Dunque , presidente Draghi , partiamo dal metodo .

Perché questo Parlamento voterà il suo primo indirizzo sulla vicenda ucraina , quando il suo Governo ha perfino già decretato un altro stato di emergenza del quale nessuno ha discusso .

Allora , vede , io voglio essere chiara .

Noi , come Fratelli d’ Italia , abbiamo assicurato lealtà in questa fase drammatica , però non accetteremo che la crisi internazionale diventi l’ ennesimo pretesto per calpestare la democrazia italiana .

Se avete varato un nuovo stato di emergenza , minimo bisogna rimuovere immediatamente lo stato di emergenza relativo al COVID .

Perché , consentitemi signori , è grottesca una nazione nella quale ci sono contemporaneamente due stati di emergenza , soprattutto se è una democrazia .

E questo mi corre l’ obbligo di dirlo anche per segnalare che la collaborazione sulla situazione italiana che Fratelli d' Italia ha , sulla situazione internazionale che Fratelli d’ Italia ha garantito nulla cambia sulla convinta opposizione che facciamo a questo Governo .

Solo che noi l’ opposizione , per l’ appunto , la facciamo al Governo , non la facciamo mai all’ Italia .

Per questo dall’ inizio abbiamo chiarito quale fosse la nostra posizione , condannando senza tentennamenti l’ aggressione russa all’ Ucraina , ribadendo la nostra collocazione occidentale .

Abbiamo potuto essere chiari oggi , Presidente , perché lo siamo stati in passato .

Perché noi non abbiamo mai voluto vincere il premio di chi era il più atlantista , di chi era il più gradito alle cancellerie europee , o piuttosto di chi era il migliore amico di Putin , come piace fare ad altri , anche qui dentro .

Noi guardiamo sempre la politica estera solo e unicamente dal punto di vista dell’ unico padrone che abbiamo , cioè l’ Italia .

Per questo non ci siamo fatti problemi a criticare in passato , per esempio , una strategia delle amministrazioni americane e democratiche che , secondo noi , eh poteva portare a sviluppi discutibili .

Avevamo rivendicato che un clima da nuova guerra fredda eh rischiava , insomma , di creare dei risultati che nessuno poteva prevedere .

Avevamo tentato di segnalare che fosse piuttosto nell’ interesse dell’ Europa lavorare a una pace secolare con la Russia , per combattere insieme la minaccia del fondamentalismo islamico , per evitare di consegnarla all’ abbraccio mortale con la Cina ( scenario che tragicamente rischia di manifestarsi in queste ore ) .

Non abbiamo avuto titubanza a dire che l’ incredibile ritiro delle truppe dall’ Afghanistan , beh , era un segnale di debolezza enorme , che sarebbe stato colto da chi sperava in una vulnerabilità dell’ Occidente .

Da Putin , oggi , in Ucraina e magari dalla Cina , domani , a Taiwan .

Non abbiamo avuto torto .

E ci sarà tempo , perché ci sarà , per discutere errori e responsabilità di questi anni .

Ci sarà tempo per parlare degli assetti futuri , per discutere il ruolo della NATO , e di un’ Unione europea troppo impegnata a parlare di politiche gender e di come cancellare il Natale per presentarsi adeguatamente all’ appuntamento con la storia .

Ma non è questo il tempo .

Questo è il tempo del coraggio , è il tempo della fermezza , il tempo della libertà , il tempo della solidarietà .

È il tempo di una risposta compatta ad una aggressione militare che noi non possiamo accettare .

È il tempo di dare il massimo sostegno , al popolo ucraino che sta insegnando al mondo cosa sia dignità , cosa sia amore per la propria terra .

E di fronte a questi obiettivi , l’ Italia non può che camminare a fianco dei suoi alleati .

Non può che fare il possibile perché venga respinto l’ assalto e si eviti la polverizzazione di una nazione sovrana a poche centinaia di chilometri da qui .

L’ Italia deve fare tutto quello che può per favorire le negoziazioni , per favorire una soluzione di questo conflitto .

Anche se , consentitemelo , sulle doti diplomatiche di questo Governo ci permettiamo , così , insomma , di nutrire qualche sommessa perplessità .

Presidente Draghi , francamente , ieri ha saltato il collegamento con Macron perché non c’ era campo , qualche giorno fa il presidente Zelensky è stato rimbalzato da un suo collaboratore evidentemente non adeguatamente informato ...

Voglio dire …

PRESIDENTE : Colleghi , colleghi , colleghi .

Colleghi , per favore , silenzio .

GIORGIA MELONI : È un dato , sono fatti , signori , sono fatti eh .

Le critiche anche si fanno .

Sono fatti , obiettivamente , lo dico perché , insomma , neanche se si stesse nella grotta di Bin Laden si avrebbero tutti questi problemi di comunicazione .

E non penso che l’ Italia , in una fase come questa , possa permettersi di fare queste figure .

Con la stessa determinazione , mentre facciamo questo , noi dobbiamo lavorare per attutire le conseguenze pesanti che questa crisi rischia di avere sull’ Italia .

