Ma cosa abbiamo combinato ?
Ma vi rendete conto cosa abbiamo combinato in questi due anni ?
E ne siete fieri ogni momento , ogni secondo ?
Ogni volta che ci hanno detto che non ce la potevamo fare , che era bizzarra l' idea di un nuovo partito che cresceva , che lottava , che non si poteva , che non ce l' avremmo fatta , che era una persona .
Non c' è niente in questo partito che è una persona , e anzi questo partito nasce per unificare il Paese che lavora , che produce , che studia , che soffre , che fatica , che non ha una rappresentanza compiuta oggi , e questa è la nostra missione , lo è stata dal primo giorno .
Allora io voglio iniziare ringraziando innanzitutto voi , per essere qui , in secondo luogo il nostro staff , le persone che lavorano in Azione .
Scusate , io l' ho detto male .
Vorrei spiegarvi ( vorrei farveli vedere ) che dietro Azione ci sono 40 ragazzi che hanno tenuto in piedi il partito , no , anzi , hanno sconfitto tutti gli altri partiti nella campagna elettorale di Roma .
E l' hanno fatto perché hanno serietà , competenza , entusiasmo .
Noi siamo un partito che ha deciso di fare come prima cosa un investimento sull' ufficio studi , e che ha prodotto tanto e ogni tanto anche qualcuno di voi mi dice : " Ma Carlo , devi parlare alla pancia " .
Io parlo con la pancia , con la mia , quotidianamente , ma penso che proprio la politica che parla alla pancia è una cosa parecchio noiosa .
E penso che la forza della politica non è solo nei programmi che le persone leggono .
L' altro giorno un tassista a Roma m'ha detto : " Io sono andato sul sito , mi sono guardato quello che proponeva al Municipio .
Certo c' era tanto da leggere , ma secondo lei le persone lo hanno letto ? " .
Ma secondo me le persone hanno capito che c' era , e il semplice fatto di capire che c' era dietro una fatica , uno sforzo , ecco , forse questo è l' unico antidoto vero al distacco dalla politica .
Non ce n'è un altro che io posso immaginare se non il lavoro duro e la fatica .
E dunque grazie alle persone che lavorano in Azione , e vorrei ringraziare anche le persone che hanno sostenuto Azione finanziariamente .
Sostenere la politica , in Italia , non è una cosa semplice .
Anche se ovviamente lo si fa alla luce del sole , c' è sempre la sensazione di dire : " Mah , chissà quali saranno gli interessi nascosti " .
Ed è la ragione per cui Azione è stata sostenuta dai più grandi imprenditori di mercato italiani .
E noi dobbiamo scrollarci di dosso quest' idea che chi fa impresa tiene in piedi il Paese , fatica , dà lavoro , si deve vergognare di sostenere un partito .
La dico diversa .
È un dovere sostenere un partito e impegnarsi .
E dunque ringrazio qui , in rappresentanza dei tanti , un amico fraterno , anzi due , Luciano Cimmino , che ci ha aiutato negli organismi d' Azione , e Alberto Bombassei , che è un grande imprenditore italiano .
E lo è perché tutti i giorni sfida il mercato e lo è perché tutti i giorni investe in innovazione e lo è perché incarna quello spirito dell' impresa che si è perso , che ha anche una componente di austerità , in cui lavora per far bene le cose , per produrle , non ha bisogno di ostentarlo e se c' ha un euro in più lo investe in ricerca e innovazione .
Ecco , quell'impresa là è un' impresa che ci rende molto fieri .
Infine vorrei ringraziare gli ospiti .
Non sono ospiti , sono interlocutori .
E noi abbiamo bisogno di interlocutori , vogliamo interlocutori , la politica è interlocuzione .
Ne siamo felici e io mi ritrovo in tantissimi dei discorsi che ho sentito .
Mi ritrovo in quello che ha detto Speranza sul sistema sanitario nazionale .
Noi siamo nati con il sistema sanitario nazionale .
Era novembre , abbiamo presentato un progetto dettagliato e la cosa interessante è che nessun giornale l' ha ripreso .
Noi dicevamo : " Guardate che qui ci sono 8 mesi per fare una TAC , 12 mesi per fare una mammografia " .
Il sistema è piegato da anni di incuria .
Non un giornale ha scritto una riga .
Sapete perché ?
Era novembre del ' 19 .
" La sanità non è una questione politica " .
Ci avevano azzeccato veramente .
Oggi vorrei che noi riflettessimo innanzitutto su quello che abbiamo conseguito , in un lavoro dietro le quinte spesso poco valorizzato perché non avviene in Parlamento , avviene sul territorio .
Vorrei che voi rifletteste , in due anni , è un partito che nasce , che diventa il sesto partito italiano nei sondaggi , combattendo per ogni singolo punto percentuale perché è giusto fare questo , non c' è una scorciatoia .
