Giorgia Meloni e Giuseppe Conte in vista del Consiglio Europeo del giugno 2018

Un confronto tra le informazioni discutibili trasmesse in modo implicito

Implicitezza globale dei discorsi di Meloni e Conte (giugno 2018)

Intervento di Giorgia Meloni

Camera dei Deputati – 27 giugno 2018

Puoi vedere il video del discorso qui.

  1. Presidente Conte,
  2. quella che vi trovate di fronte, che lei si trova di fronte al Consiglio Europeo di domani e
  3. dopodomani, è oggettivamente una grande responsabilità: trovare una soluzione a
  4. un’emergenza che investe ormai l’Italia da sei anni, un’emergenza migratoria – l’Italia e non
  5. solo l’Italia – oppure sancire definitivamente la morte dell’Unione Europea[impl]. Insomma, è un
  6. momento storico. Lei si trova domani di fronte a un momento storico, e ha la mia
  7. solidarietà, perché, insomma, trovarsi nel pieno della tempesta a poche settimane dal suo
  8. primo incarico istituzionale non dev’essere cosa facile, però la tranquillizzo[ppp]. In questi
  9. pochi giorni avete già fatto meglio di quelli che vi hanno preceduto[impl+vag], dei
  10. governi fantoccio che sono stati lì a eseguire pedissequamente quello che diceva
  11. l’Unione Europea[ppp+vag]. Il fatto stesso che l’Italia si presenti domani con una sua
  12. proposta, per noi è una novità. E quindi, per questo, la ringraziamo. La musica è
  13. cambiata, lo sanno tutti, l’Europa se n’è resa conto. Il tema della chiusura dei porti ha fatto
  14. molto discutere. Insomma, l’atteggiamento è giusto. Con la stessa franchezza, però,
  15. Presidente, io le devo dire che trovo la proposta italiana troppo timida, la trovo insufficiente.
  16. In alcuni tratti non ne condivido, e Fratelli d’Italia non ne condivide, i presupposti, e tenterò
  17. di spiegarle perché, con lo stesso spirito costruttivo che abbiamo avuto in tutta questa
  18. fase di rapporto con questo governo[ppp]. Abbiamo letto la proposta del Governo con
  19. attenzione, i vostri dieci punti. Ci sono tante questioni che condividiamo. Bene intensificare
  20. i rapporti con gli Stati di transito dei migranti, come la Libia o il Niger. Bene il
  21. contrasto alla tratta di esseri umani a livello europeo. Bene la volontà di
  22. rafforzare le frontiere esterne dell’Unione Europea. Così bene che penso siano
  23. d’accordo tutti. Nessuno potrebbe dire di non essere d’accordo con quello che c’è scritto in
  24. buona parte del vostro documento. Una dichiarazione di buon senso. Quello su cui, poi,
  25. però, non siamo d’accordo è quali debbano essere gli strumenti con cui raggiungere questi
  26. obiettivi e questi risultati, perché, di grazia, Presidente Conte, che cosa significa rafforzare
  27. le frontiere esterne dell’Unione Europea o dell’Italia per una nazione che sta affrontando la
  28. crisi migratoria, che ha visto arrivare in cinque anni 600.000 immigrati clandestini, se non
  29. andare in Europa e trattare una missione europea che produca un blocco navale al
  30. largo delle coste della Libia per impedire che i barconi partano[impl]? Questa è l’unica
  31. cosa sensata da fare! Questa! Bene la chiusura dei porti, bene dire – ho sentito dire al
  32. Ministro Salvini “è una proposta storica di Fratelli d’Italia” e sono contenta che ci abbia
  33. ascoltato[ppp+top] – bene dire “le navi delle organizzazioni non governative che decidono
  34. di portare i migranti, che entrino in porto, vengano sequestrate, gli equipaggi vengano
  35. denunciati per la tratta di esseri umani e per favoreggiamento all’immigrazione clandestina”.
  36. Bene! Però, non risolve! Bene, perché vediamo quante navi si riesce a comprare Soros[ppp], però,
  37. non risolve. Perché, infatti, nei giorni in cui noi discutevamo della nave Acquarius – segnale
  38. importante – in Italia sono arrivati due immigrati portati dalla marina militare. È come
  39. svuotare l’oceano con un cucchiaino. A meno che non impediamo la partenza dei barconi, a
  40. meno che a monte non affrontiamo la questione[impl]. Purtroppo, il tema del blocco navale non
