Parliamo di scuola .

Vi prego di dedicare cinque minuti di attenzione , perché questo tema sta diventando il tema fondamentale del dibattito politico di queste ore .

E non so come fare a dirlo , perché qualcuno potrebbe pensare che sono felice delle discussioni , ma in realtà io sono proprio contento , del fatto che finalmente la scuola sia al centro della discussione .

Certo , non apprezzo alcuni toni , alcune polemiche , i boicottaggi di chi non vuole far partecipare i ragazzi alle Invalsi , probabilmente abbiamo sbagliato anche noi del governo alcuni messaggi di comunicazione , ma l' idea che finalmente in Italia la scuola sia al centro , per me è la cosa più importante di tutte .

Oggi noi abbiamo avuto , finalmente , dopo una dozzina di trimestri , il segno più al PIL , più 0.3 % , ma non servirà a niente tornare a crescere nelle statistiche se non torniamo a crescere nelle scuole .

L' Italia non sarà mai la superpotenza demografica , la superpotenza geografica , la superpotenza diplomatica , può essere una superpotenza culturale .

E allora dobbiamo recuperare tutto ciò che è cultura , educazione , istruzione , formazione e tentare di scrivere insieme una pagina nuova .

Ecco che cos'è la Buona Scuola .

Intendiamoci , la buona scuola c' è già , in Italia .

È la professoressa che , nonostante il controsoffitto o le difficoltà della banda larga , insegna ai ragazzi ad allargare il cuore con una poesia .

È l' insegnante di musica che fa un' orchestra in una scuola di periferia .

È la grande professionalità di chi riesce , anche in laboratori scalcinati , a far sperimentare ai ragazzi il gusto della ricerca , della curiosità .

La buona scuola c' è già , in Italia .

Sono tante donne e tanti uomini che si impegnano con coraggio , con costanza e con determinazione .

Quella che noi proponiamo è una riforma su alcuni punti .

Anzi , non chiamiamola riforma , che non ne possiamo più .

Sono alcuni punti , concreti , puntuali , specifici , di cui vorrei discutere insieme a voi , perché , se li chiariamo , innanzitutto a noi stessi , forse riusciamo a capire dove siamo d' accordo , dove non siamo d' accordo , quali sono le cose che ci piacciono , quali sono le cose che non ci piacciono .

Primo punto , ho preso la lavagna apposta , la cosa più urgente , non la cosa più importante .

La chiamiamo alternanza scuola-lavoro .

La chiamiamo alternanza scuola-lavoro anche se la parola è una parola un po ' abusata .

Dico che è un' urgenza perché noi abbiamo avuto in questi anni un crollo totale degli occupati .

Abbiamo avuto un aumento della disoccupazione giovanile che è impressionante .

Noi siamo un paese in cui i ragazzi che non trovano lavoro sono oltre il 40 % .

È un dato che è tra i peggiori d' Europa .

L' alternanza scuola-lavoro funziona in Germania , funziona in Svizzera , funziona in Austria , funziona anche in quella parte d' Italia come l' Alto Adige , che la può fare , in virtù di una previsione costituzionale .

Nella Buona Scuola si prevede finalmente l' alternanza scuola-lavoro , per tutti .

Obiettivo è ridurre quel 44 % di disoccupazione giovanile .

È l' urgenza numero uno che abbiamo davanti a noi .

Secondo punto .

La definisco cultura umanista , ma è riduttivo .

Nella Buona Scuola , chiediamo di studiare di più alcune materie .

Per esempio la storia dell' arte , per esempio la musica , per esempio le lingue , tutti noi sappiamo che ce n'è bisogno .

Chiediamo alla scuola italiana di fare ciò che la scuola italiana ha il dovere , di realizzare .

Vale a dire finalmente un investimento più forte rispetto al passato , non soltanto sugli skills professionali , sui curricula , ma anche sull' esigenza più grande che ha un istituto scolastico , che non è quella di formare soltanto un lavoratore , è innanzitutto quella di educare un cittadino .

