Intervento di Luigi di Maio
Camera dei Deputati – 14 giugno 2018
Puoi vedere il video del discorso qui.
- Grazie Presidente.
- Un saluto a tutti i deputati. Ci tenevo a dire che per me è un onore intervenire qui. Ho avuto
- l’onore e il piacere di presiedere quest’aula per cinque anni. Oggi, intervenire dai banchi del
- Governo è un ulteriore onore, e vi ringrazio per l’attenzione e il tempo che dedicherete a
- questa informativa su un tema importantissimo, che è quello degli infortuni sul luogo di
- lavoro, ed è un tema su cui dobbiamo metterci al lavoro come Governo e che parte da dati
- che sono molto preoccupanti. L’informativa sarà anche un’occasione per indicare i primi
- punti di intervento su questo argomento[ppp], che intendiamo portare avanti, non specifici,
- ma come filosofia di intervento. Presidente, ieri sera è morto Salvatore Lombardo, l’ultima
- delle oltre 300 vittime di infortuni sul lavoro dall’inizio di quest’anno[ppp]. Un profondo
- cordoglio e vicinanza va alle famiglie di tutti i lavoratori vittime di infortuni mortali[ppp],
- tutti quei lavoratori che nella loro vita professionale hanno subito infortuni gravi e
- invalidanti[ppp]. I numeri che vengono dall’INAIL sono devastanti, assomigliano più a un
- bollettino di guerra. Nei primi quattro mesi del 2018 sono stati 286 i lavoratori morti sul
- lavoro, con un incremento del 9,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. I morti a oggi
- sarebbero oltre 300, con una media di due persone ogni giorno, e purtroppo il dato reale
- potrebbe essere addirittura più alto, considerando i lavoratori non tutelati dall’INAIL[ppp] e
- le denunce di infortunio mortale non riconosciute come tali dall’INAIL[ppp]. L’ultimo
- caduto risale a ieri sera. Si chiamava, appunto, Salvatore Lombardo ed è morto nello
- stabilimento Fincantieri. Esattamente una settimana fa la stessa sorte era toccata a Davide
- Olivieri, che è morto a soli 22 anni schiacciato da un muretto. Solo due giorni fa si
- registravano altri due morti nel messinese: Giuseppe Cicero e Biagio Amendolia. Lasciatemi
- dire prima di tutto che se la sicurezza sui luoghi di lavoro dev’essere prima di tutto una
- cultura, questa cultura della sicurezza la devono avere innanzitutto le nostre aziende
- partecipate dello Stato[impl]. Queste morti vengono definite morti bianche; in realtà, molto
- spesso, non hanno nulla di candido, ma derivano dalla trasgressione delle norme basilari di
- sicurezza[ppp]. Il trend dei primi cinque mesi del 2018 registra un aumento degli infortuni,
- ascrivibili principalmente a cadute dall’alto, ad investimenti ad opera di mezzi o macchine,
- ad intossicazione in ambienti confinati, a ribaltamento di mezzi meccanici, specialmente in
- agricoltura. Tra gennaio e dicembre del 2018, le denunce di infortunio pervenute all’INAIL
- sono state 635.433, in linea con quelle rilevate nell’analogo periodo del 2016[ppp]. La
- diminuzione di 1.379 casi, -0,2%, è dovuto esclusivamente al calo degli infortuni avvenuti
- in occasione di lavoro, mentre quelli in itinere, nel tragitto casa-lavoro e viceversa, hanno
- avuto un incremento del 2,8%. Voglio essere molto chiaro qui, da Ministro del Lavoro, ma
- anche da Ministro dello Sviluppo Economico. Non sono uno di quelli che pensano che la
- sicurezza sul lavoro si possa ottenere esclusivamente scaricando sulle imprese oneri e
- responsabilità, ovvero attraverso l’esclusivo uso di misure punitive[ppp]. C’è bisogno di
- sensibilizzare datori e dipendenti verso una cultura della sicurezza sul lavoro attraverso
- attività di informazione e formazione[impl]. Bisogna sicuramente rafforzare le attività
- ispettive di vigilanza e controllo sul luogo di lavoro attraverso il rafforzamento delle
- strutture amministrative competenti[ppp]. Ma, quando queste strutture rilevano delle
- violazioni delle norme, devono accompagnare l’impresa verso la messa in regola e non solo
- comminare delle sanzioni[impl]. Dobbiamo incentivare le buone prassi aziendali e
- dobbiamo premiare le imprese che investono nella sicurezza, perché un imprenditore che
- investe nella sicurezza dev’esser premiato, non può semplicemente restare un imprenditore
- che ha rispettato la legge e basta[impl], nel momento in cui dobbiamo dare un segnale a tutte
- quelle che invece non rispettano le norme sulla sicurezza: nel miglioramento degli ambienti
- di lavoro, che si impegnano nella formazione dei dipendenti alla prevenzione degli infortuni.
