Nella settimana che si chiuderà con il voto alle amministrative nella Capitale, vi proponiamo un “implicito della settimana” bipartisan.
Sia il candidato del centro-sinistra Roberto Gualtieri, sia quello del centro-destra Enrico Michetti durante la campagna elettorale hanno proposto slogan che contengono un verbo di cambiamento di stato, che attiva una presupposizione. Nello slogan di Gualtieri “una citta che rinasce” è presupposto che Roma sia morta, almeno metaforicamente. Nello slogan di Michetti “Roma torna capitale” è invece presupposto che Roma non sia più capitale. Entrambe le presupposizioni veicolano dunque un attacco rivolto all’amministrazione uscente, che avrebbe “ucciso” o destituito la Capitale.
I contenuti presupposti sono – se presi alla lettera – palesemente falsi (Roma non è “morta”, Roma è la capitale): per questo ne nascono delle implicature che riguardano tutti i significati (positivi, di autorevolezza e importanza) associati all’essere una città “viva” e all’essere capitale.