In questo confronto, la tendenziosità del discorso di Meloni supera di 44 punti quella del discorso di Villarosa.
Nel discorso di Meloni, le presupposizioni hanno un impatto maggiore di quello delle altre categorie di implicito e sono generalmente associate a contenuti di critica ed attacco. Le più sporadiche occorrenze di implicature, topicalizzazioni ed espressioni vaghe correlano anch’esse con contenuti di attacco.
Nel discorso di Villarosa l’impatto maggiore è quello prodotto da presupposizioni e topicalizzazioni, con cui il grillino esprime principalmente contenuti di attacco. Implicature e vaghezza hanno un impatto tutto sommato analogo sulla tendenziosità del discorso ed occorrono soprattutto in combinazione con contenuti di attacco verso il PD.
Intervento di Giorgia Meloni
Camera dei Deputati – 29 gennaio 2014
Puoi vedere il video dell’intervento qui.
- Sì, grazie Presidente.
- Dunque, in questi giorni, in cui ampiamente si è discusso di questo decreto, noi abbiamo più
- volte fatto notare come in questo provvedimento si assista a un vecchio trucco che
- conosciamo fin troppo bene[ppp]. Il Governo sceglie di mettere all’interno dello stesso
- decreto delle norme molto popolari – in questo caso, l’abrogazione della rata dell’IMU – e
- delle autentiche porcate nella speranza che gli italiani non se ne accorgano […] sperando
- che gli italiani non si accorgano del fatto che in questo decreto, anche se, insomma, non c’è
- stato grande diritto di cittadinanza per questi temi, nella grande comunicazione in questi
- giorni, in questo decreto permangono delle norme che noi consideriamo un’autentica
- porcata[ppp]. Quindi io non perderò tempo sui temi dell’IMU, non perderò tempo a ribadire
- come il Governo avrebbe potuto varare in qualche ora un decreto che noi avremmo votato
- con grande convinzione per non far pagare agli italiani la seconda rata dell’IMU[ppp]. Non
- perderò tempo a dire quanto sia comunque ridicolo parlare di abrogazione dell’IMU poche
- ore dopo che qualche milione di italiani ha dovuto di nuovo pagare una tassa sulla casa nella
- quale vive[ppp+top]. Io voglio dedicarmi, come abbiamo fatto in tutti questi giorni, alla
- vergogna delle norme su Bankitalia[ppp+top]. Perché, vedete colleghi, qui noi siamo di
- fronte, in realtà, a qualcosa di molto più grave della solita regalo fatto dal Governo agli
- amici delle banche[ppp]. Siamo di fronte a qualcosa di molto più grave dell’ennesima legge-
- marchetta nei confronti delle lobby amiche[ppp]. Noi siamo di fronte – e mi prendo la
- responsabilità di quello che dico, perché lo dico per convinzione – noi siamo di fronte a un
- atto di alto tradimento nei confronti del popolo italiano. QUESTO[ppp] è questa norma, e vi
- spiegherò il perché. Intanto noi siamo di fronte ad un’autentica truffa di Stato:
- QUESTO[ppp] è. E guardate, colleghi, quelli che l’hanno congeniata[ppp+top+vag] devono
- anche avere uno scarso rispetto di noi, se pensano che non ce ne accorgiamo[top+vag].
- Allora, come è noto, le quote di partecipazione della Banca d’Italia risalgono agli anni ’30, a
- un periodo cioè nel quale non vigeva esattamente un sistema liberale e liberista, e quelle
- quote di partecipazione non erano da intendersi come quote di possesso del capitale di
- Bankitalia. Erano, molto più banalmente, delle quote simboliche che servivano e servono a
- regolare la governance della nostra Banca Centrale, a regolare il diritto di voto.
