Un saluto ai nostri lettori di OPPP!
Questa settimana commentiamo un recente post di Matteo Salvini sullo slogan scelto dalla Conferenza sul futuro dell’Europa, inaugurata a maggio 2021. Nell’ambito di questa iniziativa, vengono pubblicate relazioni intermedie su temi che riguardano l’Europa e la tutela dei diritti del cittadino europeo.
L’immagine della donna con indosso un velo islamico, accompagnata dallo slogan “Il futuro è nelle tue mani” sembra volta a sensibilizzare l’inclusione, nel progetto culturale e politico europeo, di cittadini di religione islamica. Ne scaturisce l’implicatura conversazionale che il futuro dell’Unione Europea debba includere anche cittadini che professano una fede diversa da quella giudaico-cristiana. Il messaggio sullo sfondo rosa (“fai sentire la tua voce”) implica poi che queste persone, oggi, non godano degli stessi diritti di tutti gli altri cittadini europei e che debbano pertanto far sentire la propria voce.
La reazione di Matteo Salvini è sferzante e critica nei confronti dell’atteggiamento di apertura dell’Europa a coloro che professano una fede che molti associano all’immigrato indesiderato e, in situazioni di tensione internazionale, persino agli autori di attentati terroristici. Nel dire “noi preferiamo libertà e diritti”, Salvini implica che l’inclusione e l’accettazione di etnie islamiche nella Comunità Europea sia alternativo e incompatibile con la libertà e i diritti civili, e sia il preludio alla loro perdita nei Paesi attualmente membri dell’UE. Detto altrimenti, quello che il politico implica, senza dirlo esplicitamente, è che non ci potrà essere un futuro di libertà, né di diritti, se il mondo islamico entrerà a far parte dell’Europa. Se lo stesso contenuto venisse asserito esplicitamente, molti più lettori ne realizzerebbero la falsità. In questa forma implicita è più facile che qualcuno ne sia influenzato.