  41. c’è nella sua relazione, non c’era nel contratto del governo Grillo-Leghista, non c’era nel
  42. suo intervento di insediamento. Mi pare di capire che non sia la vostra proposta. Ho sentito
  43. invece alcuni Ministri dire qualcosa sul blocco navale. Ho sentito il Ministro Trenta dire che
  44. il blocco navale non si può fare perché è un atto di guerra contro la Libia. Consentitemelo:
  45. per queste sciocchezze[ppp+top], non serviva il governo del cambiamento. Ci tenevamo
  46. Renzi, Gentiloni, Alfano e forse pure la Presidente Boldrini[impl]. Il blocco navale si
  47. può fare eccome. Basta volerlo. E guardate, si può farlo senza essere considerati dei
  48. mostri[impl]. Sapete chi è l’ultimo ad aver applicato un blocco navale? Un signore che si
  49. chiama Romano Prodi, 1997. Decise di usare le navi della marina militare italiana per
  50. impedire ai barconi di partire dall’Albania. Chiedete a lui come si fa. Lo dico alle anime
  51. belle della Sinistra[ppp+vag]. Secondo tema: il blocco navale è un atto di ostilità.
  52. Certo…se non si fa in accordo con i governi libici. Ma non è un altrettanto atto di ostilità
  53. cercare di invaderci, lasciando che partano dalla Libia in cinque anni 600.000
  54. immigrati clandestini?[impl] Perché, in teoria, in via del tutto teorica, il blocco navale
  55. potrebbe essere anche una risposta a un atto di ostilità, ma non è quello che noi proponiamo.
  56. Quello che noi proponiamo è un accordo navale con i governi libici. E si può fare, signori.
  57. L’Europa ha tutte le argomentazioni diplomatiche e militari per convincere le autorità
  58. libiche a collaborare per un blocco navale concordato. Si potrebbe per esempio fare quello
  59. che l’Europa ha deciso di fare con la Turchia di Erdogan per fermare gli immigrati che
  60. arrivavano dalla rotta balcanica. 6 miliardi di euro in quattro anni. Sa, Presidente Conte, che
  61. l’Italia, abbandonata da sola a governare i flussi migratori che arrivano dal Mediterraneo[top], ha
  62. dovuto pure cacciare 224 milioni di euro per pagare la Turchia di Erdogan perché così la
  63. Turchia di Erdogan fermava gli immigrati che partivano dall’Est, perché gli immigrati che
  64. partivano dall’Est davano fastidio a sua eccellenza Angela Merkel[ppp], e quindi l’Unione
  65. Europea ha pensato bene di spendere 6 miliardi di euro, mentre di quelli che arrivano dal
  66. Sud non frega niente[vag] perché tanto arrivano in Italia? Si può chiedere in Europa lo
  67. stesso trattamento che ha avuto la Germania, che hanno avuto le nazioni che erano
  68. preoccupate dalla rotta balcanica?[impl] Io penso che si debba andare a chiedere questo.
  69. Penso che si debba chiedere pari opportunità e pari risposte[impl]. In Libia ci sono due
  70. governi, lo sappiamo tutti. Quello della Tripolitania – il governo ufficiale di Serrai – e
  71. quello della Cirenaica, del generale Haftar. Ecco, io penso che il discorso sia abbastanza
  72. semplice. Miliardi di euro europei e sostegno per chi collabora, ostilità diplomatica e
  73. militare per chi non intende farlo. Volete farci credere che, davanti a questa alternativa,
  74. una delle fazioni in campo vorrà dichiarare guerra all’Italia, all’Unione Europea o alla
  75. NATO?[impl] Consegnando, tra l’altro, la vittoria sul campo alle fazioni nemiche che
  76. si saranno dimostrate più dialoganti con l’Europa?[impl] Ecco, insomma, io credo che
  77. questo non accadrebbe. Allora, blocco navale è l’unica soluzione. Tutto il resto, mi dispiace,
  78. è importante ma continuerà a metterci di fronte l’emergenza immigratoria.
  79. Purtroppo non c’è, come dicevo, nella vostra proposta, nel vostro documento. C’è nella
  80. risoluzione che ha presentato Fratelli d’Italia; quindi magari può essere questa
  81. un’occasione per ripensarci e a provare una risoluzione che vuole essere collaborativa con
  82. il governo[impl] e a risolvere definitivamente la questione e cambiare davvero le