Naturalmente su questo si può discutere .

Io sono uno di quelli che pensa che ci vorrebbero più ore di latino , nella scuola italiana .

Nel progetto che abbiamo messo in campo , l' idea di tornare a investire su alcune materie , che erano state messe in secondo piano , non è però in contraddizione con tutto l' aspetto più scientifico , più legato alla tecnologia .

Qualche giorno fa , ho incontrato Fabiola Giannotti , che è la direttrice del CERN , o meglio , che è stata nominata direttrice del CERN , la principale , una delle più prestigiose istituzioni di ricerca a livello mondiale , e che diventerà tale dal 1 gennaio del 2016 , e mi ha raccontato con entusiasmo , del suo passato nel liceo classico , lei che oggi è una delle scienziate più importanti al mondo .

Perché ?

Perché la scuola italiana fa anche questo .

Però c' è bisogno di restituire respiro , ossigeno .

E questo è il secondo dei cinque punti della Buona Scuola che voglio toccare .

Vabbè , però voi direte , sì , va tutto bene , però , il punto chiave che noi abbiamo di fronte a noi , è che gli insegnanti sono poco pagati .

Terzo punto della Buona Scuola , più soldi agli insegnanti .

È un dato di fatto oggettivo .

Io credo che si debba essere sinceri fino in fondo .

Oggi gli insegnanti hanno perso , una parte della autorevolezza sociale che avevano negli altri anni .

La mia maestra , Eda , nel mio piccolo paese nel quale sono cresciuto , entrava nel bar , entrava al circolo , ed era rispettata da tutti , come il farmacista , come il maresciallo , come il parroco , perché ?

Perché quella figura era una figura che aveva un prestigio sociale .

Oggi il prestigio sociale è venuto meno .

In parte è colpa di noi , nuovi genitori , perché quando mio padre era chiamato da un professore , per dire che mi ero comportato male , dava la colpa a me , invece la mia generazione di genitori spesso la colpa all' insegnante .

Quindi la prima responsabilità ce l' abbiamo noi , genitori della nuova generazione .

Però , parliamoci chiaro , c' è anche una parte di responsabilità che deriva dal fatto , oggettivo , che quando si chiedono ai ragazzi di boicottare le prove Invalsi o si minaccia il blocco degli scrutini , non si sta facendo un servizio alla scuola , e non si sta facendo un servizio a quei ragazzi .

Ecco che è importante riuscire a intervenire dando più soldi agli insegnanti , non perché da questo discenda l' autorevolezza sociale , ma perché è un fatto di giustizia .

Per questo i 500 euro per ciascun insegnante , per la formazione , per comprarsi un libro , per un concerto , per investire in cultura , per andare a teatro , sono 500 euro annuali che arrivano a tutti gli insegnanti della scuola pubblica italiana , con questa riforma , perché mettiamo più soldi per la scuola non , meno soldi , nonostante le proteste , e dall' altro 200 milioni , che sono 200 milioni che valgono per gli insegnanti sulla valutazione .

Questo è un argomento che ha fatto arrabbiare in tanti .

Eh però non è che può valere il principio del " nessuno mi può giudicare " .

Parliamoci chiari .

Se tu chiedi ai ragazzi di dare il meglio che questi possono dare , potrai anche accettare un criterio per il quale tu stesso , devi essere valutato .

Perché il merito nella scuola non è una parolaccia .

Perché ci sono tantissimi professori che fanno bene il loro lavoro , e che sono arrabbiati con i loro colleghi che , talvolta , non fanno altrettanto bene il loro lavoro .

Poi naturalmente , intendiamoci , si può discutere , di come si utilizzano questi 200 milioni , perché questo è un punto molto delicato .

Io lo capisco , che ci siano opinioni variegate .