È stato detto e ripetuto molte volte , noi dipendiamo in maniera sensibile dal gas russo , dal grano ucraino , i prezzi erano già schizzati prima dell’ inizio della crisi , avranno un ulteriore rimbalzo .

E beh , non possiamo permetterci che impatti ancora sulle famiglie e sulle imprese di questa nazione .

E allora io penso che noi dobbiamo pretendere che , a fronte della lealtà italiana , il peso di queste conseguenze venga attenuato .

Io penso che noi dobbiamo pretendere che l’ Unione europea crei un fondo cospicuo per ristorare le Nazioni che saranno maggiormente colpite dalle sanzioni , come è già stato fatto con la Brexit .

Un piano imponente , utilizzando tutti gli strumenti necessari .

Però , attenzione , parlo di soldi a fondo perduto , non parlo di altri debiti per stringerci ancora il cappio intorno al collo .

Cioè parlo dell’ esatto contrario di quello che si rischia di fare quando ci si appresta ad approvare la riforma del MES , contro la quale annuncio che la nostra opposizione sarà totale .

Insomma , Presidente , ora è tempo di far valere il grande prestigio internazionale che in quest’ Aula tutti le hanno sempre riconosciuto , ed è ora , colleghi , di chiamare alcune cose con il loro nome .

Riconoscere lo status di rifugiato a chi fugge dall’ Ucraina , madri e bambini che scappano davvero dalla guerra , e magari approfittare allo stesso tempo per rimpatriare quelli che qui stanno ma rifugiati non sono .

Dare accoglienza a una comunità , dare accoglienza a una comunità che in Italia vede molte persone integrate , rispettose delle nostre regole .

Lavoratori onesti , gli ucraini che sono qui in Italia .

Quando la sinistra aveva un’ identità li avrebbe definiti così , oggi li definiscono camerieri e badanti .

E guardi , lo dico con rispetto , lo dico con rispetto della categoria dei camerieri , ma ho visto molti più camerieri tra certi giornalisti che in tutto il popolo ucraino .

Anche su questo abbiamo avuto ragione .

Vede , Presidente , quando c’ è una guerra a scappare sono le donne e i bambini , tendenzialmente gli uomini rimangono a combattere .

E lo dico perché qui per anni ci è stato raccontato che c’ era il dramma dei profughi di fronte alle immagini di barconi pieni di uomini soli in età da lavoro .

Le immagini di queste ore sono un macigno su certe menzogne .

E , guarda caso , di fronte a una distinzione netta tra rifugiati e migranti economici , quali sono le prime Nazioni che prestano assistenza ?

I cattivissimi Paesi dell’ Est , primi tra tutti Polonia e Ungheria .

Minacciati , insultati per anni dalla Commissione europea , dalla sinistra e dai media mainstream .

Se ci fosse un po ’ di onestà intellettuale , anche in quest’ Aula qualcuno forse dovrebbe ravvedersi .

Abbiamo avuto ragione su molte altre cose .

Oggi sento parlare di sovranità , sento parlare di amore di patria , esaltare il patriottismo del popolo ucraino .

Fino a ieri ci si diceva che l’ appartenenza nazionale non aveva senso , che la sovranità era una specie di anticaglia .

Beh , sono contenta che si sia capito quello che diciamo da tempo , e cioè che senza patria non c’ è neanche libertà .

Avevamo ragione quando , unici in Italia , rivendicavamo la necessità di maggiori spese sulla difesa , perché non può esserci politica estera senza un’ adeguata deterrenza militare .

Noi lo diciamo da sempre , oggi ovviamente se ne rendono conto anche gli allegri sventolatori di bandiere arcobaleno .

Avevamo ragione quando denunciavamo l’ assenza di una strategia energetica nazionale , l’ eccessiva dipendenza dall’ estero , figli di un ambientalismo a tratti lunare e gli irragionevoli obiettivi della Commissione europea ( vado alla conclusione ) sul clima .

PRESIDENTE : Concluda .

GIORGIA MELONI : Eh , insomma , diciamo , è interessante quello che dice Greta Thunberg , ma poi le cose le devi calare nella realtà .

E , in qualche maniera , anche su questo ci si deve svegliare .

Insomma , tempi duri per alcuni .

Non per noi , che non abbiamo capriole da fare , non abbiamo complessi da superare .

Abbiamo sempre difeso l’ amor di patria , il diritto dei popoli a difendere la loro libertà e la loro sovranità , la necessità di investire nella difesa e abbiamo sempre difeso , e concludo ...

PRESIDENTE : Meloni , concluda .

GIORGIA MELONI : Sì , concludo .

E abbiamo sempre difeso le Nazioni dell’ Est .

Perché , vede , eravamo a fianco del popolo ungherese quando i carri armati sovietici entrarono a Budapest nel 1956 .

Sono passati 65 anni e siamo ancora sullo stesso fronte , quel fronte per noi è la libertà .

E per decenni , da decenni , noi guardiamo al mondo dall’ unica angolazione che conosciamo , che è la difesa dell’ interesse nazionale italiano .

Presidente Draghi , se lei si dimostrerà capace di difenderlo , Fratelli d’ Italia farà la sua parte .