Discorso di Luigi Di Maio alle soglie del voto in Piazza del Popolo a Roma il 2 marzo 2018
Puoi vedere il video del discorso qui.
- Stupendi! Buonasera a tutti! Grazie! Allora, mi vedete particolarmente sorridente. Io non posso dirvi nulla sui sondaggi, ma ne ho
- appena letto uno e vi posso dire che siamo a un passo dalla vittoria! Al di là di quale percentuale si tratti, a quello che ho visto io, sia
- nelle ultime settimane che nei dati, il Movimento Cinque Stelle può vincere in tutti i collegi nominali del Sud e in molti del Nord. E
- così possiamo raggiungere la maggioranza per governare. Ora, io ve lo dico perché – fantastico – vi dico questo perché c’è ancora
- tanta gente che crede che andare a votare la domenica non faccia la differenza[ppp+vag]. Io vi posso dire questo: in
- ogni Collegio di tutto il Paese la differenza la può fare anche un solo voto; e non dipende da una questione romantica, ma proprio da
- una questione matematica. Oggi, per fortuna, il Centro Sinistra o il presunto Centro Sinistra[ppp+top] è fuori combattimento,
- per quanto ci riguarda. Voi ve lo ricordate il treno di Renzi. Stamattina, quel signore che guidava il treno Renzi ha detto: “Sono
- disposto a farmi da parte”. E’ finita per loro, e lo sanno già. Qui non dipende più da quei signori lì[vag]. In ogni Collegio di
- questo Paese voi potrete fare la differenza decidendo se quel voto darlo a chi non ha mai governato questo Paese ma ieri ha
- presentato una squadra di governo di persone giuste al posto giusto[impl], oppure decidere di affidarsi ancora a quelli
- là[vag], che ci hanno governato per vent’anni e hanno anche il coraggio di venirci a dire che vogliono cambiare delle
- cose[ppp]. Perché non le avete cambiate quando stavate governando[top]? Perché? Perché? Ho chiesto, in tutti questi mesi,
- al Centro Destra: “Ditemi chi è il candidato al Consiglio dei Ministri”: Una domanda semplice, mica gli ho chiesto il programma!
- Mica gli ho chiesto le coperture economiche, visto che promettevano anche la batteria di pentole in omaggio insieme al programma.
- Gli ho chiesto: “Ditemi chi è il vostro candidato Premier”. E loro rispondevano in tre. “Sono io”, diceva Salvini, “sono io” diceva la
- Meloni. Berlusconi diceva: “Nessuno di tutti e due. Ve lo presenterò, ma dopo le elezioni, perché io sono ineleggibile”. Questa
- barzelletta[ppp+top] non ci deve preoccupare tanto per la campagna elettorale, ma per quello che
- succederà dopo, perché in ogni Collegio il vostro voto può decidere se mandare al governo noi o mandare al governo loro che non
- sono stati capaci neanche di trovare un candidato alla Presidenza del Consiglio in tre[ppp]. Figuriamoci se sono capaci di
- governare questo Paese. Passeranno il tempo a litigare tra di loro, e noi questo non lo possiamo permettere. Il 4 marzo sarà un
- referendum tra due idee di Paese. Noi, un referendum l’abbiamo già vinto, e ve lo ricordate. E’ stato un referendum in cui si pensava
- che finisse con un testa a testa e poi abbiamo avuto una bella sorpresa la sera delle elezioni. Avremo una bella sorpresa anche
- domenica sera, però dobbiamo impegnarci al massimo, nelle prossime 24 ore, nello spiegare alle persone che il loro voto fa la
- differenza. Io, stasera, prima di tutto, vi voglio ringraziare tutti per una ragione. Negli ultimi due mesi e mezzo ho percorso
- trentamila chilometri, quello che abbiamo definito un “rally”. Abbiamo raggiunto quante più persone possibili nelle