Qualcuno vorrebbe che fosse il preside , qualcuno dice che diamo troppi poteri al preside , a valutare gli insegnanti su questi 200 milioni .

Che cosa possiamo fare ?

Nel testo di oggi , c' è un nucleo di valutazione , che deciderà , ma il principio di fondo è dare più soldi a chi li merita .

Quarto , e penultimo punto .

Se noi accettiamo questa filosofia , bisogna anche accettare l' idea di fondo , che è quella della autonomia .

È una parola che risale ai tempi della riforma Berlinguer , è una parola un po ' abusata .

Che vuol dire autonomia ?

Vuol dire che la scuola di Milano centro avrà caratteristiche diverse da quella di Mazara del Vallo , e che la scuola di Scampia avrà , probabilmente , bisogno di cose diverse di quelle di cui ha bisogno la scuola del centro abitato di Trieste .

L' autonomia significa levare , togliere , eliminare , il potere alle circolari ministeriali che in uno stretto burocratese decidono il futuro dei ragazzi , e chiedere alle scuole di aprirsi , di aprirsi al territorio , di aprirsi alle realtà culturali .

Ah , ma questo è svendere ai privati .

Ma che privati ?

Ma che privati ?

Non cambia niente per il consiglio d' istituto .

Il consiglio d' istituto è il soggetto che decide il progetto dell' offerta formativa , il consiglio d' istituto discute dalla linea , di come si deve comportare la scuola .

Ah , ma questo trasforma i presidi in degli sceriffi .

Chiaro che il preside ha delle responsabilità in più , ma non può , non farà mai lo sceriffo .

Sarà il responsabile di una comunità , insieme al consiglio d' istituto , al collegio dei docenti , alle famiglie .

La scuola non è mia , la scuola non è del governo , la scuola non è dei sindacati , la scuola non è degli addetti ai lavori .

La scuola è il luogo nel quale riparte la crescita di un paese .

Ecco perché ci vuole l' autonomia , e dobbiamo far sì che ciascuno di questi ragazzi , ciascuno di questi nostri allievi , possa finalmente avere il coraggio e la possibilità di giocarsi le proprie carte , sapendo che non tutti i territori hanno le stesse esigenze e bisogni .

Ultimo punto , e qui si va sul delicato .

Beh , anche prima , eravamo sul delicato , però .

Io la dico così : continuità .

Che vuol dire continuità ?

Vuol dire che noi non possiamo avere un' azione educativa spezzettata tra supplenti , contro supplenti , supplentite varie e dintorni .

Ecco perché questo governo sceglie di assumere solo quest' anno centomila , più di centomila persone , che avevano acquisito il diritto ad essere assunte , e a cui lo stato non aveva mantenuto la parola , perché non le aveva assunte .

Sono i cosiddetti , sono una parte dei precari , i precari sono di più , ma sono quelli delle graduatorie a esaurimento , quelli che hanno vinto un ... che hanno un titolo , avendo vinto un concorso e le scuole di specializzazione .

Continuità significa che , assumendo più persone , con il cosiddetto organico funzionale , la scuola italiana funzionerà con una stabilità educativa , e non con un meccanismo in cui ogni tre mesi bisogna rincorrere uno spezzone d' orario , e si forma una generazione di precari che è frustrata , perché , anziché avere il fuoco sacro dell' insegnamento , è costretta a leggersi tutte le norme , a guardare le graduatorie , a perdere le proprie ore dietro le trafile burocratiche .

Questi , sono i cinque punti della riforma della scuola .

Possono piacere , possono non piacere , ma stiamo discutendo dell' alternanza scuola-lavoro , ricordatevi la percentuale del 44 % di disoccupazione giovanile .

La cultura umanista , noi mettiamo più ore storia dell' arte , più ore musica , più ore lingue , ma facciamo anche un investimento , sia sulle materie classiche , che sulle innovazioni , la scienza , la matematica .