- In generale, ci tengo a trasmettere a quest’aula una mia convinzione, che è maturata negli
- anni in cui sono stato parlamentare qui. Non è con più leggi, e ancora più leggi e ancora più
- leggi che otterremo il risultato di tutelare i lavoratori[impl]. Probabilmente, è esattamente
- andando nella direzione opposta, cioè dicendo: le norme esistenti le lasciamo, ma adesso
- forse è il momento di farle rispettare, e chi le rispetta dev’esser premiato; e dobbiamo forse
- potenziare di più i controlli e ridurre la burocrazia di chi vuole rispettare le norme sul
- lavoro, contro gli infortuni sul lavoro[ppp]. Ma non può pensare di dover compilare decine e
- decine di scartoffie per mettersi in regola[impl]. E questo concetto non vale solo per coloro,
- per quella tutela lavorativa, per chi ha diritto alla tutela INAIL. È tutta un’altra categoria. Ci
- sono tante altre persone, tanti altri lavoratori che, visto il mutato contesto nel mondo del
- lavoro, hanno bisogno di una protezione sociale e non ce l’hanno. Io ho deciso, come primo
- atto di Ministro del Lavoro, di aprire le porte del Ministero del Lavoro ai cosiddetti
- riders[ppp]. Sono delle nuove categorie lavorative che fanno parte della cosiddetta gig
- economy. Li ho coinvolti ad un tavolo. Dopo questa informativa, li sentirò in una conference
- call al Ministero per pianificare un tavolo tra queste grandi big company della gig economy
- e questi ragazzi che consegnano pietanze in bici utilizzando una app e che spesso non hanno
- neanche un contratto. Quindi, figuriamoci una tutela lavorativa[impl]. La nostra intenzione,
- tra i primi provvedimenti di questo Governo, è cominciare a introdurre una tutela per queste
- figure[ppp], per queste categorie, anche collaborando con le aziende di riferimento. C’è una
- profonda convinzione che porto con me, che voglio portare con me in questo mandato da
- Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, che non è alimentando il conflitto tra
- datore e dipendente che riusciamo a portare avanti il tema dei diritti dei lavoratori e dello
- sviluppo delle imprese[impl]. È il momento di fare squadra e, quando noi abbiamo delle
- crisi, che affrontiamo al Ministero del Lavoro, come quella che i funzionari del Lavoro
- hanno affrontato brillantemente nel caso Pim[ppp], allo stesso tempo sappiamo che dall’altra
- parte della strada del Ministero dello Sviluppo Economico possiamo rilanciare quel settore
- con nuove politiche di sviluppo. Questi due Ministeri dovranno parlarsi sempre di più. Lo
- hanno fatto in passato, continueranno a farlo, in un’ottica di sviluppo, di rilancio, per
- salvaguardare, sì, i livelli occupazionali, ma anche per crearne di nuovi. La piccola e media
- impresa italiana rappresenta l’esempio dell’imprenditore, che è anche un po’ dipendente,
- perché lavora in azienda, e del dipendente, perché si sente anche un po’ imprenditore;
- altrimenti i miracoli che hanno fatto col Made in Italy in tutto il mondo[ppp] in questi anni
- non li avrebbero mai raggiunti, non ci fossero state situazioni come queste. Tutti i lavoratori,
- come dice l’articolo 38 della Costituzione, a prescindere dalla qualificazione giuridica dei
- rapporti di lavoro, che siano questi subordinati o meno, devono essere, devono avere gli
- stessi livelli di tutela in caso di infortunio e di malattia professionale da parte dell’INAIL. Il
- nostro obiettivo[ppp+top] è il miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza sui
- luoghi di lavoro. Affinché questa azione sia efficace[top] continuerò a incontrare e