- QUESTO[ppp] si intendeva e QUESTO[ppp] conferma la Corte di Cassazione nel 2006 in
- una sentenza a sessioni riunite nella quale si dice – cito testualmente – che la Banca d’Italia
- non è una società per azioni di diritto privato. Ovviamente, questo lo sa bene anche il
- Governo, che però gioca su questo equivoco per tentare di mettere a segno la truffa del
- secolo[ppp]. E, nella relazione illustrativa riguardo a questo punto il Governo dice:
- “L’operazione realizza una definitiva rivalutazione del valore del capitale a suo tempo
- conferito ai partecipanti, secondo le loro legittime aspettative non diversamente da
- qualunque altro investitore”. Per capirci, in sfregio a qualunque forma di credibilità[top], il
- Governo sostiene che negli anni ’30 un gruppo di investitori privati, invece di mettere i
- propri soldi – che so – sull’apertura di una pizzeria o di una fabbrica di scarpe, ha deciso di
- investire i suoi soldi nella Banca d’Italia e oggi, legittimamente, dopo ottant’anni, si aspetta
- di vedere rivalutato un suo investimento. Ma siamo di fronte al ridicolo[impl]! È una
- vergogna ed è una presa in giro di questo Parlamento ed una presa in giro del popolo
- italiano! Il Governo sa benissimo che negli anni ’30, cioè nel 1936, gli azionisti privati della
- Banca d’Italia vennero espropriati e le loro quote furono riservate a enti finanziari di
- rilevanza pubblica[ppp+top]. Quindi, se c’è un investitore che andrebbe ricompensato,
- guarda un po’, quell’investitore è lo Stato, non sono i privati[impl]! E il Governo lo sa bene
- e sta giocando su un equivoco per rubare dei soldi! Perché QUESTO[ppp] si sta facendo con
- questo decreto. Non paghi di ciò, si è anche previsto che il meccanismo con il quale si
- realizza questa operazione sia un meccanismo a costo zero per chi mette le mani sulla Banca
- d’Italia. Noi sappiamo che il capitale sociale viene rivalutato di 50 volte: da 156 mila euro si
- passa a 7 miliardi e mezzo. È stato ripetuto centinaia di volte in questi giorni. Ma questo
- aumento di capitale non viene pagato dagli azionisti – se così li vogliamo chiamare – viene
- pagato dallo Stato attraverso le riserve statutarie di Bankitalia. Quindi…perché? Perché, per
- questi signori[vag] il libero mercato funziona così: va bene solamente quando i costi li paga
- lo Stato e i dividendi se li spartiscono i privati[ppp]. Allora, l’aumento del capitale è gratis
- per le banche, gratis, però i dividendi d’ora in poi vengono calcolati al 6% del nuovo
- capitale da 7 miliardi e mezzo, e cioè 450 milioni di euro che ogni anno verranno sottratti
- indebitamente dalle casse dello Stato e andranno regalati ai banchieri privati. La
- truffa[ppp+top] diventa addirittura farsa nella parte nella quale si prevede che Banca d’Italia
- possa riacquistare, con proprie risorse, le quote di partecipazione dei privati[ppp]. Qui,
- attenzione, perché è divertente[impl], per paradosso. Allora, Bankitalia paga l’aumento di
- capitale, cioè lo Stato paga l’aumento di capitale, ma la rivalutazione è di proprietà delle
- banche private, che possono rivendere le loro quote rivalutate a Banca Italia e sono quote
- rivalutate, pagate da Banca Italia. Cioè, ma neanche Totò con la vendita della Fontana di
- Trevi. Ma siamo di fronte veramente al delirio, è ridicolo[impl]! E, guardate, io penso che
- alla fine, per quanto i temi siano complessi, gli italiani, bè se ne accorgeranno di che cosa sta
- accadendo. Se ne accorgeranno perché noi lo racconteremo. Se ne accorgeranno perché, a un
- certo punto, insomma, tutte queste prebende e tutti questi regali agli amici[ppp+top], eh
- diventano troppi. Quali interessi, Presidente, sta tutelando il Governo[impl]? Per conto di
