Dal confronto emerge che il discorso di Di Maio supera in tendenziosità quello di Meloni per 12 punti.
In Meloni la tendenziosità è trainata in special modo dall’impatto di presupposizioni e implicature, sovente associate a critiche o attacchi nei confronti del PD. Minore è invece l’impatto di strategie di topicalizzazione e di vaghezza, anch’esse principalmente associate a critiche.
Nel discorso di Di Maio, presupposizioni e topicalizzazioni sono le strategie che influenzano più cospicuamente l’indice di tendenziosità. Tale impatto si esprime soprattutto in associazione a contenuti di esortazione ed auto-elogio. Notevolmente più ridotto è invece l’impatto di implicature e vaghezza, talvolta impiegate con la funzione di ribadire una determinata posizione, talvolta per esprimere attacchi contro il partito avversario.
Intervento di Giorgia Meloni
Camera dei Deputati – 12 ottobre 2017
Puoi vedere il video dell’intervento qui.
- Fratelli d’Italia voterà convintamente no alla proposta di modifica del sistema elettorale che
- ci si sta proponendo. E, nel mio intervento, pur consapevole di parlare, sostanzialmente, a
- un’aula abbastanza sorda[top], e di non poter convincere, sulla buona volontà delle nostre
- ragioni[ppp+top], gente[vag] che è consapevole di quello che sta votando, nel corso
- dell’approvazione del provvedimento, nel corso dei lavori di quest’aula, ci siamo resi conto
- che alcune questioni macroscopiche che abbiamo provato a porre a questa aula erano
- addirittura volute, quindi, diciamo, non ho la presunzione di convincere i colleghi. Parlo per
- i cittadini, per quelli che ci vogliono ascoltare[vag+ppp], per quelli che ci guardano non
- capendo mai di cosa stiamo parlando[vag+ppp] perché le tematiche elettorali sono sempre
- delle tematiche molto complesse e abbastanza invise agli italiani[ppp] che, però, purtroppo,
- dovranno fare i conti con il fatto che quello che noi stiamo decidendo oggi stabilirà il loro
- futuro per i prossimi, almeno, cinque anni. E allora io voglio spiegare ai cittadini italiani
- perché Fratelli d’Italia voterà no, con un paio di questioni molto semplici. Loro sentiranno
- dire qualunque cosa. Italiani, sentirete dire molte cose su questa legge elettorale. Le due
- domande che dovete farvi dal nostro personale punto di vista sono: primo, con questa legge
- elettorale, gli italiani scelgono il loro governo? Con questa legge elettorale, la sera in cui si
- vota, si sa chi ha vinto le elezioni e chi ha perso le elezioni? La risposta è no. Questa è una
- legge pensata appositamente per impedire la nascita di un governo che sia frutto di una
- compagine omogenea, di un programma scritto insieme, di una campagna elettorale fatta
- chiedendo i voti ai cittadini. È una legge elettorale fatta per impedire che la sera in cui si
- vota gli italiani sappiano chi sarà a capo del loro governo. È una legge pensata per fare di
- nuovo un governo all’interno del palazzo[ppp], per farlo fare ai partiti politici sulla pelle dei
- cittadini. È di nuovo una legge elettorale fatta per far sì che gente che ha fatto la campagna
- elettorale insultandosi e proponendo proposte diametralmente opposte per i cittadini, il
- giorno dopo si metta d’accordo in un unico governo[ppp]. È una legge pensata per far sì che
- chi perde le elezioni possa ritrovarsi al governo. E guardate, non è politica, è matematica.
- Molto semplice. Noi siamo in un sistema tripolare. Questa è sostanzialmente una legge
- proporzionale che viene spalmata…che viene venduta come una legge maggioritaria.
- Secondo studi fatti da persone molto più autorevoli e competenti di me, perché uno dei tre
- poli, Centro-Destra, Movimento Cinque Stelle o Centro-Sinistra possa governare con questa
- legge nella prossima legislatura, uno dei tre poli dovrebbe prendere il 40% sul
- plurinominale, quindi diciamo sul proporzionale, e contestualmente vincere nel 70% dei
- contesti uninominali. Ora, colleghi, di politica capite qualcosa[impl]. Vi sembra possibile
- che questo possa accadere[impl]? Non accadrà. E allora, vedete, è abbastanza semplice.
