Grazie , Presidente .

Signor Presidente , signora Ministra , colleghe e colleghi , desidero innanzitutto rivolgere un ringraziamento alle donne e agli uomini delle Forze dell’ ordine , e ancora una volta , in questi giorni difficili , a Roma , a Milano , a Trieste , stanno dando prova di elevata professionalità e assoluta dedizione .

A nome del mio Gruppo , le chiedo inoltre , signora Ministra , di far giungere agli agenti feriti gli auguri di un rapido ristabilimento .

Desidero anche ribadire in quest’ Aula , nel Parlamento della Repubblica , il nostro sdegno e la nostra condanna per l’ assalto e la devastazione alla sede della CGIL , di chiara matrice fascista !

Ripeto , di chiara matrice fascista !

Un evento gravissimo e inquietante , che riporta alla nostra memoria gli anni bui e tragici che precedettero il Ventennio .

Alla CGIL e al suo Segretario , alle iscritte e agli iscritti , rinnovo la nostra solidarietà e vicinanza , e voglio qui ricordare la risposta all’ offesa fascista verso il mondo del lavoro , offerta dalla bella , pacifica , partecipatissima Piazza di San Giovanni di sabato .

In quella piazza della democrazia , della libertà e dei valori costituzionali è stato un onore esserci .

Lo dico con rispetto ai colleghi della destra , quella piazza non era elettorale , quella piazza non era di qualcuno , quella piazza era dell’ Italia e disertarla è stato un errore .

La ringrazio , signora Ministra , per questa informativa circostanziata , sugli incidenti verificatisi a Roma sabato 9 ottobre , su quelli successivi di Milano e Trieste , e sulle linee di azione della gestione dell’ ordine pubblico .

Questa relazione consente all’ intero Parlamento di avere un quadro chiaro sui gravi fatti e quindi di esprimersi in maniera approfondita e ponderata .

Il mio auspicio è che almeno in questa occasione si superi la tentazione della propaganda e dell’ uso strumentale degli avvenimenti a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi , anche perché ormai i ballottaggi sono alle nostre spalle .

Signor Presidente , è ancora più evidente , alla luce di quanto abbiamo oggi ascoltato , il disegno eversivo preordinato delle frange di Forza Nuova e delle altre sigle della galassia neofascista che miravano ad assaltare la sede del potere esecutivo , Palazzo Chigi , e la sede del potere legislativo , il Parlamento .

Un quadro che definire allarmante è davvero dire poco .

Ebbene , dinanzi a questo disegno , che oggi ci è stato descritto in maniera ancora più circostanziata , abbiamo ascoltato nei giorni scorsi , proprio in quest’ Aula , una leader di partito accusare il Governo di mettere in atto " una - cito testualmente - strategia della tensione " .

Quindi , dobbiamo dedurne che non i gruppi neofascisti , ma nientemeno il Governo , cioè il presidente Draghi , la ministra Lamorgese e , dobbiamo supporre , anche tutti o quasi tutti i ministri , stanno tentando di danneggiare un partito , e , accusa gravissima , stanno tentando di sovvertire l’ ordine democratico .

Questo Governo è custode della democrazia e simili accuse vanno rigettate con la massima fermezza !

Già era apparsa poco comprensibile , rispetto alle immagini dell’ assalto , rispetto agli arresti effettuati , la riluttanza , da parte di Fratelli d’ Italia e della sua leader , la collega Meloni , a riconoscere la matrice fascista all’ origine degli incidenti di sabato , e in particolare dell’ irruzione nella sede della CGIL .

Ma se era incomprensibile questa difficoltà , è stato inammissibile costruire la tesi di un complotto ordito contro la destra , sfruttando o addirittura manovrando gli esponenti neofascisti all’ opera sabato .

Io credo che , anche nella foga delle campagne elettorali , dovremmo imparare , colleghi , a usare misura nelle parole , soprattutto quando si evocano tempi e stagioni segnati dal sangue , dalle stragi , dalle bombe , dalle piazze cosparse di cadaveri , dai treni sventrati .

Dovremmo evitare di piegare la storia , soprattutto quella tragica e dolorosa di questo Paese , agli interessi di giornata , e anche ricordare che i protagonisti di quei tempi , così inammissibilmente richiamati , sono stati i gruppi eversivi , neri e rossi , che usavano la violenza omicida per provare a distruggere la democrazia e le istituzioni democratiche .

Signor Presidente , signora Ministra , il Paese vive una fase assai delicata .

Da un lato , i dati della ripresa economica , dei consumi delle famiglie , la fiducia degli imprenditori e , sebbene in misura non ancora soddisfacente , il recupero dei posti di lavoro persi con la pandemia ci fanno guardare al futuro con una certa fiducia .

