Grazie , presidente .

Colleghi , è molto difficile per me raccontare in pochi minuti la straordinaria avventura che ho vissuto in questi due anni di lavoro .

È difficile perché , più di questioni di diritto e di giurisprudenza , vorrei comunicarvi le emozioni che ho provato girando l' Italia , da Aosta a Barletta , incontrando migliaia di coppie , famiglie , militanti di tutti i partiti , attivisti LGBT , tutti cittadini interessati a cambiare , e a cambiare in meglio , questo paese .

La gran parte degli italiani sa che il contrario della parola discriminazione è uguaglianza .

Attenzione : questa non è ideologia , è semplicemente giustizia .

Tenetelo a mente , colleghi : ogni qualvolta violeremo il principio di uguaglianza , avremo prodotto una discriminazione e ci esporremo al vaglio di ragionevolezza della Corte costituzionale .

Un diritto può essere riconosciuto o negato .

È su questo che si esprimono giuristi e magistrati , poiché i diritti incidono sull' ordine costituito .

Se un diritto è riconosciuto senza limiti costrittivi ad alcuni e ingiustamente negato ad altri , c' è discriminazione .

Un altro motivo di difficoltà che ho affrontato in questo duro lavoro è stata la costruzione di un nuovo istituto giuridico : appunto , le unioni civili tra persone dello stesso sesso , pur essendo personalmente favorevole - come molti tra di noi - all' estensione del matrimonio egualitario .

È per questo ...

E vi chiedo scusa , vi chiedo davvero scusa se qualche volta , nelle nostre discussioni , sono stata un po ' brusca .

Ho cercato solo di spiegare che il nuovo istituto delle unioni civili nell' attuale quarta versione è già una sintesi moderata , e ogni tentativo di mediazione sui diritti può produrre nuove disuguaglianze .

A lungo mi sono posta come domanda se questo testo fosse effettivamente ciò di cui hanno bisogno le famiglie arcobaleno , se fosse all' altezza delle loro legittime richieste .

È stato difficile , perché ho vissuto sulla mia pelle i risvolti di un dibattito avvelenato , fin dalla lunghissima discussione in commissione che ha appesantito un iter parlamentare di per sé molto complicato .

Abbiamo scelto la via delle unioni civili per rispondere a criteri di prudenza , nella convinzione che la piena uguaglianza si potrà arrivare passo dopo passo .

Allo stesso tempo , questa è una scelta che non pregiudica né misconosce la richiesta di riconoscimento che proviene dalle coppie omosessuali ed assicura un adeguato livello di tutela a loro e sopratutto ai loro figli .

A proposito delle questioni di incostituzionalità sollevate attorno a questa proposta , pensando al provvedimento e alla nostra Carta costituzionale ho voluto rivolgere il pensiero alle grandi donne della nostra repubblica .

A Nilde Iotti , a Teresa Noce , a Lina Merlin : esempi chiari e limpidi di una vera e propria politica di umanità .

Penso alla loro profonda sensibilità verso le mille sfumature dell' universo familiare che chiedevano riconoscimento costituzionale , alle battaglie per l' uguaglianza tra i coniugi e l' uguaglianza tra i figli .

Concetti , oggi , ancora di un' attualità esplosiva .

Quando sembrano passati secoli dal lavoro dei Padri costituenti , ora , nel 2016 , a quasi trent'anni dalla prima proposta di riconoscimento per coppie dello stesso sesso , ci apprestiamo a dare all' Italia una legge tanto attesa .

Guardo all' articolo 2 della Costituzione , su cui si fonda questo provvedimento .

Guardo all' articolo 29 , indiscutibilmente al centro di questo nostro confronto parlamentare .

Penso alla loro correlazione indissolubile , alla doppia dimensione individualista e pluralista per la lotta contro il totalitarismo di stato , il quale intacca , come diceva Aldo Moro , innanzitutto la famiglia , per poter , attraverso questa via , più facilmente , intaccare la libertà della persona .

È per questo : l' istituto di diritto pubblico unione civile è in maniera cristallina in linea con l' articolo 2 della nostra Carta .

Per cui lo stato - e vi ricordo le parole di La Pira - non fa che riconoscere e tutelare dei diritti anteriori alla Costituzione dello stato stesso .

Che sono i diritti dei singoli , diritti delle società e comunità naturali , laddove " naturale " , lungi dal cristallizzare una determinata accezione culturale o religiosa , voleva semplicemente affermare il carattere pregiuridico , come reazione all' impostazione autoritaria del diritto di famiglia che aveva caratterizzato lo stato fascista .

La Costituzione è un processo di liberazione della persona umana naturalmente inconcluso e da rinnovare continuamente con spirito di cooperazione solidale .

La Costituzione è stata scritta avendo in mente il passato , il presente e il futuro , considerando chi aveva già la voce per farsi sentire e chi ancora non aveva trovato spazio nella comunità politica , come le persone omosessuali , oggetto di un pervasivo e doloroso stigma sociale .

Queste persone , per troppo tempo assenti e taciute , noi oggi le rendiamo finalmente presenti al resto della comunità politica , riconosciamo la loro esperienza di vita familiare come una realtà meritevole di tutela , perché attinente alla loro dignità di persone .

Così , concretamente , realizziamo quella parte di Costituzione scritta per gli assenti , quegli assenti - individui , adulti , bambini , famiglie - che finalmente diventano presenti , con pari diritti e pari dignità già riconosciuti agli altri cittadini .

Colleghi , vi chiedo : da che parte vorremo farci trovare dai nostri figli e dai nostri nipoti , quando fra trent'anni torneranno a leggere i resoconti di questa seduta ?

