Giuseppe Conte e Matteo Salvini sul Recovery Fund (luglio 2020)

Un confronto tra le informazioni discutibili trasmesse in modo implicito

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Questa settimana vi presentiamo un confronto di stretta attualità. Il 15 luglio il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è in Senato per recare delle comunicazioni in vista dell’imminente Consiglio Europeo, in cui il governo intende negoziare l’allocazione del cosiddetto Recovery Fund, un fondo di 750 miliardi di euro per la ripresa dalle conseguenze economiche dell’epidemia di Covid-19. Il piano di finanziamento è osteggiato dai “paesi frugali”, capeggiati dai Paesi Bassi, che si attengono a una linea più rigorista e sono contrari agli stanziamenti a fondo perduto, che costituirebbero una parte consistente del fondo.

Nel suo discorso in Senato, Conte si mostra ottimista sull’esito dei negoziati europei, fa cenno ai segnali positivi giunti dalla Commissione, e afferma che l’Europa non potrà che rispondere alla crisi con soluzioni asimmetriche: “La nostra casa comune è in grado di offrire vantaggi per tutti, se però usciamo dall’ottica negoziale del gioco a somma zero […] Nessuno Stato può avvantaggiarsi a scapito di altri”.

Al momento delle repliche, interviene il leader della Lega Matteo Salvini. Il suo discorso non si limita al tema del Consiglio Europeo, ma si estende in un’ampia critica dell’operato del governo nella gestione della crisi. Salvini accusa Conte di aver risposto all’emergenza solo con chiacchiere, e snocciola tutti i provvedimenti messi in atto dagli altri governi europei, invitando il premier a “copiare gli altri”. Quanto al Recovery Fund, la posizione della Lega è tranchant: “Lei viene qua […] a dirci che […] se facciamo i bravi, se accogliamo un po’ di clandestini, se magari tagliamo un po’ le pensioni o applichiamo una nuova patrimoniale, forse ci restituiscono una piccola parte di questi 200 miliardi dati dagli italiani? Voi siete matti”.

Da domani OPPP! va in vacanza. Ci rivediamo a fine mese!

Signora presidente , gentili senatrici e gentili senatori , venerdì 17 , sabato 18 luglio parteciperò al Consiglio europeo straordinario che , per la prima volta dal febbraio scorso , si terrà nuovamente a Bruxelles .

Il Consiglio torna dunque a svolgersi in presenza , recuperando quella normalità che il Covid-19 ha stravolto , insieme anche al vivere quotidiano dell' Europa , del mondo intero .

Questo Consiglio europeo straordinario scaturisce , in una prospettiva fortemente politica , dalle proposte della Commissione europea del 27 maggio .

Lo ricordo , un fondo prevede questa proposta , un fondo per la ripresa , Next Generation EU , di 750 miliardi di euro , di cui 500 miliardi di sovvenzioni e 250 miliardi di prestiti , oltre che , ovviamente , la definizione del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 .

E anche , devo ricordare doverosamente , la proposta franco-tedesca , che è stata un passaggio preliminare molto importante - la proposta risale al 18 maggio - perché ha comunque delineato un poderoso piano europeo di rispo , di ripresa .

Sia le proposte della Commissione europea , sia la proposta franco-tedesca sono coerenti con quanto l' Italia , sin dall' inizio della crisi , ha affermato con la massima determinazione in sede comunitaria .

Mai come in questa occasione dobbiamo riconoscere che le istituzioni dell' Unione europea si sono mostrate sensibili agli strumenti con i quali il mio governo , già nelle fasi iniziali della pandemia , ha cercato di leggere , di interpretare la natura , la portata della sfida che avevamo e abbiamo ancora di fronte .

Mai come oggi possiamo affermare che l' Italia ha contribuito in maniera decisiva a orientare la prospettiva nella quale collocare le risposte che l' Europa è chiamata ad offrire per essere all' altezza della sua storia , della sua civiltà , del suo destino .

E ricordo , in particolare , la lettera che abbiamo scritto , insieme a altri 8 Paesi membri , già dal marzo scorso , per sollecitare strumenti finanziari innovativi in un quadro di debito comune europeo .

D' altra parte , la crisi Covid-19 è senza precedenti .

Richiede azioni , misure straordinarie .

La crisi determinata dalla pandemia è una crisi simmetrica , a cui si deve rispondere anche , se necessario , con soluzioni asimmetriche , in un' ottica responsabile e matura di solidarietà , di redistribuzione .

Non , non solo un' unione tra Stati membri , ma ancor più unità tra Stati membri .

