Un caloroso saluto ai nostri lettori di OPPP! Questa settimana portiamo i nostri riflettori su un tweet con cui Matteo Renzi sferza il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. In apertura un commento ironico, con cui Renzi sfrutta quella che in linguistica chiamiamo implicatura conversazionale per comunicare in modo implicito che lo Statuto, così come i DMPC approvati sotto il Governo Conte, sono tutt’altro che chiari. Questa interpretazione è confermata dall’enunciato che segue i due punti: il risultato è l’esplosione del Movimento, dove la descrizione definita (art. det. + nome) presuppone che il Movimento Cinque Stelle sia “esploso”, sebbene possa trattarsi di un’opinione non condivisa da tutti. Questa conseguenza negativa della stesura dello Statuto è espressa anche mediante l’implicito della vaghezza: che cosa si deve intendere in questo contesto per “esplosione”? A seguire, dall’impiego dell’espressione avverbiale questa volta scaturisce l’implicatura generalizzata che in occasioni precedenti sia stato necessario combattere i Cinque Stelle per arginare gli effetti nefasti della loro politica. Questa volta, incalza Renzi, il Movimento è l’unico vero artefice della propria débacle. L’hashtag #StelleCadenti è poi chiaramente evocativo dell’opinione di Renzi rispetto al futuro dei Cinque Stelle.