L’implicito della settimana: “gli impliciti di Taffo non muoiono mai”

Un saluto al nostro pubblico! Questa settimana, analizziamo una campagna di spot pubblicitari della agenzia funebre Taffo, famosa per la creazione di slogan sardonici e provocatori.

In particolare, osserviamo due annunci relativi ai servizi funerari per animali domestici. Il primo slogan ci dice “c’è chi li abbandona, e chi li tiene per sempre”, mostrando un’urna cineraria. Tale messaggio veicola un’implicatura, basata sull’associazione tra il testo e l’immagine (tecnicamente, un’inferenza ponte o bridging inference): ovvero che scegliere di cremare il proprio animale e conservarlo in un’urna equivalga a “tenerlo per sempre”, e, parallelamente, che non fare tale scelta equivalga ad “abbandonarlo”. Vedendo tali contenuti esplicitati, ci apparirà forse evidente che essi sono alquanto controversi e discutibili.
Nel secondo slogan l’annuncio dice “ogni amico merita di essere ricordato”, implicando che avvalersi dei servizi di Taffo equivalga a ricordare il nostro amico animale e, contenuto ancora più controverso, che non farlo equivalga a dimenticarlo. Entrambi i messaggi fanno leva sull’emotività dei riceventi, cercano di sollecitarne il sentimento morale. Ovvero, tentano di convincerli che avvalersi dei servizi funerari Taffo sia una scelta moralmente superiore, da padrone più amorevole. Tuttavia, poiché tale suggerimento è opinabile, gli emittenti hanno scelto di “nascondere” l’argomentazione dietro a delle strategie implicite.
Se i contenuti che l’annuncio ha veicolato in maniera implicita venissero portati alla luce, il messaggio finirebbe per risultare molto meno accattivante e persuasivo. Perché accade questo?
Perché noi tendiamo a prestare più attenzione a quello che viene messo in evidenza, e meno a quello che è, appunto, “subliminale”. Le “tecnologie” linguistiche dell’implicito consentono di persuadere i destinatari di contenuti anche molto discutibili, che verrebbero probabilmente rifiutati se vagliati criticamente.

Condividi l'articolo:

Articoli correlati

L’implicito della settimana: la vaghissima “strada concreta” di Valditara contro la violenza di genere

L’implicito della settimana: presupposizioni da paura

Informazioni utili alla lettura

Ogni contenuto discutibile è evidenziato con un colore diverso che corrisponde al tipo di implicito linguistico usato dal parlante in quell’occasione. Il tipo di implicito è indicato nell’etichetta che compare al passaggio, e che ne esplicita anche la funzione comunicativa.

Ogni contenuto implicito serve a realizzare un certo obbiettivo nella comunicazione: cioè, è dotato di una Funzione comunicativa. Ad esempio: Autoelogio, Elogio di altri, Attacco, Difesa e Opinione personale. 

La Presupposizione è un contenuto presentato come se i destinatari ne fossero già al corrente: in questo modo non sono indotti a metterlo in discussione.

L’Implicatura è un contenuto che non è detto esplicitamente, ma è lasciato intuire. Poiché lo implica lui, il destinatario si accorge di meno che gli è stato trasmesso dall’emittente. 

Un’Espressione vaga è compatibile con molti diversi contenuti concreti, per cui è difficile accorgersi se essa sia falsa o esagerata.

Un Topic, per i linguisti, è un’informazione presentata come se se ne stesse già parlando, quindi come se fosse già abbastanza accettata nel discorso.