- confrontarmi con lavoratori e datori di lavoro[ppp] costantemente, sia invitandoli al
- Ministero che recandomi personalmente ai loro luoghi di lavoro. Un primo strumento da
- valorizzare[ppp+top] è il sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro
- che fornisce dati per orientare e programmare e valutare l’efficacia nella prevenzione degli
- infortuni e le malattie professionali. Il tavolo tecnico per lo sviluppo e il funzionamento di
- questo sistema informativo vede coinvolto oltre ai rappresentanti del Ministero del Lavoro e
- delle Politiche Sociali anche i rappresentanti delle altre amministrazioni competenti, quali i
- Ministeri della Salute, della Pubblica Amministrazione, Interno, della Difesa,
- dell’Economia, delle Finanze, rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle
- Province autonome, nonché dell’INAIL. L’effettivo avvio del tavolo tecnico consentirà di
- verificare l’adeguatezza delle modalità di funzionamento in funzione dell’esigenza di
- programmazione, monitoraggio e valutazione delle politiche di sicurezza. Un altro tema
- riguarda gli incentivi economici, ovverosia garantire un sistema di premialità per le imprese
- che decidono di investire sulla sicurezza, migliorare le condizioni negli ambienti di lavoro
- e di impegnarsi nella formazione. Sempre maggiore importanza dovrà quindi avere il
- sistema di formazione e informazione[ppp], vero fulcro del sistema preventivo dei rischi. È
- molto importante la collaborazione col Ministero dell’Università e della Ricerca, per
- instaurare una cultura del lavoro già dalla scuola potenziando gli strumenti di alternanza
- scuola-lavoro. Inoltre, va potenziata la ricerca per individuare soluzioni innovative in grado
- di assicurare a tutti i lavoratori una tutela 4.0, con particolare attenzione ai fattori di rischio
- emergenti, connessi ai nuovi modelli organizzativi, al cambiamento dei processi produttivi,
- al processo di invecchiamento della popolazione lavorativa. L’INAIL destina risorse
- finanziarie attraverso appositi bandi per la ricerca e di collaborazione. Entro luglio 2018 sarà
- pubblicato un nuovo bando per l’annualità 2018 per l’importo di circa 4,5 milioni di euro su
- tematiche trasversali, che riguardano tre rilevanti ambiti istituzionali. Il reinserimento
- lavorativo, la tutela lavorativa e la prevenzione. La ricerca INAIL ha fornito un importante
- contributo nell’ambito degli interventi connessi al piano nazionale dell’industria 4.0
- promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico. In virtù della propria rete di
- collaborazione, l’Istituto ha diritto a tre partenariati con la finalità di promuovere e
- realizzare progetti di ricerca applicata, di trasferimento tecnologico e di formazione su
- tecnologie avanzate, valorizzando tematiche trasversali, sulla salute, sulla sicurezza sul
- lavoro, nell’ambito delle proposte progettuali presentate da varie università italiane.
- L’INAIL può inoltre, dall’anno scorso, investire in start-up innovative, per la valorizzazione
- dei risultati della propria ricerca scientifica oppure sottoscrivere quote comuni di
- investimento di tipo chiuso, dedicate all’attivazione e allo sviluppo di start-up innovative
- operanti nella tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e dell’assistenza. Ci sono
- vari, vari progetti in corso. Si stanno sperimentando soluzioni tecnologiche per mitigare
- l’esposizione ai rischi dei lavoratori impegnati in settori ad elevato rischio di infortunio,
- come i robot per sostituire l’uomo in attività e interventi in scenari di lavoro ad alto rischio.