Dall’ altra parte però , il disagio sociale causato da quasi due anni di sofferenze , di restrizioni , di preoccupazioni per la nostra salute e per quella dei nostri cari e un senso diffuso di precarietà e di smarrimento spinge aree , certo non maggioritarie ma comunque presenti nella nostra società , a protestare , e a manifestare nelle piazze , con rischio di infiltrazioni e manipolazioni proprio in quel malessere .

Anzi , per quanto riguarda la diffusione di informazioni false o deformate sui social media , possiamo dire che la manipolazione è già in atto .

Condividiamo , dunque , l’ amarezza per quella che il Presidente della Repubblica ha definito " una deriva antiscientifica " , che si respira nel Paese accompagnata da atti di violenza che sembrano quasi voler ostacolare la ripresa economica .

È una fase , questa , che forse più che nei mesi passati impone a tutti responsabilità e capacità di procedere con saggezza e lungimiranza sulla strada del rigore e della gradualità , che ci ha permesso di fare passi in avanti sicuri per uscire dalla crisi , e , in particolare , richiede a tutti parole e comportamenti che non mostrino alcuna ambiguità " sul rilievo assoluto - e cito - assoluto " della campagna vaccinale come strumento per sconfiggere la pandemia .

È il vaccino non il tampone che ci farà vincere questa drammatica battaglia !

È perciò , signor Presidente , il tempo dell’ unità e della coesione , a cominciare dalla politica .

Ed è questo l’ appello che mi sento di rivolgere , quest’ oggi , da questi scranni .

Unità non è cancellazione delle diversità , soprattutto tra chi è in maggioranza e chi è in opposizione , ma è sforzo comune di vincere , prima di tutto , la pandemia .

Signora Ministra , appare evidente che quanto avvenuto a partire dal pomeriggio di sabato 9 ottobre rappresenti un evento non omologabile a tutte le altre manifestazioni .

È chiaro che la presenza delle frange neofasciste di Forza Nuova e di altri soggetti legati a quest’ area , all’ interno della manifestazione promossa dalle associazioni e dai cittadini contrari all’ uso del green pass , ne ha radicalmente mutato natura e linea di svolgimento , rendendo inefficace la strategia di contenimento perseguita nella gestione dell’ ordine pubblico .

Apprezziamo che abbia riconosciuto che ci sono state delle sottovalutazioni e che ci siano state delle responsabilità .

E per questi motivi , signora Ministra , siamo convinti che adotterà tutti i provvedimenti opportuni e necessari per evitare che ciò avvenga di nuovo .

Nei fatti successivi , di Milano e di Trieste , così come lei stessa ci ha descritto , la gestione dell’ ordine pubblico , anche nei frangenti assai complessi e rischiosi come quelli che si sono verificati nel capoluogo lombardo per opera di appartenenti all’ area anarchica , non ha registrato le criticità osservate sabato 9 ottobre a Roma .

In particolare , per Trieste , credo sia giusto esprimere un apprezzamento per l’ azione prudente , ma ferma , a tutela dei lavoratori portuali e dell’ attività del porto che , ricordiamolo , è , per importanza , il settimo in Europa , il primo per traffico merci e la porta essenziale per l’ intera economia italiana .

E davvero mi pare incomprensibile come colleghi della Lega e di Fratelli d’ Italia abbiano potuto accusare proprio le Forze dell’ ordine di comportamenti brutali verso i lavoratori .

In conclusione , la sua relazione , signora Ministra , ci ha fornito un quadro dell’ accaduto e indicazioni sulle cose da fare che noi consideriamo positivamente .

Nell’ azione di contrasto e repressione di tutte le forme di violenza , come quelle accadute nel corso degli ultimi giorni , il Governo sappia di avere il sostegno pieno del Partito Democratico e siamo convinti , speriamo , di tutto il Parlamento .

Un’ unità che è fondata sulla consapevolezza che siamo immersi , da mesi , in un tempo tra i più difficili , dal punto di vista sociale , economico e produttivo , della nostra storia , e che questa crisi , che non ha risparmiato nessuno , ha comunque aggravato squilibri e disparità .

Vogliamo e dobbiamo uscire da questa crisi con un Paese più forte , con un Paese più giusto , più moderno , più capace di proteggere le fasce e le aree più deboli .

E questo non sarà possibile o , comunque , riuscirà più difficile senza una tensione unitaria , senza una volontà di coesione , di cooperazione tra tutte le forze , a cominciare da quelle politiche , che consenta di condividere ricette coraggiose e arrivare al più presto possibile all’ uscita dalle difficoltà .

Il Partito Democratico per questo c’ è e si impegnerà .