Il Consiglio europeo deve mostrarsi all' altezza di questa coraggiosa visione .

Non può mancare questo obiettivo di portata epocale : rilanciare l' economia europea per disegnare il futuro del nostro continente per i prossimi decenni .

Solo uniti riusciremo a rendere l' Europa di nuovo forte , di nuovo protagonista , competitiva nel mondo .

Risposte nazionali sarebbero anacronistiche e inefficaci .

La crisi da Covid-19 dimostra che ai cittadini dobbiamo offrire soluzioni , dobbiamo offrire rimedi , non nuove paure o l' illusione di un anacronistico ritorno a un piccolo mondo antico , dominato da egoismo , chiusure identitarie , un mondo tutt' altro che sicuro , tutt' altro che protetto , anzi , molto più esposto al rischio di un inesorabile declino .

Certamente dobbiamo essere consapevoli che visioni meramente economicistiche , rigoriste ci darebbero solo " l' illusione del concreto " , per usare le parole di Carlo Morandi , uno storico molto sensibile alle prospettive avanzate dell' integrazione europea .

La posta in gioco , vedete , non è solo il funzionamento del mercato unico : la tenuta delle economie europee , ormai sempre più interdipendenti , la difesa delle catene di valore europee , la convergenza economica , sociale .

Sono in gioco anche i pilastri sui quali è stata costruita l' Unione europea , sui quali si è sviluppato , grazie all' intuizione , alla visione dei grandi europeisti del secolo , del Secondo dopoguerra , quel processo di integrazione che ha contribuito ad assicurare un lungo periodo di pace , di crescita economica , un periodo mai conosciuto dalle precedenti generazioni .

I pilastri sui quali è stata costruita l' identità dell' edificio europeo sono oggi messi a rischio dalla crisi da Covid-19 , che ha colpito il continente dopo due gravi crisi finanziarie , acuendo ancor di più gli squilibri e le divergenze economiche tra gli Stati membri .

Se non vogliamo essere travolti , dobbiamo agire con coraggio , porre in essere misure straordinarie .

Non abbiamo alternative .

Le proposte avanzate dalla Commissione presieduta da Ursula von der Leyen muovono in questa direzione .

Peraltro sono state confermate , quantomeno negli obiettivi di fondo , dalla proposta di conclusioni presentata dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel , venerdì 10 luglio scorso , a seguito delle varie consultazioni che ha condotto con i 27 capi di Stato e capi di governo .

Bisogna riconoscere che , in uno scenario assolutamente inedito , l' Unione europea , con il contributo di tutte , tutte le sue istituzioni , ha già assunto , con una certa rapidità , decisioni fondamentali .

Come ha affermato nella giornata di apertura della consultazione nazionale " Progettiamo il rilancio " il presidente del Parlamento europeo David Sassoli , le prime politiche di contrasto all' emergenza messe in campo dalle istituzioni europee sono state ispirate ad una visione già di ampio respiro protesa al cambiamento .

Già in quella fase una politica miope , ispirata a canoni neoliberisti , ad una visione angusta della competitività , della concorrenza è stata ritenuta inidonea a gestire e affrontare la crisi .

Ricordo le decisioni più importanti che abbiamo assunto .

Innanzitutto , la sospensione del Patto di stabilità e di crescita , attraverso l' applicazione della General Escape Clause .

Poi la flessibilità accordata al regime degli aiuti di Stato .

Ancora , l' avvio da parte della Banca centrale europea , del programma PEPP , cosiddetto PEPP , da 750 miliardi di euro .

E ricordo che a giugno la medesima BCE ha deciso un incremento del programma per ulteriori 600 miliardi di euro , per un totale di 1350 miliardi di euro .

Ricordo ancora il ricorso alla flessibilità nell' uso delle risorse della coesione e , ancora , il piano della Banca europea per gli investimenti , della BEI , per attivare fino a più di 40 miliardi di euro di finanziamenti destinati alle piccole e alle medie imprese .

A queste misure si sono aggiunte le 3 linee di sicurezza , per i lavoratori , per le imprese , per gli Stati , avallate dai capi di Stato e di governo dell' Unione europea , il 23 aprile scorso , sulla base della relazione dell' Eurogruppo del 9 aprile .

Si tratta di un pacchetto consistente , di 540 miliardi , così articolati : un fondo europeo di sostegno a strumenti nazionali per la lotta alla disoccupazione , cosiddetto Sure , di 100 miliardi di euro .