  83. cose[impl]. Purtroppo, Presidente Conte, questo del blocco navale non è l’unico elemento di
  84. continuità che io vedo con i precedenti governi. Nella proposta italiana non si fa alcun
  85. accenno ai rimpatri. I rimpatri sono una delle questioni sulle quali mi pareva che fossimo in
  86. molti d’accordo. Che cosa abbiamo deciso di fare con i 600.000 immigrati clandestini che
  87. sono arrivati in questi anni, ce li teniamo? Che cosa intendiamo fare con quelli che
  88. arriveranno se non fate il blocco navale, ce li teniamo? Non sono d’accordo. Certo, lei mi
  89. potrebbe rispondere: “La questione dei rimpatri è questione di politica interna”. Ma io lo
  90. pongo qui e noi lo abbiamo messo nella risoluzione proprio perché invece riteniamo che la
  91. questione dei rimpatri sia una competenza dell’Unione Europea e che debba essere l’Unione
  92. Europea a stanziare un apposito fondo per consentirci di rimpatriare gli immigrati
  93. clandestini. C’è anche questo nella nostra proposta di risoluzione. E la terza questione che
  94. mi preoccupa, le devo dire sinceramente, Presidente Conte, è il tema del superamento –
  95. come voi lo chiamate – degli accordi di Dublino. Sono contenta che lei abbia cambiato
  96. idea rispetto a quello che ci è venuto a dire, rispetto al suo discorso di
  97. insediamento[ppp], cioè che il problema dell’immigrazione clandestina si risolveva rivedendo gli
  98. accordi di Dublino. Le dovetti spiegare in quest’aula che gli accordi di Dublino
  99. riguardavano solamente i rifugiati, cioè circa l’8% di quelli che arrivano da noi[ppp]. Sono
  100. contenta di sentirglielo dire oggi perché vuol dire che l’ho convinta la volta scorsa, però,
  101. mi consenta, la soluzione che voi prospettate mi pare un po’ paradossale. Visto che
  102. Dublino riguarda solo i rifugiati e da noi arrivano immigrati clandestini, cioè i migranti
  103. economici, allora lo modifichiamo nel senso di pretendere che l’Europa sia disposta a
  104. distribuire i migranti economici. Scusate, ma come pensate mai che l’Europa possa
  105. accogliere una proposta del genere?[impl] Rischiate di trovarvi assolutamente e
  106. completamente isolati. Tra le nazioni dell’Est Europa, gruppo Visegrad, che i confini
  107. esterni dell’Unione Europea li governano, e chiedono a noi di fare altrettanto[impl] e che non
  108. sono disposti a prendersi i nostri immigrati clandestini che noi facciamo entrare perché non
  109. siamo in grado di governare i nostri confini mentre gli altri governano i loro; e la Francia e
  110. la Germania diranno: “No, devono arrivare tutti ma devono stare in Italia”, così diventiamo
  111. il loro campo profughi, che è il grande sogno della Merkel e di Macron[ppp]. E mi
  112. faccia dire una frase su Macron e chiudo. Presidente, una frase su Macron e chiudo. Noi
  113. abbiamo dovuto sopportare ogni genere di insulto dalla Francia, in questi giorni[vag]. Ci hanno
  114. detto che eravamo cinici, irresponsabili, vomitevoli. Pretendo che l’Italia vada al Consiglio
  115. Europeo e che risponda a Macron su queste accuse, chiedendo conto del comportamento di
  116. una Francia che, in quanto a irresponsabilità, è la prima responsabile dell’emergenza
  117. migratoria[ppp] grazie ai suoi bombardamenti del 2011 della Libia[ppp], che
  118. bombardò per meri interessi di carattere economico. E pretendo che lei chieda conto alla
  119. Francia anche sull’accusa di essere cinici perché non c’è nazione più cinica di quella che
  120. ancora oggi stampa la moneta per intere nazioni africane e applica l’usura a quelle
  121. nazioni[ppp+impl], come se il colonialismo e i danni fatti dal colonialismo non fossero
  122. sufficienti. Non accettiamo lezioni da gente che sgombera con le ruspe i propri campi di
  123. immigrati[impl]. Quindi, Macron deve fare silenzio e io pretendo che lei glielo vada a
  124. dire, perché l’Italia ha solamente da dare lezioni a questa gente cinica e
  125. irresponsabile[impl]. Grazie.  [n. caratteri 9.429]

