L’implicito della settimana: la felicità secondo Coca-Cola

Un saluto ai lettori OPPP!

Oggi diamo uno sguardo a com’era la pubblicità qualche anno fa. Questo cartellone stradale di Coca Cola è del 2013. Per diversi aspetti ci appare “vintage”: la grafica alla portata di una semplice stampante da tavolo, l’aspetto acqua e sapone e l’abbigliamento scelto dalla mamma del ragazzo testimonial, il tentativo di soddisfare le aspirazioni dei possibili giovani bevitori accennando in maniera vaga a un ruolo presidenziale.

Meno vintage, e sempre di ottima presa, è l’enfasi grafica sulla parola GRATIS, capace di indure il lettore ad associarla al prodotto, sottovalutando che questo non è affatto gratis, ma semmai lo è una sua parte minore (e lo è per finta, cioè solo rispetto a un prezzo stabilito arbitrariamente).

Quello che non è vintage per niente, ma anzi evergreen nelle pubblicità di ogni tipo, è il ricorso massiccio all’implicatura per contrabbandare una convinzione esagerata. In questo caso, che la Coca Cola sia niente di meno che la felicità. Asserire: “la Coca Cola è la felicità” farebbe accorgere anche i più distratti che questo non è affatto vero. Per trasmettere una vaga convinzione del genere, è assai più efficace farla implicare dal destinatario, scrivendo 250 ml di felicità in più; un bicchiere di felicità in più; oppure: stappa la felicità.

La cieca fiducia nell’efficacia dell’implicatura, che porta a ripeterla addirittura tre volte, quella sì, forse è un po’ vintage. Forse nel 2025 non funzionerebbe più. Il target di oggi, sempre più scafato, ci casca una volta, ci casca due volte, ma probabilmente alla terza comincia ad accorgersi del trucco.

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Informazioni utili alla lettura

Ogni contenuto discutibile è evidenziato con un colore diverso che corrisponde al tipo di implicito linguistico usato dal parlante in quell’occasione. Il tipo di implicito è indicato nell’etichetta che compare al passaggio, e che ne esplicita anche la funzione comunicativa.

Ogni contenuto implicito serve a realizzare un certo obbiettivo nella comunicazione: cioè, è dotato di una Funzione comunicativa. Ad esempio: Autoelogio, Elogio di altri, Attacco, Difesa e Opinione personale. 

La Presupposizione è un contenuto presentato come se i destinatari ne fossero già al corrente: in questo modo non sono indotti a metterlo in discussione.

L’Implicatura è un contenuto che non è detto esplicitamente, ma è lasciato intuire. Poiché lo implica lui, il destinatario si accorge di meno che gli è stato trasmesso dall’emittente. 

Un’Espressione vaga è compatibile con molti diversi contenuti concreti, per cui è difficile accorgersi se essa sia falsa o esagerata.

Un Topic, per i linguisti, è un’informazione presentata come se se ne stesse già parlando, quindi come se fosse già abbastanza accettata nel discorso.