L’implicito della settimana: Mi’ndujo si scusa per la propria genuinità (ma solo per finta)

Questa settimana la lente OPPP! si sposta sullo slogan della catena di street food calabrese Mi’ndujo. Il messaggio in questione (che riportiamo qui sotto) appare ben visibile su uno schermo posizionato all’ingresso del locale:

STAI CERCANDO MARCHI STRANIERI CON PRODOTTI SURGELATI, SERVITI FRETTOLOSAMENTE?

MI DISPIACE DELUDERTI

MA QUESTO NON È IL POSTO GIUSTO PER TE!

Per dare senso a questo testo, a chi legge è richiesto di coglierne diversi contenuti impliciti: innanzitutto, con l’aiuto del contesto, siamo portati a intuire fin da subito che l’intero testo ha in realtà un intento ironico. In altre parole, Mi’ndujo non vuole né scusarsi con coloro che cercano prodotti surgelati e serviti frettolosamente né indirizzarli altrove; piuttosto, vuole veicolare implicitamente (attraverso un’implicatura conversazionale) un altro contenuto: a differenza dei fast food stranieri che vendono prodotti surgelati e serviti frettolosamente, Mi’ndujo è un marchio italiano, che serve prodotti freschi con cura e attenzione. A questo punto ricostruiamo anche il messaggio che ne consegue (di nuovo veicolato tramite un’implicatura), e che probabilmente sarà decisivo nella scelta del luogo dove pranzare: Mi’ndujo è decisamente meglio degli altri fast food! In questi messaggi impliciti rintracciamo anche una buona dose di vaghezza, perché non è specificato a quali concorrenti stranieri si stia facendo riferimento.

A noi che leggiamo, ricostruire questi messaggi viene naturale; per chi scrive, veicolarli implicitamente presenta enormi vantaggi. Gli attacchi verso la concorrenza possono infatti essere ritrattati (come già detto, non sono mai nominati specifici fast food stranieri), i messaggi autopromozionali risultano meno roboanti e più difficilmente attaccabili rispetto ad una loro versione esplicita (come Noi di Mi’ndujo siamo migliori degli altri fast food perché siamo italiani, vendiamo prodotti sempre freschi e li serviamo con estrema cura e attenzione), e nel complesso questo tipo di comunicazione risulta simpatico e accattivante per i potenziali clienti.

Una breve nota in chiusura: ironia della sorte (o forse strategia?), il locale dove è stato avvistato questo slogan (che è comunque diffuso anche tramite altri canali, come il sito web) è adiacente a quello della notissima catena di fast food statunitense McDonald’s. Quindi, in questo caso specifico, l’attacco veicolato (implicitamente) sembrerebbe essere rivolto proprio a questo concorrente.

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Informazioni utili alla lettura

Ogni contenuto discutibile è evidenziato con un colore diverso che corrisponde al tipo di implicito linguistico usato dal parlante in quell’occasione. Il tipo di implicito è indicato nell’etichetta che compare al passaggio, e che ne esplicita anche la funzione comunicativa.

Ogni contenuto implicito serve a realizzare un certo obbiettivo nella comunicazione: cioè, è dotato di una Funzione comunicativa. Ad esempio: Autoelogio, Elogio di altri, Attacco, Difesa e Opinione personale. 

La Presupposizione è un contenuto presentato come se i destinatari ne fossero già al corrente: in questo modo non sono indotti a metterlo in discussione.

L’Implicatura è un contenuto che non è detto esplicitamente, ma è lasciato intuire. Poiché lo implica lui, il destinatario si accorge di meno che gli è stato trasmesso dall’emittente. 

Un’Espressione vaga è compatibile con molti diversi contenuti concreti, per cui è difficile accorgersi se essa sia falsa o esagerata.

Un Topic, per i linguisti, è un’informazione presentata come se se ne stesse già parlando, quindi come se fosse già abbastanza accettata nel discorso.