- Esoscheletri, integrati per la riduzione dell’affaticamento muscolo-scheletrico. Sistemi
- basati su sensori per il monitoraggio delle attrezzature e degli ambienti di lavoro e
- dispositivi indossabili per accertare la compatibilità delle soluzioni adottate con gli ambienti
- e le attrezzature in uso. Ci sono anche in sperimentazione sistemi di visione e realtà
- aumentata per assistere il lavoratore in attività ordinarie e straordinarie del processo
- produttivo e manutentivo. Per il capitolo della vigilanza e dei controlli va ricordato che
- l’applicazione della legislazione in materia di salute e lavoro viene svolta prioritariamente
- dai servizi ispettivi delle ASL competenti per territorio. Però, solo in alcuni settori di
- attività, essenzialmente il settore dell’edilizia, tale vigilanza può essere esercitata anche
- dagli uffici territoriali dell’ispettorato nazionale del lavoro. Questa attività, sebbene non
- possa costituire l’unico strumento per ridurre il fenomeno infortunistico, io ci tengo qui ad
- evidenziare l’encomiabile lavoro dell’ispettorato[ppp]. I 280 ispettori impiegati nell’attività
- di prevenzione hanno effettuato solo nel 2017 23.000 accertamenti contestando 36.000
- violazioni. Per quanto riguarda il tasso di regolarità delle aziende ispezionate, si è registrato
- un significativo aumento nel corso del 2017 di circa 3,5 punti percentuali rispetto al 2016,
- cioè pari al 77% rispetto al 73% dell’anno precedente. [caratteri 10.686]
Discorso di Matteo Salvini
Comizio elettorale a Brescia il 6 giugno 2018
Puoi vedere la prima parte dell’intervento qui.
- Grazie, grazie a tutti!
- È una piazza stupenda. L’applauso fatevelo voi perché vedere da qua questa piazza
- bresciana è emozionante. Però, devo dire che, in questi giorni, ho fatto il ministro da
- neanche una settimana. Proprio settimana scorsa ho cominciato a fare il ministro e c’è
- qualche fenomeno del partito democratico[vag] che ci spiega cosa dobbiamo fare. Son
- stati[vag] lì per sette anni a far disastri[vag]. Noi siamo qua da sette giorni e mi
- spiegano[vag] come gira il mondo; e io penso che abbiam fatto già più noi in sette giorni che
- loro[vag] in sette anni. Ed è solo l’inizio. Ed è solo l’inizio. Prima di venire qua, oggi, ho
- anticipato il rientro da Roma per andare a Como. Ennesimo episodio di cronaca nera.
- Ennesimi richiedenti asilo che hanno preso l’autobus senza biglietto, e alla domanda
- dell’autista “Mi fa vedere il biglietto”, boom, giù mazzate. Come andava a finire di solito?
- Pacca sulla spalla, foglietto di espulsione, dicendo: “Non fare più il birbantello, mi
- raccomando!”. Due minuti dopo sull’autobus sempre gli stessi. Io mi sono fatto dare il nome
- e cognome di questi quattro. Uno che aveva già un precedente a Como non mette più il
- piede per il resto dei suoi giorni; e lo mettiamo in un centro pronto a tornare a casa sua. Uno,
- per carità, però uno più uno più uno e cominciamo così perché abbiamo ereditato anni di
- buonismo e di suicidio, in base al quale tutti gli immigrati avevano tutti i diritti e gli italiani
- non avevano neanche un diritto. Adesso vediamo un po’ di cambiare musica. Senza essere
- cattivi, essendo giusti, essendo giusti. Un governo giusto[impl+top] è un Paese giusto. Fai
- domanda di asilo politico e pesti un poliziotto? La mia legge mi dice che devo cambiare la
- normativa e la tua domanda di asilo politico va stracciata! Perché, se vieni qua a chiedere un
- aiuto e in cambio aggredisci la gente….Oggi non è così, oggi non è così….Stiamo
- lavorando, ripeto, da sette giorni, perché l’Italia è il Paese che spende di più per questi
- richiedenti asilo. Se voi siete d’accordo, diamo una bella sforbiciata e vediamo di
- risparmiare un po’ di quattrini. Abbiamo ereditato una situazione così brillante[impl] che,
- dal giorno dello sbarco, alla fine dell’iter dell’asilo politico passano quasi tre anni, tre anni, e
- noi i manteniamo qua per tre anni. Attenzione: ma se c’è qualche bresciano col conto in
- banca così ricco che vuole ospitarne dieci, tutti a casa sua. Tutti a casa sua! Noi non
- vogliamo impedire la generosità a nessuno! Vogliamo semplicemente che non la paghi il
- resto del mondo[impl]. Se c’è qualcuno che si sente generoso e solidale….perché spesso i più
- generosi[vag], quelli che votano più a sinistra[vag] sono quelli che hanno la villa con otto
- cancellate e non conoscono le case popolari[vag], e quindi si permettono[vag] di fare i generosi. Noi,
- per carità di Dio: coi denari tuoi fai quello che vuoi. Ma, siccome a Brescia, di persone
- senza casa e senza lavoro ce ne sono abbastanza[top], io voglio un sindaco che pensi ai
- bresciani in difficoltà e poi al resto del mondo. Questa è la differenza fra i del buono e i
- buoni, perché i buoni siamo noi, non sono gli altri. Quindi stiamo lavorando, stiamo
- lavorando anche per usare al meglio possibile i migliaia di beni confiscati ai mafiosi[ppp].
