ministro.