- peggiori condizioni anche meteorologiche, e vi assicuro che la cosa più emozionante di questi mesi[ppp+top] è stato
- incontrare tutti quei portavoce che sono stati eletti e per cui io in questi cinque anni, da parlamentare, avevo fatto la campagna sui
- palchi. Li incontravo e li incontravo come degli eletti, nelle istituzioni. Li avevo visti per la prima volta su un palco, quando erano
- candidati. Io ho sostenuto loro, insieme ad Alessandro, a Paolo, a tutti quanti gli altri, per cinque anni, e adesso io andavo lì e loro
- organizzavano gli eventi per me, per il Movimento, per arrivare in Parlamento. Una grande comunità, bellissima, di persone che si
- danno una mano a vicenda e si sostengono; e questa è la cosa più bella che ci possa essere. Non dobbiamo dimenticarlo mai, perché
- è la nostra grande forza[ppp]. Ma sono stati anche mesi in cui voi ci avete messo il cuore. Circa 810 mila euro di donazioni. Una
- media di 43 euro a persona. Siamo una forza incredibile anche per questo[ppp]. Non prendiamo rimborsi
- elettorali, non prendiamo finanziamenti privati dalle grandi lobby, ci finanziamo con la gente che ci crede e questo ci ha fatto
- diventare la prima forza politica del Paese. Ed è per questo che voglio dirvi grazie. Grazie perché tutto questo esiste, perché ognuno
- ha fatto la sua parte, lo ha fatto in questa campagna ma lo ha fatto in questi cinque anni. Cinque anni in cui il Movimento non spariva il giorno dopo le elezioni. Noi c’eravamo prima
- delle elezioni e c’eravamo anche il giorno dopo, rispetto a tutti quanti gli altri[vag] che li vedevi due mesi prima e non li vedevi più il giorno dopo;
- e, se vi posso dire qual è la responsabilità che sento di più e che sentiamo di più, oggi, come negli ultimi mesi è proprio quella di non deludere tutta
- questa aspettativa, di non deludere tutta questa speranza[ppp]. Noi non dobbiamo deludere i cittadini italiani perché ripongono in noi una
- fiducia immensa, che ci deve onorare, che ci deve lusingare e ci deve far fare solo una cosa: da lunedì iniziare a fare tutto quello che abbiamo detto
- fino a stasera. E’ questo l’unico grande obiettivo che ci dobbiamo dare. Ora, voi sapete che io ieri ho presentato la nostra squadra di governo.
- Abbiamo mantenuto anche quella promessa[ppp]. Ve l’avevamo fatta nel 2014. Ve l’ha fatta un signore che si chiama Gian Roberto
- Casaleggio che, insieme a Beppe Grillo, hanno fondato questo Movimento che è stato dato per morto ogni sei mesi negli ultimi cinque anni. Ogni sei
- mesi ci dicevano: “State per morire, è finita. Siete un fuoco di paglia. E’ finita”. E oggi siamo qui con un consenso ancora maggiore rispetto al 2013.
- E, se nel 2013 siamo entrati in Parlamento come opposizione, stasera finisce l’era dell’opposizione, stasera finisce l’era dell’opposizione e inizia
- quella del governo del Movimento Cinque Stelle. Siamo l’unica, l’unica…Oggi, pensateci un attimo, siamo l’unica forza politica del Paese ad aver
- presentato una squadra di governo prima delle elezioni. Per una semplice ragione: perché noi non abbiamo poltrone da spartire il giorno
- dopo le elezioni[impl]. Noi ci possiamo prendere la libertà di poter scegliere le persone giuste al posto giusto. Loro[vag], invece, il giorno dopo le
- elezioni, devono contrattare i posti tra liste correnti e cambi bastone. Alla fine, è così che ritrovi Alfano agli Esteri o all’Interno, la Lorenzin alla
- Salute o la Boschi ai rapporti col Parlamento. Noi abbiamo scelto di fare un’altra cosa, di mettere insieme i migliori. Ma, i migliori non sono i tecnici.
