Grazie.

Grazie di questo abbraccio, di questo abbraccio così forte, che mi entra dentro, che mi entra nel cuore.

Ma non è un abbraccio di oggi, è un abbraccio che sento da tanti mesi.

È l'abbraccio di tutti voi, che riconosco, vi riconosco, vi vedo, vi sento dentro di me.

In tutti questi mesi vi ho sentito dentro di me, sempre.

Permettetemi prima di ringraziare anche i miei amici, tutti i miei amici leader, tutti, tutti qua per me, mi sembra incredibile.

Grazie, grazie, grazie, grazie al nostro presidente, al nostro amico, al mio amico, Silvio Berlusconi.

Silvio Berlusconi non ha guidato solo il governo, ha guidato qualche cosa di diverso, ha guidato un esercito di libertà, tutti quelli che nella libertà credono, tutti quelli che nella libertà si riconoscono.

Un grazie, un grazie a un grande altro amico, Umberto Bossi.

Umberto ha sempre combattuto delle battaglie coraggiose, personali e politiche, politiche per far sentire il peso delle nostre città, delle nostre regioni, nella politica nazionale.

Grazie Umberto, grazie del tuo coraggio, della tua forza.

Grazie a Pier Ferdinando Casini, per quello che m'hai detto.

Sarò così anche a Milano.

Grazie, grazie per aver guidato la Camera, in momenti difficili ma esaltanti, di riforme, di riforme importanti per il paese, che rimarranno, che rimarranno, non saranno capaci di cancellarle, rimarranno.

E grazie a Gianfranco Fini per il suo modo di interpretare la politica estera, un unico occidente, non l'Europa e l'America, un unico occidente fatto dei nostri valori, dei valori comuni.

Grazie, Gianfranco.

Un grazie a Roberto Formigoni, che in questi anni ha sempre guidato la nostra regione, la nostra regione che è il motore dell'Italia, con uno sviluppo economico e sociale, grazie.

Gabriele, ti ringrazio dopo.

Grazie a tutti, grazie davvero, grazie perché sono convinta, sono convinta che questa nostra alleanza sarà capace di portare i nostri valori alla guida di Milano.

I nostri valori, che sono i valori di Milano.

La centralità della persona, che si contrappone a una visione nella quale l'individuo è appiattito nello stato, in un collettivismo che non considera più la persona come individuo.

Il primato della società civile, della società civile, perché prima vengono i diritti dei cittadini, dopo viene lo stato.

Questi sono i valori nei quali crediamo.

Il valore della solidarietà, di una solidarietà che non è fatta di assistenzialismo, è fatta di sostegno, che è una cosa diversa rispetto all'assistenzialismo.

I valori della sussidiarietà, perché noi crediamo nel primato, di nuovo, delle persone, non di uno stato che decide per noi, noi vogliamo decidere per noi stessi, per la nostra vita, per quella dei nostri figli, noi, non lo stato.

Milano ha da sempre interpretato questi valori.

Milano è una città riformista, è una città che interpreta questi valori.

Questa è la Milano che noi amiamo, questa è la Milano che è stata guidata fino ad oggi dalla giunta Albertini, grazie Gabriele.

Dobbiamo proseguire, proseguire su questo impegno, per questi valori, perché la nostra città sia una città sempre più vivibile, una città sempre più bella, una città sempre più sicura di sé, orgogliosa, orgogliosa, orgogliosa di sapere di essere il motore del nostro paese.

Per questa Milano, con questi valori, noi siamo qui oggi.

Questi valori che sono valori riformisti, valori di tolleranza, non sono i valori della sinistra, non sono i loro valori.

Noi rifiutiamo gli estremismi, loro no, non li rifiutano, si nutrono degli estremismi.

E l'hanno dimostrato, tristemente, in due occasioni: l'hanno dimostrato il 25 aprile, quando con mio padre, quando con mio padre ero in corteo per testimoniare i valori della tolleranza, i valori della libertà, i valori della democrazia.

Loro, questi valori, o li ritengono loro, o non li riconoscono agli altri, non sono capaci.

E la stessa cosa il primo maggio.

Ero stata invitata, ero stata invitata dai sindacati per testimoniare come il lavoro è importante della nostra città.

Beh, neppure questo è bastato, neppure l'invito dei sindacati, la piazza deve essere solo loro, ma non è così, anche noi possiamo scendere in piazza, anche noi, anche noi, è anche nostra la piazza, non è solo loro, è anche nostra, è anche nostra, nostra, nostra, nostra.

E perché siamo uniti... e perché siamo uniti, riusciremo a sconfiggere questa intolleranza, questi estremismi, questa intolleranza che anche il dottor Ferrante ha dimostrato, nel chiamarmi "padrona".

Io lavoro da quando ho 18 anni, nessuno si può permettere di chiamarmi in quel modo, e comunque non ha offeso solo me, ha offeso tutte le migliaia, i migliaia di padroncini che in questa città lavorano con il loro impegno, pagano le tasse, devono essere rispettati, ma non si può offendere così la gente, non si può delegittimare l'avversario politico, non si può.

E non si può offendere le donne, come ha fatto a "Le Invasioni Barbariche", ma dai, «le donne devono stare un passo indietro», ma non è vero, nessuna di noi vuole stare un passo indietro, scusateci, ma un passo avanti, non un passo indietro, un passo avanti, tutte insieme, tutte, tutte.

Del programma di Ferrante non parlo, perché non c'è, l'ha copiato dal mio.

Il mio staff l'ha definito un programma Dolly, come la pecora, più di questo non si può dire, non c'è, non importa.

Una cosa però, io in sinagoga sono andata a stringere la mano al dottor Ferrante, io.

Ora mi aspetto le sue scuse, non le ho ancora ricevute.

Ma io sono certa, sono certa che con i nostri valori, coi valori della consapevolezza, che la libertà, la libertà di ognuno è il bene più prezioso, e che lo stato, la regione, il comune, devono essere garanti, custodi di questo valore, ma lasciar crescere le energie, le risorse che questa nostra città ha, bene, io sono certa che ci riusciremo.

Lasciamo agli altri questa cartolina grigia di Milano, di nuovo, dipingere tutto in declino.

Certo, ci sono tante cose da fare, tantissimo è stato fatto, altro si può fare.

Raccolgo un testimone da una giunta che ha fatto tantissimo per la nostra città, proseguiremo, è un impegno, non è una promessa, è un impegno, un impegno, col cuore, non solo con la mente, col cuore, e ci riusciremo.

Grazie a tutti voi, grazie.