Ancora , un fondo paneuropeo della BEI , in grado di mobilitare sino a 200 miliardi di euro .

C' è poi la Pandemic Crisis Support , nell' ambito della linea di credito precauzionale del Meccanismo di stabilità , pari a 240 miliardi di euro , alla quale gli Stati membri dell' area eur , dell' area euro possono decidere di ricorrere .

Proprio il Consiglio europeo del 23 aprile ha dato un inequivoco segnale politico verso l' istituzione del Recovery Fund , definito espressamente , come richiesto - e lo devo sottolineare - da parte italiana , necessario e urgente .

Possiamo affermare che la decisione è frutto di un percorso negoziale nel quale l' Italia ha svolto un ruolo fondamentale , un ruolo propulsivo .

È stata una decisione senza precedenti , ha segnato un' apertura inedita a uno strumento di politica fiscale europea basato su un principio di intervento finanziario comune .

Sottolineo che la proposta del Recovery Fund modifica i termini del rapporto tra la Commissione e i governi nazionali .

Adesso sono i singoli Stati ad essere chiamati a una maggiore responsabilità , indicando i propri progetti di rilancio , il proprio percorso di riforme , di investimenti .

Ora tocca a noi , capi di Stato , capi di governo dei 27 Stati membri , assumere con rapidità una decisione altrettanto coraggiosa , affinché il Next Generation EU e il prossimo quadro finanziario pluriennale possano tradursi in misure e azioni concrete .

La nostra casa comune è in grado di offrire vantaggi per tutti , se però usciamo dall' ottica negoziale del gioco a somma zero e acquisiamo la consapevolezza di una diversa prospettiva negoziale .

Quando sono in pericolo le fondamenta dell' edificio europeo , nessuno Stato può avvantaggiarsi a scapito di altri .

Dobbiamo essere tutti consapevoli che , se alcuni Paesi europei più in difficoltà dovessero soccombere di fronte alla crisi , i Paesi più ricchi non se ne avvantaggerebbero .

E in questo grave tornante della storia europea , la negoziazione tradizionale stessa è destinata al fallimento .

Oggi , o vinciamo tutti o perdiamo tutti .

Per questo riteniamo cruciale che la decisione del Consiglio europeo sia assunta entro luglio , quindi al più presto , e non sia svilita sulla base di una logica , di un compromesso al ribasso .

Sarebbe inaccettabile non solo - vedete - sotto il profilo politico , economico , ma anche dal punto di vista morale .

Un simile scenario non sarebbe certamente auspicabile .

L' ho già affermato in quest' Aula - se ricordate bene - il 17 giugno scorso .

Non lo meritano le decine di migliaia di vittime europee del Covid-19 , come anche le famiglie , i giovani , le imprese che stanno affrontando le conseguenze economiche , sociali della pandemia .

In queste settimane , ho condotto un' intensa attività diplomatica , nell' ultima settimana anche con vari incontri , visite , per discutere con i miei omologhi sulla necessità di assumere al più presto una decisione di alto profilo basata sui principi di responsabilità , di solidarietà , ambiziosa , capace di assumere davvero un sostegno senza precedenti all' economia europea .

E il Next Generation EU dovrà essere all' altezza delle sfide presenti e future .

Lo ha ribadito anche il Parlamento europeo , il cui consenso politico , come quello dei Parlamenti nazionali , rimane fondamentale per una immediata attivazione e , dunque , per rispondere tempestivamente alle urgenti necessità che nessuno Stato membro può affrontare in modo isolato e in solitudine .

Con spirito europeo , dunque , continuerò a lavorare - come sempre nel corso di questa crisi - affinché al tavolo del Consiglio europeo prevalga la logica di una comunità di interessi basata su valori condivisi .

Signor presidente , signor presidente del Consiglio , innanzitutto i complimenti a qualcuno che oggi avrà sicuramente da festeggiare e da battere le mani , perché in questo momento il titolo di Atlantia in borsa guadagna il 25 per cento del suo valore , quindi i Benetton , sicuramente , sono contenti .

Qualcuno oggi , l' affarone , l' ha fatto .

Poi saremo curiosi di andare a vedere chi ha venduto e chi comprato le azioni in questi giorni , perché con una dichiarazione e con un Consiglio dei ministri , si fanno girare miliardi di euro , questa è l' economia vera .

Quindi sicuramente , non so se lo stato ci guadagna , oggi qualcuno ci ha guadagnato , questo è poco , ma è sicuro .

Veniamo all' Europa .

È la terza volta che sentiamo parlare di millemila miliardi che sono in arrivo .