- chi agisce[impl]? Perché, vedete, si sta esagerando. E, però, la truffa di miliardi e miliardi
- che, con questo provvedimento, viene messa a segno[ppp+top] non è la parte più grave di
- questo provvedimento – e qui arrivo all’accusa principale che ho mosso all’interno del mio
- intervento[ppp], perché, vedete, oggi il governo sta provando a regalare alle lobby
- finanziarie che lo sostengono[ppp+top] qualcosa di più di questi miliardi. Il tentativo lurido
- che si sta portando avanti[ppp+top] è quello di tentare di regalare alle lobby finanziarie che
- sostengono questo Governo la nostra stessa sovranità monetaria e nazionale. Un po’ come il
- traditore che lascia aperta la porta d’ingresso nelle mura della città per facilitare l’invasione
- del nemico. QUESTO[ppp] si sta facendo. È, perché, altrimenti, alcune cose[vag] non si
- spiegano, non si spiega perché con questo decreto viene eliminato il controllo effettivo dello
- Stato sull’attività della Banca d’Italia, perché viene eliminato il potere di veto dell’ispettore
- governativo e del Ministro del Tesoro, perché viene abrogato quel precetto inserito nella
- legge del 2005 del Governo di Centro-Destra che prevedeva la riacquisizione da parte dello
- Stato delle quote, ovviamente non rivalutate, in possesso dei privati[ppp]. E non si spiega
- perché, invece, allo stesso tempo, si prevede la possibilità che i privati vendano queste loro –
- presuntamente “loro” – quote anche ad altri soggetti[ppp], a banche, ad assicurazioni, ai
- fondi-pensione. Tutti soggetti di natura legittimamente privata e che quindi, attenzione
- anche qui, potranno anche avere capitale straniero. E allora vedete che si arriva al punto. Se
- lo Stato e il popolo italiano volessero tornare in possesso della propria Banca Centrale
- dovrebbero riacquistarne le quote al valore di 7 miliardi e mezzo a salire in possesso di
- privati e anche stranieri. E allora, Presidente, e arrivo, l’operazione per noi è chiarissima, ed
- è sottrarre la sovranità monetaria al popolo italiano per consegnarla nelle mani delle lobby.
- Rendere impossibile ogni ipotesi di uscita dall’euro[impl], perché così noi non saremo più
- cittadini consapevoli dell’Europa, noi saremo schiavi d’Europa, e non staremo all’interno
- dell’euro perché ci conviene, ci staremo perché non avremo scelta! QUESTO[ppp] sta
- facendo il Governo, e questa è l’operazione. Allora colleghi, io dico…penso che, penso che
- non dobbiate essere complici di questa infamia[ppp]. Penso che ci sia un momento nel quale
- gli ordini di partito, nel quale il confronto tra maggioranza e opposizione, nel quale la réal
- politique deve venire meno, perché noi siamo rappresentanti del popolo italiano, e gli
- interessi del popolo ITALIANO[ppp] stiamo facendo. Mi appello a chi viene dalla storia
- della Sinistra, e che in cuor suo e con sincerità ha fatto politica perché voleva difendere gli
- interessi del popolo dalla voracità delle grandi concentrazioni economiche[ppp]. Mi
- appello a chi viene dalla storia della Destra, che ha sempre messo l’interesse nazionale di
- fronte all’interesse di parte. Mi appello a chi dice di essere la “nuova politica”: non
- rendetevi complici di questo scempio[ppp], di quella che sarà ricordata come la legge del
- grande tradimento[ppp]! Non rendetevi complici votando questo provvedimento perché
- questo Parlamento, se dovesse votare questo provvedimento sarebbe banalmente ricordato
- come Parlamento di infamia e di traditori. E noi non ci renderemo complici di questa
- vergogna[ppp], non solo votando contro ma raccontando agli italiani in Italia che cosa
- avete fatto, perché devono sapere come vi siete venduti e come li avete venduti[ppp].