Vorrei che voi rifletteste sul radicamento , sulla valorizzazione degli amministratori locali .
Noi pensiamo che si è interrotto un principio fondamentale della politica , che portava un amministratore locale dall' essere vicino al territorio , conoscerlo , aver amministrato , avere la cultura del Governo , in Parlamento .
E la crisi del Parlamento è figlia della crisi della rappresentanza dei territori .
E Azione riparte da questo .
Vorrei che voi rifletteste su quello che abbiamo prodotto , di idee , di pensiero , di riflessione su noi stessi , su quello che ci circonda , soprattutto su tre argomenti .
Sulla sanità , sulla scuola e sui giovani e le donne .
E abbiamo provato , sapete , a farlo sempre in modo non retorico .
Noi non abbiamo sostenuto dalla prima all' ultima votazione al Quirinale una candidata presidente perché era donna , ma perché era la donna giusta , che è un concetto diverso .
E avendo il massimo del rispetto e della gratitudine verso il Presidente Mattarella , io credo che quell'esito positivo è figlio di un processo totalmente negativo che ha screditato la politica italiana .
Un tema , se c' è un tema , se uno deve dire , quando mi dicono , ogni tanto ci sono degli studi che dicono : " Ma te devi avere una proposta tipo il reddito di cittadinanza " , che proprio è l' argomento che mi può convincere , in un certo senso .
E volete sapere qual è ?
È la scuola .
E vi spiego il perché .
E vi spiego perché questo problema viene prima di ogni altro problema di qualsiasi natura che questo Paese può avere .
Noi siamo diventati il Paese più ignorante d' Europa , e voi adesso penserete ai vostri figli che fanno il liceo e che fanno l' università e che sono i più bravi d' Europa .
E io vi dico : " Sì , è assolutamente vero , ma sono pochissimi " .
L' Italia è il Paese con meno laureati nell' Unione Europea .
L' Italia ha , nel secondo grado di scuola , risultati insufficienti per il 40 % contro il 20 % della media europea .
Il 70 % dei ragazzi del Sud non hanno mai preso in mano un libro .
Questo è un disastro culturale , di civiltà di questo Paese che chiama in causa tutti quanti .
E finché non lo saneremo la democrazia sarà a rischio , la civiltà sarà a rischio .
Infine i giovani .
Noi non abbiamo una sezione giovani .
Sezione giovani equivale a acquario per i pesci rossi .
I giovani sono nel partito , combattono nel partito e imparano dalle persone più anziane .
Perché , vedete , esiste un paradosso in Italia , e il paradosso è che siamo un Paese che inneggia al giovanilismo continuamente e punisce i giovani praticamente .
E questa storia è un segno di mollezza etica , perché esiste un percorso che i giovani fanno che non li porta direttamente a fare i presidenti del Consiglio , i ministri degli Esteri ( ogni riferimento è puramente casuale ) , ma che li porta attraverso un cursus honorum a imparare .
Questo è un Paese che non riconosce neanche più il valore .
Anzi , non riconosce , anzi , questa è una civiltà , quella occidentale , che non riesce neanche più a pronunciare con reverenza la parola " vecchio " .
E in questo ( poi dirò due parole su questo ) c' è molto di quello che siamo .
L' idea cioè che l' età matura , l' età , la vecchiaia non appartiene più al tempo in cui il futuro occupa tutto lo spazio e mangia tutto lo spazio del passato , ma nel passato c' è l' esperienza , c' è il radicamento , c' è l' identità , e tu sei perché sei connesso a quel passato .
E dunque vi dico che l' idea che siamo una società in cui a 90 anni ti senti dire " Ma è ancora giovane " è una società che non riconosce un valore , non sta facendo un favore a chi quell'età ce l' ha .
Noi siamo per il dialogo , ma il dialogo non vuol dire l' accettazione di qualunque controparte .
Noi non dialoghiamo e non accettiamo il confronto col Movimento 5 Stelle e con Fratelli d' Italia .
È una scelta netta e definita , perché il dialogo si fa a partire dai valori comuni .
E mi dispiace se negli interventi ho sentito dire : " Ma noi siamo tutti persone ragionevoli , più o meno la pensiamo tutti nello stesso modo , certo poi alle prossime elezioni andremo separati " .
Ma che vuol dire ?
Ma perché ?
Cioè , io vorrei capire la logica .
Qual è la logica ?
La logica è che veniamo dalle grandi famiglie politiche europee , abbiamo principio , diciamo , di razionalità nella gestione della cosa pubblica , senso di responsabilità e però quando poi ci sono le elezioni ce ne andiamo con Fratelli d' Italia e i 5 Stelle ?