Bene .

Riavvolgiamo il nastro sulle promesse che abbiam sentito in quest' aula nelle ultime settimane e poi arriviamo ai nostri dubbi sulle promesse che arrivano da Bruxelles .

Sulla cassa integrazione , chiacchiere .

Mi ha appena scritto un piccolo imprenditore di Milano , 32 dipendenti , quindi non una grande azienda .

La metà di questi 32 dipendenti , da marzo , non ha ancora visto un euro , e se riescono a dar da mangiare ai loro figli è perché questo imprenditore ha anticipato la cassa integrazione .

Quindi sulla cassa integrazione lei ha fatto chiacchiere , chiacchiere , chiacchiere , gli imprenditori ci han messo i soldi .

Sui soldi promessi dalle banche , ci ricordiamo il bazooka , da 400 miliardi .

Ad ora , i 400 miliardi sono 53 miliardi , non dati , ma domandati , dalle imprese .

E se su 5 milioni di imprenditori , coloro che han fatto domanda sono 823.000 , evidentemente lo strumento non funziona .

Anche quindi sui soldi promessi dalle banche , chiacchiere .

Sul rinvio delle tasse , chiacchiere .

È uscita adesso una richiesta di Confcommercio che è il minimo , minimo , indispensabile , rinviate le scadenze fiscali del 20 luglio , quantomeno a settembre .

Tutti gli altri paesi europei hanno già rinviato le scadenze fiscali dell' estate a settembre .

Almeno su questo , presente del Consiglio , copi i suoi colleghi degli altri paesi europei .

Non le dico di far meglio , quantomeno di copiare .

Ringrazio la senatrice dei Cinque Stelle che è intervenuta prima di me sollevando il tema della scuola .

Sottoscrivo il suo intervento , anche sulla scuola gran chiacchiere .

Oggi , però , il ministro Azzolina , ha ribadito , io non so se ci è o ci fa , che un milione di studenti non troveranno posti in classe da settembre , e dovranno andare a far lezione in cinema , musei o teatri .

È un insulto agli studenti , agli insegnanti e alle famiglie italiane .

Possiamo riaprire le scuole mandando i bimbi a scuola ?

Poi , sull' immigrazione il collega del Partito Democratico ha superato se stesso , e ha fatto un miracolo incredibile .

I dati di oggi , visto che voi siete tanto bravi a trattare con l' Europa , e l' Europa vuole bene a questo governo , e l' Europa vuole bene all' Italia , e l' accordo di Malta , e le redistribuzioni , e la Grecia , eccetera , eccetera , gli sbarchi l' anno scorso ad oggi erano 3.186 , gli sbarchi oggi , grazie al fatto che voi siete persone di parola e l' Europa vi vuole bene , sono più del triplo .

Quasi 10.000 .

10.000 persone arrivate , senza che nessuno muovesse un dito , devo capire se al governo ci sono incapaci oppure complici di questa tratta di esseri umani , perché il dubbio che mi rimane è questo .

E l' accordo di Malta vale zero , zero , perché sono qua .

Anzi , anzi , avete perfino sospeso quei corridoi umanitari , che il brutto , cattivo , sovranista ministro Salvini aveva proseguito con le associazioni cattoliche , e voi li avete sospesi .

Quindi , non ci sono più gli arrivi dei profughi veri , ma state facendo arrivare migliaia di profughi finti , che stanno mettendo in difficoltà Sicilia , Sardegna , Puglia , Calabria , e forze dell' ordine .

Se questo è il vostro peso in Europa , evidentemente c' è qualcosa che non funziona , caro presidente del Consiglio .

Veniamo a quello che fanno gli altri .

Noi siamo al terzo o quarto dibattito sull' Europa che verrà , che forse ci darà dei soldi , perché la cosa incredibile , che noi stiamo discutendo dei soldi che forse , se siamo fortunati , arriveranno fra un anno .

Cioè , chi fosse a casa , deve capire che se ha un problema col mutuo , con l' affitto , con la bolletta , con la macchina , con quello che vuole , con l' azienda , con i dipendenti , i soldi di cui state parlando , arrivano , se va bene , nella primavera 2021 .

Siamo a luglio 2020 .

Cosa stanno facendo gli altri paesi europei ?

Stanno aspettando questi soldi ?

No .

Esempi concreti , per cui la invito a copiare i suoi colleghi .

Macron , Francia , non sono un tifoso di Macron , però sono persona concreta e obiettiva .