- Questa legge, che è già abbastanza imbarazzante nel nome, è una legge che serve…che è
- stata concepita per mantenere in sella la melassa che governa l’Italia dal 2011, la grande
- ammucchiata, il grande compromesso[ppp]. Una realtà politica nella quale non c’è mai
- nessuno che si prende le responsabilità delle scelte di governo, nella quale si può dare
- sempre la colpa a qualcun altro delle cose importanti che non sono state fatte e di quelle
- schifose che invece sono state fatte[ppp]. E bè, noi non ci stiamo, noi non ci stiamo e
- abbiamo in tutti i modi tentato di fare delle proposte in questo senso. Abbiamo proposto una
- cosa semplice, che ci fosse un premio di maggioranza, che ci fosse la capacità per chi
- arrivava primo, per una coalizione coesa e che aveva presentato un programma comune e
- che arrivava primo di avere i numeri per governare. Non per andare a fare un inciucio nel
- palazzo con gente con cui si insultava il giorno prima[impl]. Con questa legge, noi
- condanniamo l’Italia a un altro governo Monti[impl], a un altro governo Letta[impl], a un
- altro governo Renzi[impl] a un altro governo Gentiloni[impl]. E io non li rimpiango. Non
- rimpiango governi che sono stati lì a fare gli interessi della grande finanza, delle consorterie
- europee o degli immigrati[impl]. Non rimpiango governi che ci hanno messo un pomeriggio
- per trovare 20 miliardi di euro per il Monte dei Paschi di Siena e in otto mesi non sono
- riusciti a consegnare una casetta ai terremotati[impl]. Non rimpiango un governo che sta lì a
- fare lo sciopero della fame per dare la cittadinanza agli immigrati e intanto sfratta una
- vecchietta di 95 anni terremotata da casa sua perché la casetta che si è costruita manca un
- vincolo paesaggistico[impl]. Non li rimpiango. Vorrei un governo capace, una volta tanto, e
- una volta per tutte, di fare gli interessi degli italiani[impl]. Per questo abbiamo proposto il
- premio di maggioranza. Ci è stato bocciato. E la cosa incredibile è che ci si dice che questa
- legge è necessaria per andare a votare un po’ prima. Cioè noi, per liberarci da un mese di
- governo Gentiloni[top], condanniamo l’Italia a cinque anni di Gentiloni bis. Posso dire che
- non mi sembra una cosa molto intelligente[impl]? La seconda questione per la quale noi
- votiamo contro a questa legge, e la seconda grande domanda che i cittadini si devono fare, è:
- con questa legge noi possiamo scegliere i nostri rappresentanti? La risposta è no. I
- rappresentanti, i presunti rappresentanti del popolo italiano saranno scelti dalle segreterie di
- partito. Quattro, cinque, sei persone, se va bene, che sceglieranno a loro piacimento 1.000
- rappresentanti degli italiani. E sa qual è la cosa pazzesca, Presidente? Che io mi ricordo, in
- tutti questi anni, di aver visto praticamente la totalità dell’arco costituzionale presentarsi in
- televisione a dire che le liste bloccate erano una vergogna! Ci abbiamo definito una legge
- Porcellum per le liste bloccate! Perché i parlamentari dovevano essere scelti dai cittadini,
- non nominati[impl]. Poi tutti d’accordo sulle liste bloccate. Perché? E bè, perché è troppo
- succoso poter nominare gente che risponde a te e non agli italiani[ppp+impl+top]. È succoso
- poter nominare gente che, non dovendo rispondere degli impegni presi con i cittadini può
- più facilmente tradire quegli impegni[ppp+impl+top], quando poi si tratta di fare un
- inciucio[ppp]. E, però, vedete, io capisco quei colleghi, che oggi devono votare questa
- legge, che in quest’aula sono arrivati non per concessione del capo, che ci sono arrivati per
- storia politica, che ci sono arrivati facendo la gavetta, che ci sono arrivati perché hanno un
- consenso, che ci sono arrivati perché rappresentano dei territori, che devono votare questa
- legge in forza della quale molto probabilmente verranno scavalcati da gente che, più di loro,
- ha solo una grande capacità di leccare i piedi al capo[vag]. Li capisco, e dico loro “vi prego,
- ribellatevi”. Non consegnate all’Italia un altro Parlamento che, agli occhi degli italiani, è un