Ma dove , dove , voglio sapere dove , nell' origine , nella matrice , nelle radici culturali dei socialdemocratici , dei popolari europei , dei liberali europei , esiste la possibilità di considerare di sottomettersi a sovranisti e populisti ?
Non c' è , non esiste .
La possiamo affermare solo noi chiudendo tutto il ragionamento politico nella esaltazione del machiavellismo , che è un grande problema dell' Italia .
Noi veneriamo il machiavellismo perché riteniamo di trovare una radice di giustificazione all' immoralità della politica ma sbagliamo , perché Machiavelli scriveva in un periodo in cui l' unico criterio morale era la forza .
Noi viviamo in un periodo in cui il criterio morale è dato dalle istituzioni , dalla libertà e dalla tolleranza .
E in questo momento della storia , la capacità di dire chi si pone dentro un percorso veramente di democratico-liberale , chi si pone in un percorso veramente di condivisione del progetto europeo e chi non ci si pone .
Questo è il discrimine .
Bene , allora lo applichiamo anche alle elezioni .
Noi lo applichiamo anche alle elezioni .
Qualunque sistema elettorale ci sia , ci possiamo inventare il Porcellum A , il Porcellum B , lo spagnolo , il tedesco , il cileno , il cinese .
Noi con populisti e sovranisti non andremo alleati .
E la scelta è nel vostro campo .
E si combatterà , perché la politica è combattere .
Non esiste un radicamento , una rilegittimazione della politica , se non c' è la forza di andare per l' alto mare aperto a riconquistarsi i voti .
Ed è quello che abbiamo fatto a Roma .
È quello che abbiamo fatto a Roma , dove i cittadini hanno capito che , nonostante tutto lo scetticismo del " Dove vai , prenderai il 5 % , prenderete il 6 % , non andrete da nessuna parte " , c' era una cosa di fondo , che era la bellezza di quello che stavamo facendo .
Ispirarsi alla bellezza come criterio che non è estetico ma etico , il fatto cioè che le cose che si fanno sono intrinsecamente onorevoli , serie , responsabili .
C' è un' altra ragione per cui una persona dovrebbe oggi impegnarsi in politica ?
Io non la vedo , non la capisco , non riesco a vederla e vi dico anche una cosa .
Questo partito oggi , anzi , questo movimento oggi diventa partito e , se voi mi leggerete segretario domani , per me sarà un grandissimo onore .
Ma questo partito rimane .
E rimane ancorato ai suoi principi in modo tale in cui io vi dico che se mi vedrete anteporre , per un solo momento , una scelta di convenienza personale a una scelta ideale che ha radicato queste persone in questa stanza e fuori da questa stanza nel Paese , voi mi dovete rimuovere .
Perché un partito è forte se ha questa capacità .
E ragazzi , secondo me ci siamo pure trovati il candidato , nel senso che Cottarelli sta lì pronto , nel caso .
Oh , ma noi cosa siamo ?
Perché qui bisogna decidere se noi siamo di destra , di sinistra o di centro .
E decidere questo in Italia è complicatissimo .
Perché , per esempio , il 5 Stelle è stato di destra , di sinistra e di centro .
Per me non è mai stato , però così è successo .
Perché bisogna decidere .
Per esempio , la Lega non era pericolosamente vicina al fascismo tale per cui noi parlavamo del rischio democratico di un signore in mutande al Papeete e adesso ci lavoriamo insieme ?
Non era così ?
Non lo so , me lo ricordo male io forse .
Vedete , qui la definizione di centro , di destra e sinistra perde valore perché non ha mai un riferimento alla cultura di cui si parla .
Si dice : " Ma voi siete di centro ? " .
Boh .
Che vuol dire " siamo di centro " ?
Rispetto a chi , rispetto a che cosa ?
Noi siamo e ci chiamiamo Azione , perché abbiamo un riferimento a un partito che si chiamava Partito d' Azione .
Questo partito aveva una caratteristica , era un partito liberal-socialista .
E quando io lo dico , siccome siamo un Paese col più alto tasso di analfabetismo funzionale d' Europa , ti dicono : " Ma il liberal-socialismo non esiste " .
E ogni volta gli devo suggerire la lettura di Carlo Rosselli , potrei suggerirgli quella di Gobetti .
Però cerchiamo di definire cos'è il liberal-socialismo .
Il liberal-socialismo è il pensiero che cerca di mettere insieme in equilibrio due fattori determinanti nella vita sociale dell' uomo .
Da un lato , la potenza della libertà individuale .
La libertà individuale consente all' uomo di spingersi oltre nuove frontiere , di animare il progresso scientifico-tecnologico , di spingersi oltre quello che è un dato ordinamento morale , politico , quello che ha mosso , che ha spinto e spinge la società verso la modernità .
E tuttavia non basta , perché questa spinta individuale insopprimibile nell' uomo , che è l' ambizione , trova un limite , che è quello della società in cui opera .