[conta caratteri – 7.981]
Intervento di Alessio Villarosa
Camera dei deputati – 16 gennaio 2014
Puoi vedere il video dell’intervento qui.
- Grazie Presidente.
- È la prima volta che presento una pregiudiziale e vi posso assicurare che già sono
- rammaricato. Spero davvero di riuscire a farmi capire da tutti. Il tema lo avete reso
- complicato per tutti i cittadini dopo anni di strategiche modifiche normative[ppp]. La
- politica sembra ormai complicata e noiosa, ma non lo è. La verità è che qualcuno[vag] la
- rende appositamente noiosa e oscura. Credo che un buon politico[impl+top] debba riuscire a
- farsi capire da tutti i cittadini. Secondo l’articolo 67 noi rappresentiamo tutti i cittadini e non
- solo chi ci ha eletto, incostituzionalmente direi. Quindi, perché usare termini difficili[impl]?
- Le nostre idee devono essere limpide, chiare e accessibili a tutti. La normalità, l’umiltà e la
- comprensione. Questi devono essere i nostri traguardi. Abbiamo quasi sempre presentato
- una pregiudiziale perché quasi sempre, nei vostri atti, c’è qualcosa di incostituzionale[ppp].
- Ci toccherà quindi chiedere poi il parere alla Corte, per tutti questi decreti che avete emanato
- finora. Dopo otto anni ci risponderà e sicuramente ci darà ragione. Ma i danni[ppp+top]
- ormai saranno belli e fatti e noi, come accade da anni ormai, saremo lì piegati a raccogliere i
- vostri cocci[ppp] che ormai avranno fatto danni enormi, esattamente come accade da tanti
- anni, da troppi anni. Sono rammaricato sì, sono rammaricato. Volete sapere perché? Perché
- so che qualsiasi cosa vi dirò – e infatti vedo l’attenzione in quest’aula – voi[vag] la
- boccerete. E la boccerete[vag] solo perché è del Movimento Cinque Stelle. Sapete che
- andrebbe promossa e non bocciata, ma qui a volte si gioca e si gioca con la pelle nostra, di
- noi cittadini[vag]. Io vi dirò cose ovvie, cose certe[vag]. Io vi dirò la verità[impl]. Vi dirò
- che voi non potete farlo. La Costituzione non ve lo permette. L’articolo 76 parla chiaro,
- parla molto molto chiaro. L’esercizio della funzione legislativa non può essere delegata al
- Governo, se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo
- limitato e per oggetti definiti. E voi[vag] cosa fate? Ve ne fregate. Quindi l’articolo della
- Costituzione dice che a voi la podestà legislativa non spetta. Quindi, decreti legge non ne
- potete fare, giusto? E voi[vag] fate finta di non sentire. Qualcuno mi può spiegare perché?