- Guardate che non è una questione di essere tecnicamente preparati. La conoscenza è alla base di quello che deve fare un rappresentante di un
- Ministero. Ma, non basta solo la testa. Serve il cuore per fare le cose, per fare le politiche pubbliche. Quando Pasquale Tridico, il Professor Pasquale
- Tridico, che è il nostro candidato Ministro del Lavoro, metterà mano al tema delle pensioni per finalmente superare la legge Fornero[impl],
- Pasquale Tridico non dovrà solamente far quadrare i conti. Lui si dovrà preoccupare della vita e della qualità della vita dei pensionati in Italia, quello
- che non si sono mai chiesti la Fornero e quelli che sono venuti prima di lei[vag]. Noi abbiamo sempre chiesto a chi governa umanità. Quando
- fai la legge sui contratti sul lavoro, devi chiederti che fine facciano i giovani, i giovani che hanno contratti precari a tal punto che oggi il 33% dei
- contratti interinali dura un giorno in Italia; e hanno[vag] anche il coraggio di dire che aumenta l’occupazione giovanile. Non sta aumentando
- l’occupazione giovanile, sono i giovani che se ne vanno all’estero ed escono dal calcolo della disoccupazione. Ed hanno anche il coraggio di
- vantarsene, di questi dati. Noi non siamo venuti a dirvi e non siamo il Movimento che dice: “Aumenteremo di un punto il PIL o aumenteremo di due
- punti l’occupazione”. Noi abbiamo fatto venti punti per migliorare la qualità di vita degli italiani, che significa una cosa molto semplice: realizzare un
- programma in modo tale da farvi svegliare la mattina e sentirvi dire: “io sto meglio non perché me lo dice il TG[impl], ma perché mio figlio è più
- felice, mia mamma è più felice, perché mio nonno è più felice”. La grande sfida è realizzare questo programma per farvi percepire i miglioramenti e
- non per somministrarveli con dei dati[impl], che oggi non significano nulla, e stanno scoraggiando tanti cittadini. Non sapete quanti ragazzi
- mi scrivono e mi dicono: “Luigi, ma vuoi vedere che sono io un incapace a non trovare lavoro, visto che i TG ogni giorno dicono che la
- disoccupazione giovanile sta calando? Vuoi vedere…tanti imprenditori mi dicono: “Vuoi vedere che sono io un incapace con la mia impresa?”.
- Perché adesso c’è la ripresa, sta andando alla grande. Poi, vai a parlare con gli investitori internazionali a Londra e ti dicono: “Ma che ripresa? Voi
- state andando all’1,5 e siete gli ultimi in Europa dopo la Grecia; e anche se andate al doppio della velocità non riuscirete mai a raggiungere la
- Grecia”. E avete[impl] anche il coraggio di dire che state andando alla grande? E’ tutto, oggi, una grande allucinazione. Allora, con noi, il 4 marzo,
- se vorrete, finisce l’epoca delle poltrone[ppp], di quelli che lavorano per la gente dentro le istituzioni[ppp] e inizia l’epoca di una
- politica che lavora per le persone fuori dalle istituzioni, per i cittadini[ppp+impl]. E non è che sono venuto a dirvi: “Ci pensiamo noi,
- dateci il voto”. Io sono venuto a dirvi un’altra cosa: che, se ci permetterete di andare al governo[top], vi riconsegneremo le chiavi delle
- istituzioni di questo Paese[ppp], così che possiate decidere in prima persona le politiche pubbliche che si devono adottare. Noi siamo nati per
- questo e non dobbiamo dimenticarlo mai. Vogliamo andare al governo prima di tutto per fare un po’ di trasparenza, ma soprattutto per attivare i
- meccanismi di democrazia diretta e partecipata che consentono a voi di decidere anche sul “cosa” e non solo sul “chi” debba ricoprire gli incarichi in
- questo Paese. E’ il vero, grande obiettivo che abbiamo sempre avuto e per il quale oggi esistono strumenti di democrazia diretta come la piattaforma
- Rousseau. Oggi vi ho portato una cosa. Ieri vi ho presentato la squadra di governo. Oggi vi presento il nostro primo decreto legge del primo Consiglio dei Ministri del Movimento Cinque Stelle. Questo decreto potrà essere approvato dal Consiglio dei Ministri che ieri vi ho presentato se domenica deciderete di dare la maggioranza al Movimento Cinque Stelle. Vi dico di cosa si tratta. E’ un decreto in tre punti. Al primo punto dimezziamo lo stipendio ai parlamentari della Repubblica. Al secondo punto togliamo i vitalizi ai politici. E, al terzo punto di questo decreto tagliamo 30 miliardi di sprechi ai privilegi e li rimettiamo alle famiglie che fanno figli, a chi perde il lavoro e ai pensionati. Ora, queste sono nove pagine, nove pagine di decreto legge. Bastano venti minuti di Consiglio dei Ministri per approvarlo. Ma non potrete mai, mai andare a votare domenica pensando che chi ha creato questi privilegi e questi sprechi possa approvare un decreto del genere. Noi abbiamo la credibilità per approvare questi tagli, perché senza aspettare una legge, li abbiamo già tagliati a noi, i privilegi, in tutti questi anni. E lo sapete bene, voi lo sapete bene ma lo dobbiamo ricordare a tante persone che ci seguono in questo momento: questo non è solo un Movimento dove i parlamentari, gli eletti devono [18:04]