Manifestazione “L’Italia che non ha paura” a Piazza del Popolo, Roma, del 30 settembre 2018
Puoi vedere il video del discorso qui.
- Ciao a tutti! Ciao a tutti e grazie, grazie, grazie, grazie! Grazie, per questa lezione straordinaria, di impegno[ppp], grazie! Altro che pochi! Guardatevi!
- Guardiamoci! Grazie! Grazie a voi per la fatica, per l’impegno. Grazie! Adesso perdo anche i fogli e sarà uno spettacolo comunque! Grazie perché avete dato una
- lezione a tutti noi! Questa è la piazza del risveglio democratico[ppp]! Questa è la piazza della speranza[ppp], è la piazza del cambiamento[ppp], è
- la piazza della fiducia[ppp], è la piazza dell’orgoglio[ppp], è la piazza del futuro[ppp]! E lo voglio dire anch’io, l’hanno detto in tanti. A qualcuno
- piacciono i balconi[vag], a noi piace la piazza! La piazza aperta, la piazza di tutti! La piazza del Partito Democratico che pensa al Paese[ppp]! Siamo
- qui e siamo qui perché abbiamo a cuore innanzitutto l’Italia, siamo qui perché sappiamo che il nostro Paese è attraversato da paura, rabbia, inquietudine,
- risentimento. Non minimizziamo, non banalizziamo, ma il nostro compito è dire agli italiani che c’è un futuro migliore[ppp], e rabbia e paura[top] si
- possono sconfiggere! Che la funzione della politica è proprio quella di andare oltre l’individualismo, l’avidità, la paura, il risentimento, il
- rancore[ppp+impl]! È questa la nostra missione[ppp+top]. Ecco perché l’Italia che non ha paura. Perché nessun democratico può scommettere sulla
- paura. È nostro compito riconoscerla, è nostro compito non sottovalutarla, è nostro compito comprendere gli umori profondi di un Paese lacerato da chi oggi
- governa e governa sull’odio, sulla divisione, sulla ricerca del nemico anziché la ricerca della soluzione[ppp+vag]! Ossessionati dall’idea di
- trovare il nemico, anziché dall’idea di trovare la soluzione per tutti[vag+impl]. È questa la grande discriminante, tra chi sa che la paura va
- sconfitta con la speranza[ppp+vag] e chi sta invece a Destra[ppp+vag], che si può alimentare un tornaconto elettorale, alimentando la paura,
- soffiando sul fuoco delle preoccupazioni[ppp]. Ma un Paese così non tiene, non tiene. Di Maio, Salvini, non tiene un Paese che viene governato
- dall’odio[impl], se viene governato da ministri che passano il loro tempo a insultare[impl], a proposito di assassini politici! Vergognatevi! In un
- Paese che ha vissuto il dramma di riformisti uccisi proprio perché cercavano di cambiare l’Italia. Andate a rileggervi la storia se volete essere
- all’altezza dell’Italia[ppp+impl]! Altro che insultare l’opposizione[impl]! Altro che insultare il Partito Democratico[impl]! Noi vogliamo
- affrontare le paure, la rabbia, con la fiducia, col futuro, con l’impegno, fianco a fianco delle persone che vogliamo rappresentare. Non sopra, non da un’altra
- parte, fianco a fianco! È quello che abbiamo cercato di fare! Anche in questi mesi difficili, andando all’ILVA di Taranto, andando ad Amatrice, andando a
- Catania, andando a Genova, andando a Bologna, andando a Milano! E bisognerà continuare, così, fianco a fianco! Puoi prendere qualche fischio; forse fa anche
- bene ogni tanto, ma poi ti riconosce la gente, se stai lì, ascolti, ti impegni, combatti, restituisci un po’ di quello che il popolo ti dà, col tuo impegno. Puoi
- sbagliare, ma se ci sei tu hai già un capitale fondamentale, che va speso per il futuro. E noi dobbiamo tornare fianco a fianco alle persone che dobbiamo
- rappresentare, più di quanto non abbiamo saputo fare fin qui. Guardate, noi abbiamo di fronte, abbiamo avuto di fronte queste prime settimane del governo
- dei nazionalisti di Destra[vag]: chiamiamoli col loro nome! Sono nazionalisti di Destra pericolosi, pericolosi per il Paese! Hanno un istinto anti-
- democratico, illiberale, autoritario, oscurantista. E lo dico prima di tutto alle donne italiane: alzate la voce! Questo è un governo contro di voi! Guardate quello
- che sta facendo il disegno di legge Pillon. Passi indietro sui diritti[vag], che noi respingeremo! I diritti civili non si toccano. Questo Paese ha bisogno di
- guardare avanti, non di tornare al Medioevo[impl]! Non di tornare al Medioevo. Il mio primo appello è per le donne italiane. Combattiamo insieme questa
- battaglia perché il vostro futuro è il futuro di tutto il Paese! E qui rischiamo grosso, rischiamo grosso[vag]! Rischiamo troppo[vag], per tutti! Per le
- donne, per le famiglie, per i figli, per i nostri ragazzi! Avete sentito poco fa la preoccupazione vera che c’è di un arretramento su questo fronte[ppp].