Intervento di Giuseppe Conte (allora Presidente del Consiglio)

Camera dei Deputati – 27 giugno 2018

Puoi vedere il video del discorso qui.

  1. Gentili Deputate e Deputati,
  2. il Consiglio Europeo fissato per domani e dopodomani costituisce un appuntamento significativo
  3. per il futuro dell’Unione Europea. L’agenda prevede temi fondamentali, come la immigrazione, la
  4. sicurezza e la difesa europea, l’innovazione digitale, il lavoro, la crescita, la competitività, l’unione
  5. bancaria e monetaria e il prossimo quadro finanziario pluriennale, settennale dell’Unione. Questo
  6. Consiglio Europeo, il primo di questo governo, arriva in un momento in cui è sempre più evidente
  7. l’urgenza di rispondere alle esigenze reali dei cittadini con proposte concrete[ppp+impl], con
  8. l’indicazione chiara di un percorso da seguire e di obiettivi da raggiungere, senza tentennamenti,
  9. senza ambiguità, senza paure. Mi riferisco a questo atteggiamento, a questa determinazione[ppp]
  10. quando parlo di quel cambiamento, nel metodo e nella sostanza, che ho annunciato dinanzi a
  11. queste camere e che, dal primo giorno di questo governo, mi sono impegnato a proporre in tutti i
  12. contesti, internazionali ed europei, con la forza e la consapevolezza di un governo che in Europa
  13. parla con una voce sola, ferma e risoluta[ppp]. L’Italia, con il suo apporto[ppp+top], specie in tema
  14. di immigrazione, può contribuire a rendere questo appuntamento, appunto il Consiglio Europeo,
  15. uno spartiacque, un punto di svolta e di cambiamento per l’Europa, in modo da contribuire a
  16. disegnare l’Europa che vogliamo e che intendiamo realizzare nel futuro venturo[ppp], prossimo
  17. venturo. Proprio in tema di immigrazione, abbiamo ben presenti alcuni obiettivi da raggiungere per
  18. i quali stiamo da tempo lavorando con la massima concentrazione, notte e giorno. Solo quando li
  19. avremo raggiunti, allora potremo rivendicarli e potremo dirci soddisfatti, non per noi, ma per ciò
  20. che essi produrranno di buono nella vita degli italiani e anche in quella dei tanti migranti che oggi si
  21. avventurano per mare e sfidano la sorte alla ricerca di un futuro migliore[ppp], e che invece
  22. rimediano morte, pericoli di vita, frustrazione, emarginazione. Come sapete, abbiamo elaborato
  23. una proposta. Domenica scorsa, l’ho presentata a Bruxelles, nel pre-vertice europeo, voluto proprio
  24. in vista dell’appuntamento di domani e dopodomani. È una proposta che mira a offrire una
  25. regolamentazione puntuale, a realizzare una gestione efficiente dei flussi migratori, anche dal
  26. punto di vista degli interessi del nostro Paese e dei nostri cittadini. Siamo riusciti a far accantonare
  27. una bozza di proposta circolata anticipatamente, che risultava chiaramente inadeguata a offrire
  28. un’efficace soluzione al problema dell’immigrazione. Era una bozza che andava contro gli interessi
  29. del nostro Paese. Per questa via, ottenendo il ritiro di questo testo, l’Italia ha avuto un
  30. riconoscimento e si è ritagliata un ruolo significativo. È un primo importante passo, un buon
  31. punto di partenza nel Consiglio Europeo che ci attende. La questione davvero importante per noi è
  32. risolvere più efficacemente il problema dei cosiddetti “primari”. Questo problema significa, in
  33. modo pressoché automatico, operare una drastica riduzione dei problemi detti secondari che,
  34. come avrete sentito, sta molto a cuore, molto preoccupa alcuni nostri partner europei. Ciò che
  35. proponiamo è una European Multilevel Strategy for Migration: una proposta articolata e organica
  36. basata su un nuovo approccio, che consente all’Europa di uscire da una logica di gestione
  37. emergenziale e le consenta di confidare su una logica di gestione strutturale, da riconoscere
  38. definitivamente come priorità per la tenuta stessa dell’Unione Europea[ppp]. Abbiamo individuato dieci
  39. obiettivi. Li riassumo rapidamente. Primo obiettivo: intensificare i rapporti e gli accordi tra Unione
  40. Europea e Paesi terzi da cui partono e transitano i migranti, e investire in progetti di sviluppo,
  41. formazione, occupazione, che contribuiscono a ridurre all’origine il fenomeno dell’emigrazione,