- Aziende, case, ville, negozi, ribadendo che la mafia ci fa schifo e noi vogliamo togliergli
- fino all’ultima villa, fino all’ultima macchina, fino all’ultimo negozio, fino all’ultimo paio di
- mutande. E, negli ultimi anni, quelli che ci danno lezioni[ppp+vag] diciamo che non è che
- fossero così dinamici, eh. Venendo qua ho parlato con gli uomini delle forze dell’ordine. La
- prima riforma che costa zero[ppp+top] che però ci ho tenuto a far presente da ministro,
- sappiano gli uomini e le donne delle forze dell’ordine che il ministro e i sessanta milioni di
- italiani sono con loro. Guai a chi mette le mani addosso a un poliziotto, a un carabiniere, a
- un uomo della penitenziaria, a un vigile del fuoco, guai. Piano, piano. Non ci metteremo 15
- giorni, però abbiamo le idee chiare, come rendere più sicuro il lavoro dei nostri uomini e
- delle nostre donne delle forze dell’ordine[ppp]. Fra 15 giorni andrò a salutare 250 ragazze e
- ragazzi che hanno finito il corso e andranno a lavorare alle commissioni prefettizie per far
- distinguere più in fretta i rifugiati veri dai rifugiati finti[ppp]. I rifugiati veri stanno qua, i
- rifugiati finti devono prepararsi a fare le valigie perché non possiamo tenere tutto il mondo
- in Italia. E lo dico con educazione, con sobrietà, con rispetto, perché ho visto, ripeto, son
- qua da una settimana e già son stato attaccato dal mondo[vag]. Poi persone di un certo
- spessore[impl]….Mario Balotelli, Roberto Saviano, Fabrizio Corona, la Bonino, Renzi,
- Soros, i commissari europei, Eugenio Scalfari, tutti. Sappiano che invece di farmi paura mi
- danno forza, per lavorare ancora meglio[ppp], per lavorare ancora di più e ancora meglio. Ripeto,
- senza miracoli, però, è partito un governo. Un po’ strano, eh? Un po’ strano, lo confesso
- prima io. Se avessi dovuto seguire io l’interesse mio e della Lega, fare solo l’interesse
- elettorale della Lega e di Salvini, noi ci saremmo seduti – come ha detto quel fenomeno di
- Renzi[ppp] – in poltrona, mangiando pop corn e dicendo no a tutti. No, no, no, no. E intanto
- le aziende chiudevano. A proposito, oggi ho letto l’ennesimo caso e, ripeto, non lo
- affrontiamo in un quarto d’ora, dell’ennesimo caso, dell’ennesima multinazionale che arriva
- in provincia di Brescia[ppp]. Fa i soldi, fa le promesse e licenzia la gente. Mi sono rotto le
- scatole di queste multinazionali che prendono denaro pubblico degli italiani e poi licenziano
- la gente[ppp+top]. Hai preso denaro pubblico? Sta qua, stai qua. E quindi, bisognerà
- lavorare di squadra – ripeto, non ci vorrà un quarto d’ora ma ho le idee chiare. Io mi son
- seduto al lavoro con gli amici dei Cinque Stelle che non conoscevo assolutamente. Ho
- trovato comunque persone ragionevoli, persone con cui abbiamo condiviso un contratto di
- governo, abbiamo condiviso che cosa iniziare a smontare. La prima legge che stiamo
- lavorando per smontare[ppp+top] è la legge Fornero, smontare pezzetto per pezzetto,
- pezzetto per pezzetto. Come quando gioco con mia figlia con il Lego. È chiaro che non
- costruisci il castello in un quarto d’ora, però pezzetto per pezzetto monti e smonti.
