Questa settimana la lente di OPPP! si sposta sul tweet pubblicato da Carlo Calenda per il lancio della campagna “Nucleare Sì Grazie”. In questo testo il discorso politico si avvicina a quello pubblicitario, dal momento che il leader di Azione sta ribadendo uno dei punti fondamentali del programma del partito e al contempo promuovendo le adesioni alla raccolta firme sul nucleare. Vediamo insieme quali contenuti impliciti nasconde.
La frase “smettiamola di affrontare la questione energetica con ideologia e demagogia” include il verbo di cambiamento di stato “smettere”, che attiva la presupposizione che attualmente la questione energetica sia trattata con ideologia e demagogia (altrimenti non potremmo smettere di farlo). Questo contenuto è un caposaldo dei sostenitori del nucleare, ma non è certo legittimo darlo per scontato. Lo stesso passaggio include inoltre due implicature: la prima lascia intendere, senza dirlo esplicitamente, che affrontare la questione energetica con ideologia e demagogia significhi opporsi acriticamente all’energia nucleare. La seconda insinua che a commettere questo genere di errore siano persone diverse da Calenda, e tipicamente suoi avversari politici. Si tratta di contenuti che alcuni riterranno veri, altri falsi, altri parziali: ma trasmetterli in modo implicito aumenta le possibilità che risultino convincenti senza sollevare troppe reazioni critiche. Infine, Calenda parla di “una transizione energetica realmente sostenibile”, attivando l’implicatura che i piani di transizione energetica che non contemplano il nucleare, propugnati dalle altre parti politiche, non siano veramente sostenibili. In questo contesto risulta inoltre vago che cosa si intenda per “sostenibile”: parliamo di sostenibilità ambientale e climatica, di sostenibilità economica o di altre forme di sostenibilità (quali)?
In questo tweet, Calenda sfrutta dunque abilmente i meccanismi dell’implicito per costruire un’impalcatura persuasiva intorno al contenuto esplicito centrale nel messaggio: “Senza nucleare è impossibile raggiungere la neutralità climatica entro il 2050”.