- Governano come se fossero ancora all’opposizione[vag], sulla pelle degli italiani. Abbiamo ministri che anziché fare i servitori dello Stato
- fanno i piromani[vag], fanno i piromani. Incendiano, anziché risolvere il problema. E guardate questa manovra, i contenuti, i primi contenuti, le prime
- indicazioni di carattere economico di queste ore. Lo dice in maniera chiara: noi siamo passati dalla manovra del popolo alla truffa del popolo, alla truffa!
- Evasori condonati e giovani indebitati: questo è quello che vogliono fare[vag]! E per chi lavora e paga tutti i giorni le tasse, in questa manovra non c’è
- nulla! Solo il conto da pagare alla fine! Zero per i giovani, zero per le famiglie, zero per gli investimenti. Raccontano la pace fiscale[vag], ma stanno
- organizzando ancora una volta un clamoroso condono per gli evasori[ppp+vag]. E si preparano, si preparano, si preparano[vag] a tagliare
- spese fondamentali per questo Paese[vag]. Leggete l’intervista del Ministro Tria, che pareva non esserci più, poi ha battuto un colpo, ha fatto
- un’intervista. Vorrei dire al Ministro che non si governa così un Paese, se non ha la dignità di tenere la posizione che in questi giorni ha
- tenuto[top+impl]. Vada a casa! Stanno preparando tagli alla sanità, alle detrazioni per la famiglia, alla scuola, agli investimenti[vag]; e avrete
- notato che c’è un altro clamoroso assente in tutto questo[ppp]. È il Mezzogiorno d’Italia! E’ sparito, è sparito dall’agenda, è sparito dagli impegni, non
- c’è più! E se fai deficit e debito, per ridurre le tasse ai ricchi, per fare un condono fiscale, per togliere soldi alle periferie, per tagliare le
- detrazioni[top+impl] – come abbiamo detto prima – tu non stai facendo cambiamento, stai facendo ingiustizia, ingiustizia! Spendere miliardi a pioggia
- così[top+impl] non vuol dire lavorare sul futuro del Paese! E, caro Di Maio, altro che abolire la povertà, tu stai abolendo il buon senso, il buon senso! E sia
- chiaro, anche da questa piazza, sia chiaro anche da questa piazza, noi non tifiamo per lo spread, noi abbiamo a cuore il futuro degli italiani, a partire dai più
- giovani, che sono quelli che rischiano di pagare il prezzo più devastante, indebitati come saranno dalle scelte che stanno compiendo. Ecco perché io dico a
- voce alta che loro sono ladri di futuro[top], ladri di futuro. Guardiamo concretamente a quello che avviene. Una giovane coppia con un figlio e un mutuo
- da questa manovra non avrà nulla! L’unica cosa che avrà, sapete qual è? L’aumento della rata del suo mutuo. Niente per il figlio, niente per la casa, niente per il
- lavoro, la rata del mutuo sì, però! Potrebbe aumentare in ragione di quello che stanno facendo. Non mi interessa lo spread, mi interessa il mutuo di quella
- famiglia! Mi interessa il destino di quella coppia. Mi interessa il destino della figlia di quella coppia. Ed è per questo che noi combatteremo in parlamento e
- fuori dal Parlamento. Ringrazio di cuore i parlamentari, i senatori e i deputati del PD per la battaglia che facciamo, tutti i giorni, insieme, in aula; e sappiamo
- che dobbiamo fare di più, meglio, dobbiamo costruire un rapporto più forte tra ciò che facciamo dentro le istituzioni e ciò che dobbiamo assolutamente fare
- fuori. Ma il prezzo della loro propaganda lo pagheranno gli italiani, i risparmiatori, le imprese, le famiglie. Pensate a quello che è accaduto fino a qui, e
- domandatevi se un grande Paese, protagonista della storia europea, può essere governato dal balcone di Palazzo Chigi. Vergogna! Con la clap sotto, i
- parlamentari Cinque Stelle in una scena tristissima! La Repubblica delle banane! Dovete essere all’altezza di questo Paese[impl]! E sono gli stessi