- L’obiettivo è di restituire il diritto alla vita, alla pensione e al lavoro[ppp] con quota cento a
- milioni di italiani lasciando ai giovani posti di lavoro che chi si merita la pensione
- finalmente lascia liberi. È questo l’obiettivo, così come abbiamo condiviso l’obiettivo di
- semplificare la vita a chi lavora, a chi lavora in proprio, a chi lavora del suo[ppp]: artigiani,
- commercianti, partite IVA, liberi professionisti, imprenditori. Imprenditori, attenzione! Non
- solo i grandi imprenditori finanziati e coccolati dai governi della sinistra[ppp]. Io penso agli
- imprenditori con tre, quattro o cinque dipendenti che sono gli eroi di questo Paese[ppp], che
- non hanno mai visto una lira di denaro pubblico, che non vanno alle assemblee di
- Confindustria, coi salotti. Che, però, sono l’ossatura di questo Paese. E infatti, guarda caso,
- cose strane, ci sono i grandi imprenditori che dicono: “No, non vogliamo la Flat Tax. Non
- vogliamo pagare meno tasse. E ci credo, con tutti i soldi pubblici che tu prendi[ppp+top],
- pagare meno tasse a te non interessa. Il mio obiettivo, invece, è che tutti, tutti, chi ha di più e
- chi ha di meno, paghino una lira di meno. Mi hanno attaccato perché…eh, ma così aiuti
- anche i cosiddetti ricchi[vag+ppp]! Io voglio un Paese che premia chi è bravo, che porta qua
- chi è bravo, perché se l’imprenditore paga meno tasse assume un operaio in più, mi cambia
- un macchinario in più, mi compra una macchina in più ed è lavoro, ed è ricchezza; quindi
- tutti devono poter fare impresa. E chi è piccolo soprattutto deve smettere di passar le
- giornate a compilare i moduli[ppp]; e io voglio cancellare spesometri, redditometri, studi di
- settore, la fatturazione elettronica. Oggi mi ha chiamato un amico e m’ha detto: “Matteo,
- grazie ai fenomeni di prima, dal primo luglio, per noi in partita IVA possiamo scaricare il
- carburante solo se paghiamo con moneta elettronica, perché altrimenti non scarichiamo
- nulla. È il Grande Fratello[vag], che punisce….Secondo me, i soldi che voi avete
- risparmiato e depositato sul vostro conto corrente li potete prelevare dove volete, quando
- volete e per farci quello che volete! Non esiste un limite di spesa al denaro contante vostro,
- guadagnato da voi e già tassato. Altrimenti si fanno i soliti favori alle grandi banche e alla
- grande finanza che tassa anche la soffiata di naso[ppp]. È questo, dico la soffiata di naso
- perché un ministro dev’essere educato, e quindi….sennò Minniti si offende[impl]. Io l’ho
- detto alle persone che ho trovato al Ministero – peraltro persone molto motivate che da una
- settimana stan facendo orari di lavoro….noi siamo abituati ad arrivare in ufficio presto
- la mattina e uscire di ufficio la sera tardi. Però, si scordi, qualche fenomeno di sinistra[vag],
- che io faccia il ministro in ufficio. Io faccio il ministro in ufficio tutto il tempo necessario
- che serve passare in ufficio, ma io faccio il ministro in strada, in piazza, in stazione, in
- mezzo alla gente, in mezzo ai poliziotti e alle poliziotte, sugli autobus. Quindi, penso che
- sia questo, quello che la gente ci ha chiesto. Non bacchette magiche, non miracoli ma
- normalità, tranquillità. E già questa settimana ho avuto modo di scambiare parole
- sostanziose con alcuni colleghi ministri esteri. Ho detto qualcosa che è, guardando i
- numeri – io, ovviamente, non me la prendo col popolo tunisino, che è un popolo stupendo,
- affettuoso e generoso. Però, se abbiamo più di duemila tunisini ospiti delle carceri italiane[top]
- – e i tunisini sono la prima etnia per sbarco quest’anno – io darò tutto il supporto agli amici
- e a i colleghi tunisini per aiutarci reciprocamente a stare bene ciascuno a casa sua. Io non