- Nessuno. Lasciando perdere le ratifiche, le istituzioni di commissioni parlamentari e le
- mozioni che comunque sono atti che dovete scrivere voi, noi ad oggi abbiamo approvato
- circa venticinque leggi. Quindi i cittadini in questo momento si staranno aspettando: allora
- ci saranno circa venti, ventidue leggi del Parlamento, e tre/cinque decreti legge, in base alla
- Costituzione. Sapete cittadini qual è la verità[ppp]? È al contrario. È al contrario. Venti,
- ventidue decreti legge, tre/cinque leggi di iniziativa parlamentare. Non pensavo davvero a
- tutto questo prima di arrivare qua. Non credevo ci fosse questo disprezzo verso la nostra
- Costituzione[ppp+top]. Scandali[top] ne sentivo e ne sento tuttora di continuo. Le
- trasmissioni di denuncia hanno materiali per secoli interi[impl]. Ma pensavo venisse fatto
- tutto nel rispetto delle regole, almeno di quelle costituzionali[impl+ppp]. Ingenuo. Oltre
- all’articolo 76, subito dopo c’è l’articolo 77 che vi dà una minima possibilità, e vi dice:
- “Quando, in casi di necessità straordinarie, di necessità ed urgenza, il governo adotta sotto la
- sua responsabilità atti aventi forza di legge” via dicendo, allora qualcuno mi spieghi: perché
- c’è la necessità e urgenza per un provvedimento simile? Mi riferisco alla rivalutazione delle
- quote di Banca d’Italia. Naturalmente poi coi nostri soldi, non coi soldi dei proprietari delle
- quote – le banche – ma con i nostri, ma su questo ci torneremo successivamente. Io SO che
- non ci credete cari colleghi[ppp+top] ma vi spiego anche questo. Eravamo al fatto che i
- decreti legge, il Governo li deve fare ma li deve fare solo se c’è necessità e urgenza. Si
- tratta, appunto di qualcosa di urgente, di necessario, immediatamente. Ci sono dei problemi,
- ad esempio, sulle mini-IMU, che capiamo, c’è una scadenza immediata. E allora sì, in quel
- caso, li possiamo fare e mi trovate assolutamente d’accordo. Ma qui stiamo parlando di un
- provvedimento atteso dal dopoguerra. L’ultima rivalutazione è avvenuta nel 1936, quasi
- cento anni fa. E ora, dobbiamo metterci in 60 giorni e in più ci dite[vag] che questo
- provvedimento è blindato e non accetterete[vag] nessuna modifica? E questa volta non avete
- neanche la scusa dell’Europa[ppp+vag]. Perché, di solito, ci dite[vag] “ce lo chiede
- l’Europa”. Oggi non potete dire neanche questo, perché neanche l’Europa è d’accordo.
- Infatti loro c’hanno bacchettato più volte dicendoci che anche in casi di necessità, estremità
- e urgenza le autorità nazionali non sono esonerate dall’obbligo di consultare la BCE e darle
- il tempo sufficiente a consentire che il suo parere – il riferimento è al decreto legislativo 38
- del 2005. Questa consultazione è arrivata alla BCE il 22 novembre e il decreto legge è stato
- approvato il 27 novembre, dopo cinque giorni. La BCE ci ha bacchettato richiamando il
- Ministero, dicendo che l’emanazione del decreto, senza la pronuncia del parere da parte
- della BCE stessa equivale ad un caso di non consultazione. Quindi, vi prego, smettetela di
- raccontarci chiacchiere[ppp+vag]. Quando facciamo proposte di buon senso[ppp+top],
- smettetela di dirci che non si possono fare perché ce lo chiede l’Europa[ppp+vag]. Anche
- ora ce lo chiede l’Europa. Questa è una porcheria e farlo così[vag] è una dittatura. Dov’è il
- Presidente della Repubblica in questo momento? Lui stesso dichiarava, con lettera del 15
- luglio 2009, provvedimenti eterogenei nei contenuti, e frutto di un clima di concitazione e di
- vera congestione, sfuggono alla comprensione dell’opinione pubblica, giustamente, e
- rendono sempre più difficile[ppp] il rapporto tra il cittadino e la legge, ché il cittadino non
- riesce più a capire niente. È doveroso ribadire oggi che è indispensabile porre termine a
- simili prassi[vag], è indispensabile porre termine a simili prassi. Dov’è il Presidente della
- Repubblica? Eppure, a fine dicembre, era pronto a far decadere un decreto, un decreto che
- non voleva nessuno, però. Decreto sugli enti locali. E su tutti gli altri decreti, che non
- necessitano urgenza, e che contengono milioni di temi eterogenei – vietato anche questo –
- che non c’entrano niente l’uno con l’altro – perché non li facciamo decadere? Perché il
- Presidente della Repubblica non li fa decadere? Cosa centra la mini-IMU con la Banca
- d’Italia[impl]? Oppure, questo pagamento, questo anticipo che dovrà fare le banche del
- 128% ha a che fare con la riforma di Banca d’Italia, per coprire le mini-IMU[impl]? Ci
- volete prendere per i fondelli[impl]? A noi, e a tanti milioni di cittadini là fuori non di certo.
