Per fare un buon giornale ci vuole (anche) un lettore attento

Cari lettori OPPP!, questa settimana descriviamo una pratica democratica che auspichiamo sempre più diffusa. Un lettore critico di un quotidiano a tiratura nazionale ha individuato e segnalato un implicito contenuto in un suo titolo online; ha inoltre prospettato le possibili conseguenze negative che avrebbe avuto sulla comunicazione. La segnalazione è importante non solo per il quotidiano, ma anche per gli altri suoi lettori, che potrebbero non aver elaborato in modo vigile i contenuti impliciti veicolati. Nel descrivere il fenomeno, come vedrete, non citeremo né il giornale né il nome del lettore da elogiare, perché ci interessa il processo comunicativo in sé più dei suoi attori specifici. Ora vediamo il caso nel dettaglio.

Il quotidiano online ha riportato la notizia di cronaca dell’accusa di molestie sessuali al ginecologo Silvio Viale. Il caso è al centro di una bufera mediatica per varie implicazioni politiche e sociali. Il medico è infatti anche consigliere comunale a Torino, ruolo di grande responsabilità che lo espone a critiche più aspre. Inoltre, le denunce di molestia sono arrivate da donne appartenenti al movimento #MeToo, molto noto all’opinione pubblica. Ogni parola spesa sul fatto va quindi pesata con cura. Il titolo iniziale dell’articolo recitava invece “Torino, il ginecologo anti-aborto Viale accusato di molestie sessuali: quattro denunce contro il medico”. Un lettore attento ha utilizzato lo spazio dei commenti per segnalare che Viale è tutt’altro che antiabortista. Il titolo è stato quindi modificato in “Torino, il ginecologo pro-aborto Viale accusato di molestie sessuali: quattro denunce contro il medico”. Il lettore ha tuttavia fatto notare che stavolta l’errore non era di forma, ma di sostanza: specificare la posizione di obiettore o meno sulle interruzioni di gravidanza non è pertinente in un caso di cronaca, perché potrebbe (parole del lettore) “sottendere che se uno è pro IVG ha propensione per codeste pratiche (PRESUNTE!) scorrette”. In termini tecnici, il lettore ha individuato un’implicatura conversazionale sorta dal rispetto della massima della relazione, per cui se due contenuti sono presentati insieme è perché c’è una relazione tra loro. Questo secondo problema è più difficile da identificare, proprio perché il contenuto discutibile (o falso) non è comunicato esplicitamente. In altre parole, se è facile contraddire l’informazione secondo cui Viale è antiabortista, non è scontato ribattere al legame tra la sua posizione sull’aborto e le sue presunte molestie perché questo viene tendenziosamente suggerito senza essere chiaramente dichiarato. Il quotidiano ha recepito positivamente la critica e ha modificato il titolo in “Il ginecologo Viale denunciato per violenza sessuale da quattro donne”. Il dialogo aperto e proficuo tra il quotidiano e la critica del lettore, basata sull’osservazione dei contenuti impliciti, è un ottimo modo di garantire un’informazione trasparente.

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Informazioni utili alla lettura

Ogni contenuto discutibile è evidenziato con un colore diverso che corrisponde al tipo di implicito linguistico usato dal parlante in quell’occasione. Il tipo di implicito è indicato nell’etichetta che compare al passaggio, e che ne esplicita anche la funzione comunicativa.

Ogni contenuto implicito serve a realizzare un certo obbiettivo nella comunicazione: cioè, è dotato di una Funzione comunicativa. Ad esempio: Autoelogio, Elogio di altri, Attacco, Difesa e Opinione personale. 

La Presupposizione è un contenuto presentato come se i destinatari ne fossero già al corrente: in questo modo non sono indotti a metterlo in discussione.

L’Implicatura è un contenuto che non è detto esplicitamente, ma è lasciato intuire. Poiché lo implica lui, il destinatario si accorge di meno che gli è stato trasmesso dall’emittente. 

Un’Espressione vaga è compatibile con molti diversi contenuti concreti, per cui è difficile accorgersi se essa sia falsa o esagerata.

Un Topic, per i linguisti, è un’informazione presentata come se se ne stesse già parlando, quindi come se fosse già abbastanza accettata nel discorso.