Bettino Craxi (1992) e Matteo Renzi (2019) in discorsi di difesa del proprio operato

Un confronto tra le informazioni discutibili trasmesse in modo implicito

Il confronto di questa settimana vede come protagonisti due uomini politici italiani impegnati in una difesa del proprio operato: abbiamo messo a confronto il celebre intervento di Bettino Craxi alla Camera dei Deputati in occasione della fiducia al governo Amato (1992), in pieno scandalo Tangentopoli, con il discorso di Matteo Renzi al Senato durante l’inchiesta sulla fondazione Open, indagata per finanziamento illegale dei partiti (2019).

I discorsi qui sotto riportano l’analisi della quantità di informazione discutibile trasmessa in modo implicito da ciascun personaggio politico. Buona lettura!

Discorso di Bettino Craxi

Camera dei Deputati, 3 luglio 1992

Puoi ascoltare la registrazione dell’intervento qui.

Discorso di Matteo Renzi

Aula del Senato, 12 dicembre 2019

Puoi guardare il video dell’intervento in Senato qui.

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Informazioni utili alla lettura

Ogni contenuto discutibile è evidenziato con un colore diverso che corrisponde al tipo di implicito linguistico usato dal parlante in quell’occasione. Il tipo di implicito è indicato nell’etichetta che compare al passaggio, e che ne esplicita anche la funzione comunicativa.

Ogni contenuto implicito serve a realizzare un certo obbiettivo nella comunicazione: cioè, è dotato di una Funzione comunicativa. Ad esempio: Autoelogio, Elogio di altri, Attacco, Difesa e Opinione personale. 

La Presupposizione è un contenuto presentato come se i destinatari ne fossero già al corrente: in questo modo non sono indotti a metterlo in discussione.

L’Implicatura è un contenuto che non è detto esplicitamente, ma è lasciato intuire. Poiché lo implica lui, il destinatario si accorge di meno che gli è stato trasmesso dall’emittente. 

Un’Espressione vaga è compatibile con molti diversi contenuti concreti, per cui è difficile accorgersi se essa sia falsa o esagerata.

Un Topic, per i linguisti, è un’informazione presentata come se se ne stesse già parlando, quindi come se fosse già abbastanza accettata nel discorso.