- Parlamento illegittimo[ppp]. Noi anche qui abbiamo provato a fare ogni genere di proposta
- per introdurre le preferenze. Addirittura, siamo arrivati a chiedere – perché rispettiamo quelli
- che non vogliono le preferenze, ma si dovrebbero anche rispettare noi che le vogliamo –
- abbiamo chiesto la discrezionalità dei partiti nell’utilizzo del voto di preferenza. Chi vuole le
- liste bloccate presenta la lista bloccata. Chi vuole far eleggere i propri rappresentanti con le
- preferenze, li fa eleggere con le preferenze. Io sono segretario di un partito politico, non
- voglio nominare i parlamentari di Fratelli d’Italia. Voglio che siano gli elettori di Fratelli
- d’Italia a sceglierli. E lo so che vi dà fastidio[ppp+top], perché da voi non funziona così. Ma
- da noi sì. E sapete anche qual è l’altra differenza? Che queste persone che sono sedute qui
- intorno a me non vogliono arrivare in Parlamento perché io ce le metto, vogliono arrivare in
- Parlamento per loro capacità perché hanno i numeri per arrivare in Parlamento. Anche
- questa è una bella differenza. Si poteva fare. Ognuno fa come crede e gli italiani
- giudicheranno. Non ci avete consentito neanche questo, neanche la libertà di non nominare i
- nostri parlamentari. E, di cose, se ne potrebbero dire molte altre.
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Intervento di Luigi di Maio
Manifestazione in piazza Montecitorio dell’11 ottobre 2017
- La prima cosa che io voglio fare è ringraziarvi. Venti ore fa vi abbiamo chiesto di venire
- qui. Siete arrivati qui e avete già raggiunto il primo obiettivo[ppp]. Questa piazza è su tutti i
- giornali del mondo e italiani. Grazie! Perché il primo obiettivo è questo, ci siamo
- riusciti[ppp], ci siete riusciti[ppp]! E ci sono tanti giornali esteri che ci danno ragione sul
- fatto che questa situazione e questo atto della fiducia sia antidemocratico[ppp], e abbiamo
- portato tutte le attenzioni possibili e immaginabili. Grazie a voi, che avete risposto in così
- poco tempo. Fatevi un altro applauso perché ci siete riusciti voi, in questa impresa! La
- seconda cosa che voglio dirvi è che il motivo per cui vi abbiamo convocato qui è perché
- poteste dire ai vostri figli e ai vostri nipoti che quando i nemici della Repubblica vi stavano
- rubando la democrazia[ppp+top] voi eravate in piazza a difenderla. Noi c’eravamo, noi ci
- siamo, qui. Non la sottovalutate, questa cosa. Non la sottovalutate. Dire che “io c’ero” nel
- momento in cui tutti i partiti si stavano mettendo d’accordo per truffarvi le preferenze, per
- rubarvi il diritto di scegliere la vostra forza politica, e rubarvi il diritto di decidere quale
- candidato dovesse entrare in Parlamento e quale no[ppp+top], voi eravate in piazza e stavate
- portando avanti una battaglia che non finisce oggi, perché domani sera c’è il voto segreto
- che potrebbe far saltare tutto, quindi preparatevi perché domani facciamo una veglia per la
- democrazia qui[impl], in questa piazza! Ora, io so, so che qui non ci sono solo cittadini che
- votano il Movimento; e secondo me è limitante dire che sia una legge contro il
- Movimento[ppp+top]. Qui non è una questione di Movimento: possiamo anche non esserci
- noi. Ma, con questa legge ci sono 3 partiti[vag] e una persona, tre partiti e Angelino Alfano
- che si sono messi d’accordo per provare a sopravvivere al corso della storia[ppp]. Ma il
- corso della storia non si ferma con una legge elettorale, e dovrebbero[vag] averlo capito
- perché non lo hanno fermato neanche con una riforma costituzionale[ppp], su cui gli
- abbiamo dato una grande lezione a dicembre, col 60 a 40 con cui ha vinto il No. Però è
- curioso, perché questi sono i partiti che dicono che voi dovete dargli fiducia, eppure Renzi è
- disposto a dare il Paese nelle mani di Berlusconi anziché a voi. Salvini è disposto a dare il
- Paese nelle mani di Renzi e Berlusconi, anziché a voi. E Berlusconi è disposto a tutto, pur di
- salvare le sue televisioni, anche entrare nel governo con Renzi o con chiunque altro.
