Grazie presidente .

Signora presidente , onorevoli colleghi .

Non è mia intenzione in questa sede esprimere valutazioni sulla campagna politica in atto contro la mia famiglia e soprattutto contro il governo .

Per il rispetto che nutro nei confronti della Presidenza e di tutti i colleghi , mi limiterò ad esporre i fatti .

I provvedimenti emanati dal nostro governo hanno in qualche modo , seppure indirettamente , favorito la mia famiglia ?

Questa è la domanda .

C’ è stato del favoritismo ?

Una corsia preferenziale ?

La legge non è stata applicata in modo uguale per tutti i cittadini ?

Questo è il quesito che viene posto .

Forse vi stupirò , ma se la risposta fosse « sì » , sarei io la prima a ritenere necessarie le mie dimissioni .

Ma restiamo alla verità dei fatti , perché con i « sembrerebbe » e i « pare » che ho sentito questa mattina si va poco lontano .

Vorrei dire a tutti coloro che hanno firmato la richiesta di dimissioni , che mi usassero la gentilezza di ascoltare i fatti che porterò in quest' aula , perché chi ha un approccio alla realtà dei fatti privo di pregiudizi non può che arrendersi di fronte all' evidenza .

Ascoltate prima di votare e ascoltate senza pregiudizio .

Vorrei innanzitutto che fossero chiari i fatti .

Mio padre è stato eletto membro del consiglio di amministrazione di Banca Etruria nel maggio del 2014 .

Ricordo che i soci di Banca Etruria , una banca popolare molto diffusa sul territorio , erano oltre 69.350 .

È stato poi nominato vicepresidente , uno dei vicepresidenti , non vicario e senza deleghe .

Ha accettato quell'incarico convinto di poter dare una mano , a poter dare una mano in un momento in cui la banca era già in difficoltà per le gestioni precedenti , per la crisi economica .

Mio padre , come tutti gli altri membri del consiglio di amministrazione , ha perso il proprio incarico , è stato destituito con il commissariamento voluto dal nostro governo , con il decreto numero 45 del 10 febbraio del 2015 , firmato dal Ministro Padoan su richiesta di Banca d' Italia .

In tutta onestà voglio chiedere a quest' aula : dov’è il favoritismo nell' aver fatto perdere a mio padre l' incarico , così come tutti gli altri consiglieri di amministrazione hanno perso il proprio incarico ?

Ma v’è di più .

Mio padre - è già stato detto - è stato , al pari degli altri membri del consiglio di amministrazione , dei membri del collegio sindacale , del direttore generale , sanzionato da Banca d' Italia e ha pagato una multa di 144.000 euro .

Vorrei chiedere in tutta onestà : dov’è il favoritismo nella sanzione di Banca d' Italia verso mio padre ?

Lasciatemi dire però quello che ho nel cuore .

Io amo mio padre e non mi vergogno a dirlo .

Mio padre è una persona perbene .

Io sono fiera di lui e sono fiera di essere la prima nella famiglia Boschi ad essersi laureata .

E ricordo la gioia e la commozione di mio padre quando è venuto a Firenze ad assistere alla mia laurea .

I miei fratelli più piccoli sono laureati , uno in economia e uno in ingegneria e noi sappiamo quello che ha fatto mio padre per farci studiare .

Lui , figlio di contadini , che per andare a scuola e diplomarsi ogni giorno faceva 5 chilometri a piedi all' andata , 5 chilometri a piedi al ritorno e 40 minuti di treno .

Questa è la storia semplice , umile , ma forte , della mia famiglia , non le maldicenze che ho sentito raccontare in questi giorni e le meschinità che sono state scritte !

Io so che questo fa parte delle regole del gioco e non mi arrabbio , ma spero , se un giorno avrò la fortuna di essere madre , che i miei figli siano orgogliosi del loro padre quanto io lo sono del mio .

Allo stesso modo però dico in quest' aula che sono orgogliosa di far parte di un governo che esprime un concetto molto semplice : chi sbaglia deve pagare , chiunque sia , senza differenze .

Se mio padre ha sbagliato , deve pagare .

Su questo io non ho dubbi , perché nell' Italia che stiamo ricostruendo non c’ è spazio per il favoritismo , non c’ è spazio per i due pesi e le due misure .

Ma se mio padre ha sbagliato , non lo giudica il tribunale dei talk show o di una parte delle opposizioni che preferisce strumentalizzare la vita - e a volte la morte - delle persone , piuttosto che cercare di risolvere i problemi .

Resto ...

Resto alla verità dei fatti : mio padre è stato commissariato da Banca , è stato commissariato dal governo , è stato sanzionato da Banca d' Italia , non c’ è nessun favoritismo nella nostra Italia .

Ma la mozione si interroga su altri elementi .

I firmatari della mozione si chiedono se , in qualche modo , i provvedimenti di questo governo possano aver favorito me o la mia famiglia , sia il decreto di trasformazione delle banche popolari , che si asserisce avrebbe fatto guadagnare a me e alla mia famiglia delle plusvalenze , sia l' ultimo decreto di novembre , che avrebbe salvaguardato me e la mia famiglia più degli altri azionisti , a differenza degli altri azionisti .