- rischi che l’Italia corre sulla demagogia del Ministro Salvini[ppp], sul tema delicato come il tema del governo, di un fenomeno storico, complesso
- come quello migratorio, e del suo rapporto con la dimensione della sicurezza e della cittadinanza in questo Paese. Noi dobbiamo combattere, anche su questo
- fronte, perché l’ultimo decreto del Ministro Salvini è un decreto che genererà più insicurezza, più irregolarità, più clandestini, meno gestione delle regole, meno
- cittadinanza. E’ il secondo tempo di una filosofia folle che noi abbiamo già conosciuto con la legge Bossi-Fini, che andrebbe abrogata, andrebbe abrogata
- anziché scimmiottarla, anche oggi, con un provvedimento rischioso, rischioso per gli italiani, rischioso per la nostra idea di sicurezza, di cittadinanza. E, a
- proposito di sicurezza, alziamo la nostra voce, forte e chiara, contro qualsiasi tentativo, che sta avvenendo purtroppo, di liberalizzazione delle
- armi in questo Paese[ppp]. Noi non siamo il Texas[impl]! E non vogliamo diventarlo! Più armi significa più violenza, meno sicurezza. La follia di un
- governo che segue la lobby delle armi[ppp] dà la misura della distanza che c’è tra noi e loro[ppp]. Tra un’idea di futuro in cui no c’è la sicurezza fai
- da te e l’idea che abbiamo noi di futuro che invece si costruisce insieme[ppp], perché ci sono relazioni forti, sociali, umane, di presidio, che ti
- garantiscono sicurezza. Altro che armi libere, altro che la follia di legalizzare la violenza privata[ppp]. E, a proposito di questo, io voglio ricordare da qui
- al Ministro Salvini, che sembra troppo spesso dimenticarsene, che la prima vera lotta per la sicurezza in questo Paese è la lotta contro la criminalità
- organizzata, è la lotta contro la mafia, l’andrangheta, la camorra. Pronunciate la parola! Lotta alla mafia! Perché c’è! E voi spesso fate finta di non
- vederla[vag]. E, a proposito di emergenza e sicurezza, voglio ripetere da qui che questo governo deve svegliarsi su due fronti fondamentali di
- sicurezza del Paese[ppp]: le morti bianche sul lavoro sono inaccettabili. Serve una reazione dello Stato, all’altezza del grave problema che
- abbiamo[ppp]. La violenza sulle donne: i femminicidi! Dove siete? Mandate a casa Pillon[impl]! E costruite una strategia[impl]! Ci siamo anche noi,
- possiamo discuterne! Dove siete? Pronunciate la parola, indicate l’obiettivo. Troverete anche in noi una forza pronta a fare la propria parte su un terreno
- emergenziale, cruciale del nostro Paese. Perché è un terreno di civiltà che noi non possiamo in alcun modo, in alcun modo sottovalutare. E, se avete a cuore la
- sicurezza e la democrazia, dimostrate, dimostrate di voler combattere la xenofobia e il razzismo[impl]. Dimostrate di voler combattere il nuovo
- fascismo[impl]. Altro che andare a cena con qualche organizzazione che andrebbe chiusa[impl]. E lo diciamo oggi, da qualche ora
- dall’anniversario dell’eccidio di Marzabotto. Noi siamo figli della Resistenza e non ce lo dimentichiamo! E non ce lo dimentichiamo, non ce lo dimenticheremo
- mai! Altro che andare a cena con qualche organizzazione estremista, di Destra, senza pronunciare parole chiare su quello che non può
- accadere in questo Paese[impl], nell’anno di grazia 2018. E, a proposito di giustizia, caro Salvini, restituisci 49 milioni[ppp]! La giustizia vale per
- tutti[impl]! Un operaio non può restituire in 80 anni il suo debito[impl]! Tu sei il potere arrogante che restituisce il maltolto agli italiani con la
- corsia preferenziale[ppp]! Altro che uno vale uno. Uno vale uno, un corno, di fronte a questa ingiustizia[ppp+top].