Dalla parte di chi ha creduto possibile far muovere all' Italia il primo e tanto atteso passo verso l' uguaglianza o dalla parte di chi ha visto nella Costituzione il patrimonio di pochi privilegiati e nell' estensione dei diritti un pericolo ?

Rifletto , però , su quanta disinformazione e strumentalizzazione politica hanno fuorviato il dibattito pubblico .

La frase che ritengo più falsa è che in Italia stiamo introducendo il matrimonio e l' adozione gay .

Questo non è vero !

Stiamo dando semplicemente tutela giuridica alla vita privata e familiare di coppie omosessuali , attraverso le unioni civili , fondate sull' articolo 2 della Costituzione , come indicato dalla stessa Corte nelle sentenze del 2010 e del 2014 .

E stiamo , poi , soltanto riconoscendo ad una delle parti dell' unione civile di chiedere al giudice la possibilità di estendere la responsabilità genitoriale sul figlio minore del partner , attraverso l' applicazione della legge sulle adozioni .

Cosa già applicata dai tribunali dei minori poiché ritenuta quella che consente la maggior tutela del bambino , anche in caso di morte del genitore naturale .

Su questo punto , colleghi , si sono agitati i fantasmi più spaventosi .

Sono settimane che leggiamo sui giornali che , così facendo , si rischia di aprire la strada in Italia all' istituto della gestazione per altri .

Non devo ricordare qui , in Parlamento , che una delle nostre leggi italiane , la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita , quasi interamente riscritta dalla consulta , vieta e punisce espressamente la pratica della gestazione per altri .

Questo divieto è in vigore , resterà in vigore , e in nessun modo il testo di cui discutiamo oggi interferisce con tale divieto .

È quindi un argomento fuorviante e strumentale .

Il punto è uno : il nostro ordinamento non ammette discriminazioni tra i figli , basate sulla cornice giuridica del rapporto tra i genitori , non ammette la discriminazione tra eterosessuali ed omosessuali in relazione alla valutazione della loro capacità di essere genitori , né ammette discriminazioni tra figli , in ragione del modo in cui sono venuti al mondo .

In ragione di tutto ciò , è evidente che deve sempre prevalere l' interesse del bambino alla stabilità e alla continuità degli affetti .

Sono bambini , sono cittadini di questo paese e oggi decideremo del loro futuro .

Meritano di essere riconosciuti e tutelati .

Con l' articolo 5 facciamo un primo passo decisivo per la loro tutela , nella concreta situazione in cui si trovano a vivere , sulla base del buonsenso e dell' imperativo costituzionale dell' uguaglianza , e senza togliere diritti a nessuno .

Mi avvio alla conclusione , presidente , e passo rapidamente ad illustrare il secondo obiettivo ambizioso di questo provvedimento , quello della codificazione dei diritti delle coppie conviventi , omosessuali o eterosessuali che siano .

Il titolo secondo intende per conviventi due persone , non parenti , unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale .

A tutti coloro che convivono more uxorio , senza distinzioni basate sull' orientamento sessuale dei componenti della coppia , vengono riconosciuti alcuni diritti e doveri , già ampiamente sanciti da giurisprudenze consolidate .

In conclusione , nei prossimi giorni , colleghi , saremo chiamati , come senatori della repubblica , a rispondere come rappresentanti di un' Italia che lavora , che fa progetti , che ama , che vuole tornare alla modernità di un' Europa da costruire sulle basi dell' inclusione e della parità di trattamento dei cittadini .

Come senatori della repubblica siamo dunque chiamati a dare tutela a tutti i figli di un' Italia che non può più tollerare una discriminazione generata dal come una vita viene al mondo .

Dobbiamo rispondere ai giovani LGBT , che nelle nostre scuole si preparano ed essere gli italiani e gli europei del domani .

Siamo obbligati a dare a ciascuno di loro una risposta , prima che il peso oppressivo della discriminazione spinga altri di loro alla fuga all' estero o al suicidio .

Per questo porterò per sempre nel cuore le parole di due giovani amici , per i quali il riconoscimento dello stato ai loro progetti di vita rappresenterebbe la possibilità di esistere per la prima volta .

" Esistere per il mio paese " – dice uno di loro – " esistere , come se stessi per nascere , esistere , senza pensare di aver fatto un torto alla mia famiglia " .

Colleghi senatori , saremo chiamati a fare una scelta e non ci saranno sondaggi che potranno giustificare un altro giorno di ritardo , non ci saranno motivazioni abbastanza esaustive da consentire la perpetrazione dell' illegalità del nostro paese davanti al resto d' Europa .

Non ci saranno scuse per l' ennesima porta chiusa davanti a chi chiede solo di entrare a far parte della grande comunità delle famiglie italiane , senza nulla sottrarre a tutte le altre famiglie del nostro paese .

Come ormai è ben chiaro , stiamo esaminando un testo che affronta in modo ampio ed inclusivo tutte le forme di relazioni affettive , siano esse eterosessuali o omosessuali , puntando a riconoscere diritti e anche obblighi a realtà sociali fino ad oggi rimaste nell' ombra del nostro ordinamento giuridico , pur essendo presenti nel diritto vivente .

Vorrei concludere , presidente , questo mio intervento con il ricordo di un grandissimo italiano , mancato da pochi giorni , il regista di " Una giornata particolare " , Ettore Scola , che era solito dire : " Bisogna credere ai miracoli , soprattutto quelli fatti dall' uomo , e impegnarsi perché i sogni e le utopie si realizzino " .

Per fare questo , colleghi , ci vuole un' assunzione di responsabilità totale e collettiva .

Certo , noi non faremo miracoli , ma abbiamo il compito di fare una buona legge .

In questo modo , daremo dignità e tutela alla vita dei tanti nostri cittadini .

Perché i diritti non possono e non devono rimanere dei sogni .