- Tutti[vag] stanno provando ad allearsi con un altro, però il giochetto funziona se questi
- signori, insieme, riescono a raggiungere alle prossime elezioni, il 51% dei seggi qui dentro.
- Ma, io vi dico una cosa. Io non ci ho mai creduto e, soprattutto, dopo una piazza come
- questa, sono sicuro che li manderete a casa alle prossime elezioni politiche. Io sono sicuro di
- questo. Guardate che è incredibile, ma se ci pensate la loro paura[ppp+top] è più forte della
- loro coscienza. La loro paura è più grande della loro indeficienza[ppp]. Se ci pensate, quello
- che stanno facendo qui e quello che sta succedendo in Sicilia. Hanno[vag] svuotato le
- carceri per riuscire a battere Giancarlo Cancelleri[ppp+top], per la gente che hanno messo
- dentro le liste per provare a batterlo[ppp+top]. Ed è incredibile che, con una lista, 60
- candidati e un candidato presidente, teniamo testa a quelli che hanno 6/7 liste, 400 candidati
- e non so quante condanne o reati penali dentro quelle liste[ppp+top], e sappiamo come
- prenderanno i voti, lo sappiamo bene[impl]! Questa paura si è trasferita anche qui dentro.
- Ma quando qualcuno vuole tutto[ppp+impl+top] perde tutto, ed è quello che mi disse
- Roberto quando misero la fiducia sull’Italicum, in aula, alla Camera. Mi disse: “Non ti
- preoccupare, tanto chi vuole tutto, perde tutto”. E Renzi l’abbiamo mandato a casa dopo un
- anno. Succederà anche questa volta, succederà anche questa volta. Abbiamo una battaglia da
- combattere. Non lo so se domani sera ce la faremo. Noi ce la metteremo tutta e voi ce la
- state mettendo tutta. Se non dovessimo farcela domani sera a fermarli, e allora, il nostro
- appuntamento[ppp+top] è la settimana prossima al Senato della Repubblica, dove spero non
- vada questa legge. Ma se dovesse arrivare in aula al Senato, io spero che ci sarete anche al
- Senato della Repubblica la settimana prossima perché non finisce qui. Ce la dobbiamo
- mettere tutta per batterli. Noi siamo dalla parte giusta della storia[ppp], in questa piazza. E
- io non so se perderanno loro[vag] la battaglia sulla legge elettorale, ma so che perderanno in
- questi giorni tante persone che credevano ancora in quei partiti[ppp+vag]. A quelle persone
- noi non chiediamo il voto, chiediamo di aiutarci a fermarli. Venite in piazza con noi, voi
- delusi degli altri partiti. Venite a darci una mano, perché qui non è una questione di
- Movimento, ma di Italia intera, di nazione che si deve ribellare. Quindi, lasciamo stare gli
- schieramenti e venite a darci una mano qui dentro. Ora, noi stasera faremo un paio di
- votazioni, non parteciperemo. Domani mattina, Alessandro farà il suo intervento in aula, tra
- un po’ lo farà Andrea Cecconi. E poi, domani sera, sul voto finale, lo farò io. Ci dovete
- seguire e dovete far sentire la vostra voce. Dovete fare pressione. Fatelo anche inviando,
- gentilmente e pacificamente, le foto di questa piazza sulle bacheche dei parlamentari che
- vogliono votare questa legge. Appelliamoci, appelliamoci ad ogni strumento legittimo e
- pacifico per fare pressione sui parlamentari che vogliono votare questo obbrobrio[ppp], e
- poi vedrete che ce la faremo. Io ci credo molto perché ogni volta che noi in Parlamento
- abbiamo avuto bisogno del popolo italiano[ppp+top] voi avete risposto. Avete risposto al
- referendum, avete risposto in passato sulle raccolte firme sulle leggi di iniziativa popolare. E
- sono sicuro che il popolo italiano, rispondendo oggi, influenzerà i lavori là dentro. Adesso
- dobbiamo capire solo quante coscienze riuscirà a spostare[ppp], almeno per quelli che una
- coscienza ce l’hanno ancora[vag+impl]. Vi abbracciamo tutti e vi ringraziamo. Grazie!
- Grazie Italia! Viva l’Italia e viva il Movimento Cinque Stelle! Viva la democrazia! Grazie!
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