Un saluto al pubblico OPPP! Questa settimana analizziamo gli impliciti contenuti in un tweet del partito Più Europa, riguardo alla social card varata dal Governo Meloni.
Gli impliciti partono dalle prime parole: “Questa mancia di distrazione di massa è dedicata a te”, presuppone, infatti, che la misura proposta dal governo per aiutare le famiglie italiane sia in realtà una mancia per distrarre i cittadini.
Il testo continua dicendo: “A te che pensavi che Giorgia Meloni fosse davvero pronta”. Questa frase veicola la presupposizione che Giorgia Meloni non sia davvero pronta. Pronta a fare cosa? A questo proposito, la frase rimane vaga.
Il tweet prosegue con una combinazione di impliciti: “E invece, a neanche un anno di governo, sotto pressione e in assenza di risultati, rispolvera l’antica ricetta dei populisti al governo”. Con questa frase, si presenta come topic – ovvero come informazione non nuova, ma già presente nel discorso e quindi nella convinzione dei lettori – che il governo sia sotto pressione (quale pressione e da parte di chi/cosa resta vago), e che ci sia assenza di risultati.
Qualche riga dopo leggiamo un’altra espressione alquanto vaga, nella frase “Una misura che non aiuta davvero nemmeno le fasce più deboli del Paese”, dove non è specificato quali gruppi di persone rientrino nella categoria le fasce più deboli del Paese.
Con l’ultima frase, che recita: “Tanta, troppa presunzione nel non riconoscere ancora una volta la necessità di riforme strutturali…” , l’autore presuppone che il Governo non stia riconoscendo la necessità di riforme strutturali, e che non sia la prima volta.
Infine, lo slogan presente nell’immagine: “la povertà non si combatte con le mancette, ma proponendo riforme strutturali” implica che il Governo Meloni pretenda di voler combattere la povertà con tale riforma e senza intraprendere riforme strutturali e, di nuovo, che la social card rappresenti in realtà solo una mancetta.
Questo tweet appare come un’invettiva che Più Europa rivolge all’elettorato, ma si tratta soprattutto di una serie di attacchi impliciti, non del tutto trasparenti, rivolti al Governo.