Anche questo non è vero .

Come è noto , io posseggo , o sarebbe meglio dire possedevo , 1557 azioni di Banca Etruria , che ho acquistato ad un valore di poco inferiore a un euro ciascuna .

Quindi avevano un valore iniziale di circa 1500 euro , così forniamo anche informazioni a chi non era in grado di dare un valore a queste azioni , peraltro a tutti noto .

Dico « possedevo » perché , come sapete , dopo il decreto di questo governo , il valore delle azioni è stato azzerato , quindi oggi equivalgono a zero e sono carta straccia , come quelle di tutti gli altri azionisti .

Anche i membri della mia famiglia hanno dei piccoli pacchetti azionari in Banca Etruria .

Come consente la legge , non hanno fornito informazioni sui loro titoli , ma sicuramente non si offenderanno se lo farò io oggi in quest' aula .

Mio padre possiede , o meglio possedeva , 7550 azioni di Banca Etruria , mia madre 2013 , mio fratello Emanuele 1847 e mio fratello Pier Francesco 347 .

Ad un valore inferiore a un euro ciascuna potete fare agilmente il calcolo del valore di questo pacchetto azionario .

Ciò nonostante oggi vale zero , perché a seguito del decreto il valore è stato azzerato .

Ora , io trovo sinceramente molto suggestiva l' idea che , con un pacchetto di 1500 azioni , un socio sui 69.350 di qualche anno fa e gli oltre 62.000 attuali soci di Banca Etruria , io fossi la proprietaria di Banca Etruria .

Trovo anche molto suggestivo che la mia famiglia , cinque soci su oltre 62.000 soci - e ricordo che in una banca popolare il voto era capitario - , soci come tante famiglie del territorio sono soci di quella banca , fossimo i proprietari di Banca Etruria .

Dire che Banca Etruria è la banca della famiglia Boschi è sicuramente funzionale ai titoli sui giornali , ma poco corrisponde alla realtà dei fatti .

Il provvedimento di novembre quindi non ha favorito la mia famiglia , perché le nostre azioni sono state azzerate come quelle di tutti gli altri .

Ma si cerca , con malizia forse , puntando un po ’ anche sull' ignoranza tecnica procedurale , di provare a sostenere che sarebbe stato invece il decreto di trasformazione delle banche popolari a favorire me o la mia famiglia , consentendoci di guadagnare sul plusvalore delle azioni .

Allora , anche qui è necessario fare un' operazione di chiarezza .

Né io né i membri della mia famiglia abbiamo acquistato o venduto azioni nel momento in cui io sono stata al governo , anzi ancora prima , perché gli ultimi movimenti miei o della mia famiglia in azioni di Banca Etruria risalgono a luglio del 2013 .

Questo vuol dire che noi non abbiamo venduto o acquistato azioni né prima né dopo l' emanazione del decreto di febbraio .

Quindi nessun plusvalore può essere stato realizzato , semplicemente perché non abbiamo venduto o acquistato .

Ciò detto , siccome non voglio che ci siano dubbi in quest' aula , proviamo a ragionare per assurdo .

Immaginiamo quindi che ci possa essere stata una differenza di valore e , di nuovo , fermiamoci ai fatti .

Prima del decreto , approvato dal nostro governo , il valore delle azioni di Banca Etruria era sceso a circa 0,3670 euro ciascuna .

Questo ha comportato - per me , come per gli altri azionisti ovviamente - una minusvalenza , che nel mio caso corrispondeva a 929 euro .

A seguito del decreto , le azioni delle banche popolari quotate - non soltanto quelle di Banca Etruria , di tutte le banche quotate - hanno visto aumentare il valore dei loro titoli , comprese quelle di Banca Etruria .

Attraverso questo rialzo dei titoli si è ridotta la minusvalenza .

Che cosa vuol dire ?

Che attraverso questa riduzione di 369 euro della minusvalenza io , ammesso che avessi venduto le azioni , cosa che non ho fatto , ci avrei perso un po ’ di meno .

Anziché perderci 929 euro , ce ne avrei perse 560 .

Il grande conflitto di interessi di cui stiamo parlando sono 369 euro mai realizzate , perché mai ho venduto quelle azioni !

Stiamo parlando al paese di 369 euro !

E analoghe considerazioni valgono per il pacchetto azionario della mia famiglia , perché non hanno venduto azioni , non hanno realizzato nessun tipo di plusvalenza .

Hanno semplicemente visto ridursi la minusvalenza delle loro azioni , per un importo che complessivamente sfiora ben 2.300 euro .

Una cifra veramente strabiliante che può far parlare di conflitto di interessi .

Non vi pare di esagerare ?

Ma ci sono altre considerazioni .

Noi abbiamo detto che non sono state realizzate plusvalenze , che il valore delle azioni è stato azzerato , che mio padre è stato commissariato dal governo e sanzionato da Banca d' Italia .

Quindi direi nessun favoritismo , nessuna corsia preferenziale .

Ma possiamo ragionare anche in termini di opportunità .