  42. prevenendo i flussi e quindi riducendo anche i viaggi della morte. Penso, ad esempio, a una
  43. intensificazione dei rapporti con la Libia, con il Niger, col cui aiuto abbiamo già ridotto in modo
  44. significativo le partenze in quest’anno, del 2018. Abbiamo il dovere concreto di prevenire che la
  45. vita e l’incolumità delle persone siano messe a rischio, un rischio – attenzione – che inizia ben
  46. prima che i migranti si avventurino nel Mar Mediterraneo, o giungano alle frontiere terrestri
  47. europee. La solidarietà europea deve manifestarsi già in questa fase, in modo da tutelare più
  48. efficacemente i diritti dei migranti e nel contempo la sicurezza dei nostri cittadini. Secondo
  49. obiettivo: creare centri di protezione internazionale dei paesi di transito, per offrire assistenza,
  50. consulenza giuridica ai migranti, in modo da gestire in via anticipata e più rapida le richieste d’asilo
  51. e organizzare i rimpatri volontari assistiti verso i paesi d’origine. Per ottenere questi risultati
  52. ovviamente dobbiamo coinvolgere anche le organizzazioni internazionali, che peraltro si sono già
  53. dichiarate disponibili: alto commissariato dell’ONU per i rifugiati, organizzazioni internazionali per
  54. la migrazione. Occorre stanziare fondi più cospicui: l’abbiamo già anticipato e l’ho detto con
  55. forza a favore del trust fund a favore dell’Unione Europea per l’Africa. In particolar modo,
  56. dev’essere finanziata la finestra Nord Africa, alla quale contribuiamo in modo significativo noi e la
  57. Germania. Terzo obiettivo: rafforzare le frontiere esterne dell’Unione Europea, non solo con
  58. iniziative e operazioni sotto l’egida della stessa Unione Europea, ma anche con il supporto della
  59. guardia costiera libica. E anche dobbiamo favorire, incrementare, gli accordi con Paesi nordafricani
  60. e mediorientali, volti, se del caso, a esternalizzare i controlli di frontiera, integrandoli anche,
  61. semmai, con del personale dell’Unione Europea. L’Italia sta già sostenendo queste missioni e sta già
  62. supportando efficacemente la guardia costiera libica. Occorre, però, un ulteriore sforzo in questa
  63. direzione. Quarto obiettivo. Questo lo ritengo un obiettivo cruciale. Dobbiamo superare Dublino,
  64. un regolamento che non va riformato in qualche suo passaggio, ma va superato perché non ci sono
  65. più dubbi oggi sul fatto che sia del tutto inadeguato a gestire i flussi migratori[ppp]. E, vedete, lo
  66. dico anche sulla base del fatto che, come attestano i dati statistici, solo il sette per cento dei
  67. migranti sono rifugiati. L’attuale sistema comune europeo di asilo si fonda su un tragico paradosso.
  68. I diritti delle persone che intendono richiedere asilo vengono riconosciuti soltanto nel momento in
  69. cui gli interessati riescono a raggiungere le coste dell’Europa. Ecco, questo momento va anticipato
  70. anche al fine di tutelare i loro interessi e di garantire più sicurezza nel nostro Paese. Quinto
  71. obiettivo. Va superato il criterio del Paese di primo arrivo. Anche questo non è idoneo a gestire in
  72. modo adeguato i flussi migratori. Va affermato il principio che chi sbarca in Italia – ma lo stesso vale
  73. per la Grecia, per Malta, per la Spagna – sbarchi in Europa. Ripeterò questo principio sempre con
  74. forza, e l’ho già fatto nei vari incontri laterali. Sapete, sono stato a Parigi dal Presidente Macron, e a
  75. Berlino dalla Cancelliera Merkel. L’ho ripetuto anche al pre-vertice di domenica a Bruxelles. Le
  76. coste italiane sono coste europee. Se davvero esiste l’Europa, l’Europa di Schengen, fondata sul
  77. binomio responsabilità/solidarietà, come dicono tutti, diciamo tutti a parole, allora questo criterio
  78. del paese di primo arrivo va rivisto e superato. Sesto obiettivo. L’Unione Europea e gli Stati membri
  79. devono assumere una responsabilità comune, comune e europea sulle persone, sugli uomini e sulle
  80. donne salvate in mare. È impensabile, oltre che profondamente ingiusto, che la responsabilità e le
  81. richieste di asilo ricada esclusivamente sui paesi di primo arrivo[ppp+top]. Occorre superare il