- voglio mica far niente di strano, eh? Non voglio far niente di strano. Oggi si è arrabbiato
- un maltese. Oggi è toccato a un maltese….mah, io…perché nelle prossime ore sta
- arrivando un barcone – e su questo, ripeto, ereditiamo anni di buonismo e complicità[vag], e
- cercheremo di smontare pezzo per pezzo questi anni di buonismo[ppp] – arriva ‘sto
- barcone – guarda caso i barconi delle ONG stanno lì nei limiti delle acque territoriali
- libiche[impl], e guarda caso sono i primi che intercettano i barconi pieni di presunti profughi,
- carico di esseri umani, direzione Italia[impl]. C’è ‘sto barcone, personale tedesco, bandiera
- olandese, passa da Malta, da Malta gli fanno ciao ciao, e tira dritto verso l’Italia. E io ho
- detto: “Però, scusa, il buon Dio ha messo Malta più vicino alla Libia, non è colpa della
- Lega! Malta è lì e l’Italia è più su”. Perché Malta non accoglie? Il governo maltese ha
- smentito: “No, non è vero che noi non accogliamo”. Bè, allora ditemi: “Quanti barconi
- sono arrivati a Malta? Quanti richiedenti asilo politico…..Però, devo dire che solo alzando
- il tono di voce rispetto ai dormienti di Sinistra[ppp], martedì in Europa volevano approvare una
- nuova regolamentazione sull’immigrazione, che ci avrebbe lasciato qua fino a dieci anni
- altre migliaia di immigrati – ho mandato l’ambasciatore italiano con il mandato di dire
- “No, assolutamente”. E guarda caso hanno detto no i tedeschi, hanno detto no gli
- ungheresi, han detto no gli olandesi, han detto no gli austriaci, han detto no i belgi[impl]. Un
- giornalista oggi ha detto: “Salvini è stato fortunato”. Se lo spread sale è colpa mia, ma se
- portiamo a casa qualcosa[impl], eh….vabbè, però Arrigo Sacchi insegnava che serve anche il
- fattore C nella vita e nel calcio, e quindi…C’è bisogno, incredibile, a Brescia e in Italia, di
- normalità, di serenità, di tranquillità. Un Paese che ha bisogno di eroi, di persone
- eccezionali[top] è un Paese che ha dei problemi. Ragazzi, ritenetemi uno di voi coi pregi e i
- difetti che avete voi. Ritenetemi assolutamente a disposizione senza colpi di genio, eh?
- Però, facendo delle cose normali. La legge non lo permette. Io sono impazzito quando ho
- letto questa notizia che i quattro che hanno aggredito i due autisti a Como erano tutti e
- quattro richiedenti asilo. E io ho detto: “Ma scusi – parlando coi nostri al Ministero degli
- Interni – questi non li possiamo prendere e rimettere sul…..”. No! Perché c’è la
- convenzione internazionale, pim, pum, pam….e quindi, al massimo gli possiamo revocare
- qualche beneficio di accoglienza. Io voglio arrivare alla fine di questo percorso dove
- l’Italia tornerà ad essere un Paese giusto e normale[ppp], dove le donne e i bambini che
- scappano dalla guerra hanno in Brescia casa loro. Le donne e i bambini che scappano dalla
- guerra hanno in Brescia casa loro, gli altri vincono un biglietto premio per tornare da dove
- sono arrivati, visto che non possiamo dare tutto a tutti. Adesso, visto che stiamo facendo il
- live su facebook ci saranno già dodici comunicati stampa della Sinistra contro quel….Ma,
- stiamo dicendo delle cose incredibili?[impl] Stiamo dicendo delle cose banali. Prima ero a
- Como, oggi. Gli svizzeri, come si comportano? Secondo voi, in Svizzera entrano tutti? No!
- In Francia, che fanno i buoni[impl]. In Spagna! Ragazzi, siamo gli unici. Ma perché? Perché
- abbiamo avuto al governo persone generose? No, perché qua c’è gente che ci guadagna
- milioni di euro sulla pelle di questi disperati[vag]! Perché c’è gente che si è arricchita
- grazie al business dell’immigrazione clandestina[vag]. [caratteri 11.616]