I risultati elettorali segnano il trionfo di Giorgia Meloni. All’indomani del voto, la leader di Fratelli d’Italia commenta con questo post il successo che, con ogni probabilità, la porterà ad essere la prima donna premier italiana.
Il post presenta diversi impliciti interessanti. In primo luogo, la scelta di adoperare il predicato di cambiamento di stato “restituire”. Poiché non si può restituire se non ciò che è stato sottratto, nel dire “restituiremo dignità e orgoglio alla Nazione” Giorgia Meloni presuppone che la Nazione abbia perso dignità e orgoglio. Tale concetto è ribadito nell’immagine, quando scrive “faremo sì che gli italiani siano di nuovo orgogliosi di essere italiani”. Attraverso il predicato di cambiamento di stato “fare sì”, Meloni presuppone che ciò che lei vuole realizzare (un orgoglio di essere italiani diffuso negli italiani) non sia attualmente in atto. Il concetto è rafforzato dall’uso dell’espressione “di nuovo”, che presuppone che gli italiani fossero orgogliosi di essere italiani e poi non lo siano più stati. Nell’immagine, Meloni afferma inoltre che loro non tradiranno l’Italia, facendo scaturire l’implicatura che gli altri partiti invece abbiano tradito l’Italia. In particolare, è interessante notare come in questo caso Meloni espliciti il pronome di prima persona singolare (noi), omissibile in italiano. Proprio l’espressione di una parola che poteva essere omessa fa scattare nel destinatario l’idea che ci sia un motivo preciso (ovvero, in questo caso, segnalare un contrasto fra un “noi” e un “loro”) che ha portato l’emittente a voler esprimere tale informazione. Dichiarando di avere l’obiettivo di unire il popolo italiano, Meloni presuppone poi che gli italiani siano attualmente divisi (non si può unire, infatti, ciò che non è diviso). In più, attraverso un meccanismo simile a quello usato per far scattare l’implicatura associata all’espressione del pronome “noi”, Meloni fa dedurre ai propri lettori che tale obiettivo sia realizzabile. Se così non fosse, infatti, avrebbe dovuto specificare che l’obiettivo che si propone non è raggiungibile (ma si avvicina piuttosto un ideale che guida il suo agire). Tuttavia, “unire gli italiani” appare massimamente vago come proposito (unire rispetto a che cosa?) e, di conseguenza, non è affatto detto che sia possibile. Infine, scrivendo di voler esaltare ciò che unisce il popolo italiano anziché ciò che lo divide, Meloni lascia intendere che qualcuno esalti ciò che divide gli italiani. A questo proposito, è da notare come Meloni dia prova di grande abilità retorica scegliendo di adoperare l’infinito “esaltare”. Operando una tale scelta, infatti, Meloni può lasciare vago chi sia ad esaltare ciò che divide il popolo italiano.