Voi vi ricorderete che in quest' aula io ho difeso dei colleghi del governo raggiunti da avvisi di garanzia .

Sono stata anche molto criticata dopo quel question time .

Io credo però che , al pari delle tante riforme importanti che il nostro governo sta portando avanti , anche aver ribaltato il principio , in qualche modo , del sospetto , di aver riaffermato un principio costituzionale per cui l' avviso di garanzia non è una condanna , ma è semplicemente uno strumento posto a tutela di ogni cittadino indagato , credo che sia altrettanto significativo e altrettanto importante , anche se ora non stiamo parlando di avvisi di garanzia .

In questi giorni mi è stato anche , in qualche modo , contestata la mia posizione , espressa in una trasmissione televisiva circa due anni fa , nei confronti dell' allora ministro della giustizia che , a mio avviso , avrebbe dovuto dimettersi perché in una intercettazione telefonica si sentiva l' allora ministro della giustizia esprimere solidarietà e vicinanza alla famiglia di un indagato , ritenendo che quelle indagini fossero ingiuste , che quel sistema fosse ingiusto .

Ecco , io credo che da un ministro della giustizia ci si aspetti che stia al fianco delle istituzioni e non dei parenti o degli amici .

Io , come ministro , sono sempre stata dalla parte delle istituzioni .

Non ho mai favorito la mia famiglia , non ho mai favorito i miei amici !

Non c’ è dunque conflitto d' interessi .

Non c’ è dunque alcun favoritismo .

Non c’ è alcuna corsia preferenziale .

Chi ha sbagliato paga e pagherà .

Non ho tutelato la mia famiglia , questo governo ha tutelato le istituzioni .

La verità dei fatti è lì , davanti a noi , lo hanno ricordato anche prima in altri interventi : un milione di risparmiatori che , senza l' intervento del governo , senza il decreto del governo , avrebbe visto azzerare i propri risparmi e 7 mila dipendenti che hanno potuto ricevere lo stipendio .

Tra questi non c’ è mio fratello , perché a marzo dello scorso anno si è licenziato , rinunciando al posto fisso in banca - peraltro non si è mai occupato di crediti - e si è messo in proprio .

L' unico legame che ha ancora con quella banca è nell' aver conosciuto lì , e di aver sposato , una collega e insieme a lei , come tante altre giovani coppie , avere acceso un mutuo per comprare la loro casa , alle stesse condizioni che vengono applicate a tutti i dipendenti di quella banca .

Allora , giudichino i colleghi se queste informazioni sono sufficienti a ripristinare la realtà .

Giudichino i colleghi se io sono venuta meno ai miei doveri istituzionali o alla correttezza che mi impone il mio ruolo .

Giudichino i colleghi se io ho , in qualche modo , favorito la mia famiglia o se abbiamo tratto qualche vantaggio .

Ripeto : mio padre è stato commissariato , sanzionato , non abbiamo avuto plusvalenze e le nostre azioni sono state azzerate .

Signora presidente , i colleghi ovviamente sono liberi di pensare quello che vogliono , di mettermi in discussione .

Peraltro , in queste settimane , non sono mancate le maldicenze , le bugie , le denigrazioni , i chiacchiericci .

So che fare il ministro a 34 anni e con incarichi di responsabilità può attirare invidie e maldicenze .

Non mi fanno paura , anche perché oggi più che mai sento l' amicizia e l' affetto di tanti colleghi , ma anche di tanti cittadini che mi incoraggiano ad andare avanti .

Senza apparire arrogante , voglio sfidare i firmatari .

Mi si dica se sono mai venuta meno ai miei doveri istituzionali e sarò la prima a lasciare .

Mi si dica e mi si dimostri che ho in qualche modo favorito la mia famiglia e non aspetterò nemmeno l' esito del voto .

Mi si dica che non sono all' altezza , se lo ritenete .

Ma non vi consento di mettere in discussione la mia onestà e il rispetto dei principi di legge .

Non ve lo consento io e non ve lo consente la realtà dei fatti !

Già , perché la realtà dei fatti che oggi abbiamo portato in quest' aula è molto più forte del qualunquismo , del pressappochismo , della demagogia , di chi ci vuole dire che non siamo tutti uguali di fronte alla legge .

No , cari colleghi , con il nostro governo siamo tutti uguali davanti alla legge e ciò è stato dimostrato da commissariamenti , sanzioni , azzeramento di azioni .

Auguro quindi a tutti voi di giudicare i fatti per quello che sono , perché la realtà dei fatti è molto più forte di ogni strumentalizzazione .

E voglio anche dire a chi immagina , attaccando me , di indebolire il governo : lasciate perdere , perché questo governo è attrezzato per respingere gli attacchi , questo governo è attrezzato per portare avanti il cambiamento , perché siamo il cambiamento di cui l' Italia ha bisogno .

Per cui non ci fermeranno le bugie , le maldicenze .

Noi continueremo ad andare avanti senza arroganza , ma con la libertà e il coraggio di chi sa di dare veramente all' Italia una nuova opportunità .

Grazie .