Il governo francese , senza aspettare i soldi europei , ha già , ad oggi , stanziato , 8 miliardi annui per l' aumento degli stipendi di medici e infermieri , cosa che mi piacerebbe accadesse anche in Italia , perché non basta dire quanto sono eroici i nostri medici , bisogna anche aumentare gli stipendi , dei nostri medici .

La Francia lo ha fatto , 8 miliardi all' anno .

Turismo , 16 miliardi per le aziende che lavorano col turismo in Francia .

Il settore dell' automobile ha avuto 8 miliardi dal governo francese , e voi vi baloccate con i monopattini elettrici cinesi , c' è qualcosa che non funziona .

Sempre la Francia , del pericoloso sovranista Macron .

8 miliardi a fondo perduto per le piccole imprese .

3 miliardi di euro a fondo perduto per i negozianti , per pagare affitti e bollette della luce , dell' acqua e del gas .

3 miliardi per i lavoratori autonomi , per sgravarli da tasse e contributi .

Questo ha fatto la Francia , con soldi suoi .

Germania .

La Germania ha tagliato le tasse , non sui giornali come il presidente Conte , ma nei fatti .

L' IVA è scesa dal 19 al 16 per cento .

Il gruppo della Lega glielo ribadisce , se lei porterà , non sui giornali o sulle dirette Facebook , ma in quest' aula , un' ipotesi di taglio delle tasse , i voti della Lega ce li avrà in un minuto , in un minuto .

Però , non sono le interviste a " il Fatto quotidiano " che migliorano la vita dei nostri imprenditori , purtroppo .

Bastasse solo questo , saremmo fortunati .

In Germania hanno rinviato le scadenze fiscali e hanno dato 50 miliardi di euro per le piccole imprese .

In Germania , tema assolutamente dimenticato , fra il governo federale e l' autorità locale di Berlino , hanno stanziato a fondo perduto , 1 miliardo di euro per gli artisti e le associazioni culturali .

Un assegno da 5.000 euro per ogni artista o membro di associazione culturale a Berlino .

Vi riempite la bocca della parola cultura , voi a sinistra , ma quando c' è da far qualcosa , non fate un accidente .

Prendete esempio da Berlino e dalla Germania .

Vado a finire .

Arriviamo alla pericolosissima Inghilterra , che ha avuto la folle e sciagurata idea di uscire dall' Unione Europea .

Sono messi così male , nella sciagurata Londra , che hanno dato 10.000 sterline , a fondo perduto , a ogni piccola impresa .

25.000 sterline a fondo perduto per commercianti , piccoli imprenditori e albergatori .

E sapete come hanno fatto gli inglesi , che hanno sciaguratamente lasciato l' Unione Europea , ad accedere a questi fondi ?

Compilando un modulo , scaricabile sul telefonino , questo .

Signor presidente del Consiglio , una pagina .

Con una pagina , sul telefonino , hanno ottenuto fino a 25.000 sterline a fondo perduto .

E qua chi aspetta una risposta dai ministeri o dall' INPS deve pregare , deve pregare il buon Dio in paradiso .

Io capisco che vi faccia innervosire , non vi chiediamo di fare meglio rispetto agli altri , copiate gli altri .

Copiate gli inglesi , copiate i tedeschi , copiate i francesi , copiate gli svizzeri , copiate gli altri .

Non dico di fare meglio degli altri , quantomeno di copiare .

Qua abbiamo lo smart working per i dipendenti pubblici fino al 31 dicembre , ma andatelo a dire all' artigiano o alla partita IVA che va a lavorare anche se ha 40 di febbre , che c' è qualcuno che sta a casa fino al 31 dicembre , a fare lo smart working .

Riflessione finale .

Siccome siamo positivi , propositivi , costruttivi , noi prendiamo atto del fatto che la comunità italiana , in questi anni , ha versato nelle casse dell' Unione Europea 200 miliardi di euro .

Questi sono i numeri .

200 miliardi di euro già dati .

E lei viene qua , di settimana in settimana , di mese in mese , a dirci che a fronte di questi 200 miliardi di euro già dati dagli italiani , se facciamo i bravi , se accogliamo un po ' di clandestini , se magari tagliamo un po ' le pensioni o applichiamo una nuova patrimoniale , forse ci restituiscono una piccola parte di questi 200 miliardi dati dagli italiani ?

Voi siete matti .

Viva l' Italia , viva l' Italia libera , bella , ricca , felice e sovrana .

Buon lavoro , buon lavoro , buon lavoro , e buona fortuna , soprattutto .

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