Un saluto ai nostri lettori. Questa settimana OPPP! vuole portare l’attenzione su una recente dichiarazione della Lega contro la Cgil in merito alla proclamazione dello sciopero nazionale previsto per la giornata di venerdì 17 novembre. Mediante l’enunciato di apertura (Milioni di italiani non possono essere ostaggio dei capricci di Landini che vuole organizzarsi l’ennesimo weekend lungo), dicendo che “non possono” la fonte leghista implica che i cittadini italiani sarebbero ostaggio dei capricci del Segretario Generale della Cgil, Maurizio Landini. La descrizione definita (cioè una sequenza di articolo determinativo e nome) dei capricci di Landini presuppone – invece di asserirlo esplicitamente – che questo sciopero sia, per l’appunto, un capriccio di Landini. A seguire, l’aggettivo ennesimo nella descrizione definita l’ennesimo weekend lungo presuppone che vi siano stati altri weekend lunghi in precedenza. La menzione stessa del weekend lungo fa implicare che per Landini la motivazione per indire uno sciopero nazionale sia questa. Più avanti, la Lega ricorre a un predicato fattivo (è incredibile) – ovvero un tipo di predicato che presuppone il contenuto succcessivo, peraltro codificato come descrizione definita; cioè, presenta come già noto al ricevente che la Cgil manchi di ragionevolezza. L’espressione avverbiale perfino presuppone che la Cgil ignori anche altre cose oltre all’ABC delle mobilitazioni. Quest’ultima espressione rimane vaga su quale sia l’ABC a cui la Lega si riferisce.
Una dichiarazione intrisa di attacchi non chiaramente espressi ma trasmessi surrettiziamente; ed è proprio questo a renderla efficace, cioè manipolatoria per il lettore inesperto, che sarà più facilmente indotto ad accettare questi contenuti come veri assieme alla credibilità della fonte da cui provengono.