  82. concetto di attraversamento illegale, per le persone che sono soccorse in acque internazionali e
  83. portate a riva in adempimento di obblighi internazionali e nazionali, ad esempio a seguito
  84. dell’attività di search and rescue. Bisogna, insomma, scindere il piano dell’individuazione del porto
  85. sicuro di sbarco dal piano dell’individuazione dello stato competente ad esaminare le richieste di
  86. asilo. L’obbligo di salvataggio che, come sapete, risponde alla legge del mare e risponde alle
  87. convenzioni internazionali, non può diventare obbligo di processare le domande per conto di tutti.
  88. L’Unione Europea deve contrastare con iniziative comuni, e non solo affidate ai singoli stati
  89. membri, la tratta di esseri umani[ppp] e combattere ben più efficacemente le organizzazioni
  90. criminali che alimentano i traffici e le false illusioni dei migranti. Ottavo obiettivo. Non
  91. possiamo portare tutti in Italia o in Spagna. Occorrono centri di accoglienza in più Paesi europei,
  92. per salvaguardare i diritti di chi arriva ed evitare problemi di ordine pubblico e di sovraffollamento.
  93. Occorre poi che, nel quadro di ripartizione delle responsabilità, vengano realmente portati a
  94. termine i ricollocamenti. Nono obiettivo. Occorre certo contrastare anche il fenomeno dei
  95. movimenti secondari. Certo. Ma attuando i principi sopra esposti, realizzando gli obiettivi
  96. sopra indicati, gli spostamenti italo-europei di rifugiati risulteranno marginali, potrebbero
  97. agevolmente diventare oggetto di efficaci intese tecniche tra i paesi maggiormente interessati.
  98. Decimo obiettivo. Ogni Stato stabilisce delle quote di ingresso dei migranti economici. È una facoltà
  99. che scaturisce direttamente dal funzionamento del trattato dell’Unione Europea: articolo 79,
  100. quinto comma. È un principio che secondo me dobbiamo rispettare, anche perché non sembra
  101. questo il tempo di proporre cessioni di sovranità in ordine alle politiche pubbliche sulla gestione
  102. dei flussi migratori. Questo principio, tuttavia, va controbilanciato con la previsione e il
  103. rafforzamento di adeguate misure finanziarie nei confronti degli Stati che non si offrono di
  104. accogliere rifugiati. Nei miei contatti di questi giorni e di queste settimane con i leader europei sto
  105. ripetendo un concetto semplice, che per noi è il cardine della strategia che abbiamo elaborato:
  106. per avere un’Europa più forte abbiamo bisogno di un’Europa più giusta e più
  107. equa. Sulla migrazione sono in gioco i valori dell’Europa unita e l’Italia – lo dico con orgoglio
  108. da Presidente del Consiglio – è un Paese, un grande Paese, fondatore dell’Unione Europea e
  109. continuerà a fare la sua parte perché l’Europa sia all’altezza del suo compito[ppp]. C’è in questo
  110. impegno una coerenza con l’azione che questo Paese sa sempre mettere in campo[ppp]. Penso, in
  111. particolare, a quel che è stato fatto e che continuano a fare le forze armate: in primis, la marina
  112. militare, il corpo della guardia costiera, anche i sindaci e i volontari. Insomma, un intero e
  113. complesso sistema tutto italiano che da anni salva l’onore dell’Europa nel Mediterraneo. A tutte
  114. queste persone, che non sempre godono degli onori della cronaca va il nostro, il mio e penso
  115. anche il vostro più sentito ringraziamento a nome di tutti gli italiani. [n. caratteri 9.347]
Impatto delle singole categorie di implicito nel discorso di Giorgia Meloni
Impatto delle singole categorie di implicito nel discorso di Giuseppe Conte
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La Presupposizione è un contenuto presentato come se i destinatari ne fossero già al corrente: in questo modo non sono indotti a metterlo in discussione.

L’Implicatura è un contenuto che non è detto esplicitamente, ma è lasciato intuire. Poiché lo implica lui, il destinatario si accorge di meno che gli è stato trasmesso dall’emittente. 

Un’Espressione vaga è compatibile con molti diversi contenuti concreti, per cui è difficile accorgersi se essa sia falsa o esagerata.

Un Topic, per i linguisti, è un’informazione presentata come se se ne stesse già parlando, quindi come se fosse già abbastanza accettata nel discorso.