- La Corte Costituzionale più volte si è espressa in questo senso: nel ’95, nel 2012, nel 2013.
- Non è cambiato nulla, nulla! Ma, in questo Paese, per far rispettare le leggi[impl+top], che
- cosa bisogna fare? Anche gli articoli 53, l’articolo 81 della Costituzione – andiamo al 53. La
- disposizione tale lo viola palesemente: se i cittadini sono tenuti a concorrere alle spese
- pubbliche in ragione della propria capacità contributiva, è ingiusto aumentare a dismisura gli
- oneri fiscali a carico sempre dei soliti di voi, sempre dei soliti[ppp+top]. Privando gli stessi,
- in violazione di ogni tutela costituzionale, delle esigue disponibilità – qualcosa sarà rimasto
- a questi cittadini, chiediamo anche quello che gli è rimasto, a questi cittadini – soprattutto in
- un contesto di crisi economica nel quale viviamo. Perché forse i cittadini non lo sanno – ora
- parlo un attimino a loro. Perché sono certo che non lo sanno. Ci pensiamo noi a dirglielo,
- siamo qua per questo. Cari cittadini, se dovessero mancare fondi per questo decreto, lo
- sapete dove verranno presi? Dalle nostre tasche. Perché sì, il comma 6 dell’articolo 2
- dispone l’aumento a decorrere dal 1 gennaio 2016 delle accise e l’aumento per i periodi di
- imposta 2013/2014 degli acconti IRES e IRE e IRAP. Quindi, capito cittadini? Mentre la
- classe politica va in giro a dire di essere i paladini anti-tasse[ppp+top+vag] – e vi ho fatto
- l’elenco poco fa di tutte le tasse – questo è il modo giusto di rimuovere gli ostacoli di ordine
- economico e sociale. Questo, anche questo articolo, l’articolo 3 della Costituzione non viene
- rispettato. L’articolo 81 della Costituzione non viene rispettato neanche, neanche gli
- esiti[ppp], perché? Perché l’onere quantificato nel limite massimo di 3 milioni e sette si
- presupponeva dovesse scadere al 15 gennaio, pagato al 16, e invece andrà al 24 gennaio.
- Questi sono i vostri lavori geniali e illegittimi[ppp+impl]. Ma noi, nonostante le vostre
- bocciature[ppp+top], continueremo a presentarle, le nostre pregiudiziali[ppp]. Perché,
- guardate, non è poco. Noi, per molti cittadini là fuori, siamo i vostri portavoce, non è poco.
- Grazie a noi, sul tetto, in difesa della Costituzione, in aula, la notte, a fare ostruzionismo,
- perché voi[vag] volevate, con metodi dittatoriali, cambiare la Costituzione. In quei
- momenti, ne sono certo, qualcuno[vag] là fuori si è sentito rappresentato. Quando eravamo
- gli unici a presentare le mozioni di sfiducia[ppp+top], Cancellieri, Alfano, di nuovo
- Cancellieri. Ma, naturalmente, solo a chiacchiere. Qualcuno[vag] là fuori, ne sono certo, si
- è sentito rappresentato. Là fuori qualcuno[vag] si è sentito rappresentato quando
- restituiamo lo stipendio o quando rinunciamo ai rimborsi elettorali[ppp]. Quando, ogni
- volta che non rispettate la Costituzione, ci appellate – mi scusi, Presidente – moralisti del
- cazzo[ppp+top], ebbene sì, milioni di italiani si sentono rappresentati. Quindi, anche se voi
- boccerete questa pregiudiziale[top], se avete il coraggio di bocciarlo[top], bè io saprò che
- molta gente fuori lo sa. Sa che io sono dalla parte giusta.
[conta caratteri – 8.036]