Questa settimana guardiamo un Tweet di qualche giorno fa postato sulla pagina di Italia Viva, in cui si riportano i risultati delle elezioni comunali di Eboli, che hanno registrato un calo significativo delle preferenze date al M5S rispetto alle politiche del 2018. Nel tweet, Italia Viva avanza la sua spiegazione a tale situazione, lanciando un attacco agli avversari del M5S attraverso un’implicatura: è quello che succede quando invece di fare politica si preferisce fare gli influencer. Con tale espressione, infatti, chi parla implica che proprio gli avversari non abbiano fatto politica negli ultimi anni, e che si siano invece dedicati solo alla propaganda sui social. Tale contenuto è reso ancora più implicito dalla presupposizione attivata da invece di, che dà per presupposto che il M5S non faccia politica. Infine, l’accusa mossa presenta anche un caso di vaghezza sintattica, dato l’uso della struttura impersonale con un indeterminato si come soggetto. A chi è rivolta esattamente l’accusa? Quali politici del M5S si sarebbero messi a fare gli influencer smettendo di fare politica?
Insomma, anche in questo caso un contenuto aggressivo e discutibile è stato cautamente impacchettato con qualche strato di implicito, perché asserendolo esplicitamente molti più lettori sarebbero stati indotti a vagliarlo criticamente, e si sarebbero accorti che era esagerato: “i 5 stelle durante tutta la passata legislatura non hanno fatto politica, ma hanno preferito fare gli influencer”.