Un saluto ai nostri lettori OPPP! Questa settimana vi proponiamo il commento a un recentissimo slogan di MediaWorld nel quale vengono pubblicizzate le offerte proposte in occasione del Black Friday.
Come si può osservare, nello slogan spicca un termine (“vero”) che si ripete più e più volte, come a rimarcare che le offerte proposte dai concorrenti in occasione del Black Friday non siano realmente convenienti. Questo senso implicito è ricavabile per implicatura, in quanto la ripetizione dell’aggettivo “vero” infrange le Griceane massime di quantità e di modo. Solitamente non occorre specificare che una certa offerta sia vera. Il sottolinearlo implica che tale informazione sia rilevante nel discorso, e se ne deduce che altre offerte non lo sono. Ovviamente, le offerte false a cui si allude sono quelle della concorrenza. Questo valore dell’implicatura è inoltre rafforzato sia dalla marcata ripetizione dell’espressione, sia dall’avverbio “davvero” che intensifica l’idea di un implicito confronto con i concorrenti.
Oltre che sull’uso dell’aggettivo “vero”, la persuasività dello slogan che accompagna l’immagine poggia su quelle che chiamiamo descrizioni definite, e che ritroviamo in espressioni come il vero Black Friday, che spicca sullo sfondo scuro. Essa presuppone, e quindi presenta come noto, che il “vero Black Friday” sia uno solo: ovviamente quello di MediaWorld.
In questo slogan, le strategie di implicitezza impiegate controbilanciano il carattere quasi ermetico del messaggio, fatto di poche parole, ma ricche di sensi impliciti. Questi ultimi, se presentati più esplicitamente (“Le offerte degli altri sono false”), avrebbero più facilmente indotto il lettore a metterlo in discussione.