Più soldi agli insegnanti , da un lato i 200 milioni , dall' altro i 500 euro all' anno che diamo a ciascun insegnante della scuola pubblica .

L' autonomia , come principio fondamentale .

Infine , la continuità , con l' assunzione dei precari .

Cos'è che non c' è nella Buona Scuola ?

Non si parla , no , nel modo più totale , di ferie per gli studenti , chiamarle ferie è un po ' forte , di giorni di vacanza .

Non si parla di vacanza , è uno degli argomenti che più , sui miei social network , i ragazzi mi hanno detto « tu stai distruggendo i nostri giorni di vacanza » .

Nella Buona Scuola non si parla di questo .

Non ci sono presidi-Rambo , i presidi-Rambo esistono soltanto al cinema , se ci sono al cinema .

eE attenzione di questo è molto importante , non è vero che il preside assume l' amico dell' amico , non è vero che ci sono i licenziamenti dopo 36 mesi , sono assolute falsità .

No licenziamenti dopo 36 mesi .

Cos'è che c' è , invece , e che io non ho citato , e mi scuso per non averlo fatto , perché è uno , sono alcuni argomenti che sarebbe interessante , ma altrimenti la facciamo troppo lunga , e ho promesso di restare non troppo nel merito per gli addetti ai lavori , per la prima volta si parla di regolare una legge sugli asili nido e sulle scuole materne , la cosiddetta 06 , sta nella legge delega .

Si parla di diritto allo studio , per i ragazzi che non ce la fanno .

La scuola è , o dovrebbe essere , il luogo nel quale le diseguaglianze vengono cancellate , in partenza .

Tutti devono essere messi nello stesso punto di partenza .

Poi , per carità di Dio , chi è più bravo andrà più veloce , chi è meno bravo sarà aiutato , ma il punto di partenza deve essere uguale per tutti .

Questo è il motivo per cui il diritto allo studio è uno delle questioni fondamentali della nostra riforma .

La scuola digitale , la scuola digitale che non è semplicemente le lavagne interattive , le lavagne multimediali .

La scuola digitale è la banda larga , è la capacità di pensare multitasking , è , però , contemporaneamente la voglia di emozionarsi di fronte alla realtà , non soltanto alla realtà virtuale .

E il tutto si conclude con l' atto , che sto per firmare , che firmerò oggi pomeriggio , la circolare .

Ai ministri , al ministro dell' economia , al ministro dell' edizilizia scolastica , vale a dire al ministro delle infrastrutture , al ministro della scuola , che porta oltre 4 miliardi di euro di nuovi investimenti sull' edilizia scolastica in Italia .

Allora , va tutto , 4 miliardi non soltanto di nuove scuole , ma di edilizia scolastica in quanto tale .

Io vi domando , e mi domando , possiamo discutere serenamente di questa riforma della scuola ?

Non può essere , la riforma del prendere o lasciare , perché la scuola non appartiene a nessuno , neanche al governo , o meglio appartiene a tutti , cioè alla nostra comunità .

Però possiamo anche avere , finalmente , il coraggio di dire che , se facciamo questo lavoro sulla scuola , poi si cambieranno le cose che devono essere cambiate , ma se ridiamo importanza e centralità alla scuola , forse l' Italia torna a crescere .

Io non mi accontento del PIL che fa più 0.3 .

Io voglio che l' Italia torni a dare alla scuola il ruolo che merita , cioè la centralità nel futuro , perché chi va a scuola , chi ha nel cuore le ansie , le esigenze , i sogni dei propri figli , sa perfettamente che la scuola non è , una delle tante questioni su cui si possono fare battaglie politiche .

La scuola è il luogo dove , o si cambia un paese , o si resta costretti nella palude e nel chiacchiericcio di tutti i giorni .

Io vi chiedo discutiamone , parliamone , ma facciamolo sulle cose concrete , non sugli slogan ideologici .